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Cioccolato di Modica: prezioso tesoro siciliano

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Cioccolato di Modica: prezioso tesoro siciliano

di Federica Giuliani

[b]Modica[/b], un teatro naturale di pietre rosa, affascina alla prima visita. Si trova in provincia di Ragusa sviluppandosi lungo un esteso altipiano solcato da profondi canyon, che qui si chiamano cave.

Sono state censite circa [b]700 grotte[/b], che un tempo erano abitate: molte delle attuali case della città vecchia sono l’estensione di quelle antiche grotte. Per godere di ogni anfratto, bisogna perdersi camminando negli armoniosi labirinti di vicoli sui quali incombono terrazzi in ferro battuto adornati da fiori colorati.

Grazie al fervore religioso dei conti Mosca, Chiaramonte, Chiabrera ed Henriquez la città venne arricchita dalle numerose chiese in [b]barocco siciliano[/b] che la contraddistinguono. Gli edifici non si affacciano sulle piazze, ma si ergono in cima ad alte scalinate modellate sui declivi delle colline e sono decorate da ricchi gioielli in calcare, che si illuminano con la luce del sole accecante di Sicilia. Modica, per la sua importanza economica e sociale, viene considerata una piccola capitale del territorio.

[b]ANTICHE TRADIZIONI[/b]

Importante è la [b]tradizione artigianale modicana[/b]: il ricamo, la lavorazione del ferro battuto, la preziosa falegnameria, gli scalpellini che hanno contribuito a rendere la città un gioiello architettonico e l’arte dei carradori: i costruttori dei famosi carretti. A Modica ogni cosa è arte, come l’architettura che ricorda i vecchi merletti creati dalle nonne, di quelli tra i più lavorati ed eleganti, che regalano a questa città un’anima intima e segreta.

Poetica è la descrizione che ne fa Gesualdo Bufalino in Argo il cieco “[i]In figura di melagrana spaccata; vicina al mare ma campagnola, metà ristretta su uno sperone di roccia, metà sparpagliata ai suoi piedi con tante scale tra le metà a fare da pacieri e nuvole in cielo da un campanile all’altro, trafelate come staffette dei cavalieri del Re…[/i]”

 

[b]IL CELEBRE CIOCCOLATO DI MODICA[/b]

Una sinfonia di aromi e sapori è, invece, il cioccolato, quello tipico modicano, [b]lavorato come facevano gli Aztechi[/b]. È un cioccolato granuloso, molto friabile che viene definito cioccolato a freddo. I modicani hanno imparato dagli Spagnoli la lavorazione secondo la quale i semi di cacao vengono triturati a pietra in maniera da agevolare la fuoriuscita del burro di cacao per ottenere la tipica pasta granulosa. Successivamente la pasta ottenuta viene mescolata, a una temperatura che non supera mai i 40°C, con zucchero di canna e spezie.

La semplicità della lavorazione e la [b]completa assenza di sostanze estranee[/b] – come grassi vegetali e lecitina – rendono questo prodotto unico e prezioso. Così come la sua ricetta, anche la tipica forma leggermente svasata della barretta con due scanalature, che la dividono in tre parti, è invariata da centinaia di anni. Questo tipo di cioccolata può essere consumata a pezzi, sciolta e bevuta calda, per la preparazione di semifreddi oppure, e vi consiglio sinceramente di provare, a scaglie su saporiti formaggi.

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