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Cena, pranzo o happy hour a Torino si fanno allo Spazio7

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Cena, pranzo o happy hour a Torino si fanno allo Spazio7

di Federica Giuliani | @traveltotaste

Cibo e arte sono una coppia infallibile e lo hanno capito alla Fondazione Re Rebaudengo di [b]Torino[/b], dove si è deciso di puntare sull’alta ristorazione, oltre che sulle esposizioni.
All’interno del museo, infatti, sono tornati a nuova vita [b]la caffetteria e il ristorante Spazio7[/b], capitanati dal giovane chef Simone Breda.

[b]UNA LOCATION D’ECCELLENZA[/b]

La Fondazione Sandretto Re Rebaudengo è un punto di riferimento internazionale per quanto riguarda l’arte contemporanea. Una fucina di idee innovative, che riescono a coinvolgere anche chi l’arte non la mastica fin da bambino, come è accaduto a Emilio Re Rebaudengo, figlio della signora dell’arte torinese Patrizia Sandretto. Molte le esposizioni, tutte temporanee, che si avvicendano e di cui è possibile godere anche grazie all’aiuto del preparato personale pronto ad accompagnare il visitatore nel percorso.

[b]SPAZIO7: CAFFETTERIA E RISTORANTE[/b]

Due spazi divisi che si completano. La caffetteria, al piano terra, è un luogo dove fare un pranzo veloce, prendere un caffè o un aperitivo accompagnato dalle golose tapas preparate dallo chef Breda: burratina su crema di lattuga e acciughe e hamburger di fassona con cipolla rossa sono solo un esempio. Un bravo bartender, invece, potrà prepararvi uno dei tanti cocktail in lista. Si dice che il più buono sia il The Mask, che però ha ingredienti segreti. Lo spazio è stato progettato da Rudolf Stingel, noto artista internazionale, e prevede tavoli e sedie rivestite con una speciale pellicola argentata. Pareti e soffitto, invece, sono forati seguendo un motivo modulare e retroilluminato.

Al piano di sopra il ristorante, aperto solo per cena, propone una cucina ricca e colorata con ricette di tutta Italia con un occhio di riguardo per il Piemonte. La progettazione è opera di Claudio Silvestrin, l’architetto della Fondazione che ha creato il ristorante ospitato nel grattacielo londinese The Shard firmato Renzo Piano. Le pareti sono decorate con una carta da parati d’artista, come piace dire a me, o con un wall painting, come specificano gli addetti ai lavori. Si tratta comunque di un lavoro che può essere interpretato a piacere: una notte stellata, foglie luminose su fondo nero o chissà cos’altro. Pochi tavoli circondati da molto spazio, per offrire agli ospiti la giusta riservatezza nel gustare la cena.

[b]LO CHEF[/b]

Simone Breda ha lavorato con i grandi dell’alta cucina come Gualtiero Marchesi e Moreno Cedroni. Quando Emilio Re Rebaudengo ha deciso che era l’uomo giusto per la cucina di Spazio7, lavorava però in Svizzera a Crans Montana. Un ragazzo giovane con grande inventiva e che intende stringere rapporti diretti con i produttori locali, per offrire piatti di sempre maggiore qualità.

[b]Dove[/b]: Via Modane 20 Torino | t +390113797626

[b]Orari Caffetteria[/b]

Lunedì 8.00 – 15.00 | Martedì, mercoledì, giovedì, venerdì 8.00 – 24.00 | Sabato – domenica 12.00 – 24.00

Il light lunch è servito dal lunedì al venerdì dalle 12.00 alle 15 | Le tapas sono servite dal giovedì al sabato dalle 18.30 alle 22.30 | La domenica dalle 12.00 alle 15.00 e dalle 18.30 alle 22.30

[b]Orari Ristorante[/b]

Da martedì a sabato 19.30 – 22.30 | Domenica e lunedì chiuso

[b]Link[/b]: [url”Spazio7″]http://www.ristorantespazio7.it/[/url]

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