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Il caffè di Costa Rica: deliziosa bevanda, cento per cento sostenibile

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Il caffè di Costa Rica: deliziosa bevanda, cento per cento sostenibile

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di Francesca Spanò | @francynefertiti

Il caffè di Costa Rica non è solo molto famoso, ma considerato un vero e proprio simbolo. Del resto, da sempre, oltre ad essere cento per cento sostenibile, è considerato tra i più buoni al mondo. Non sono solo gli intenditori a rimanere conquistati dal suo aroma, ma la stessa produzione  avviene secondo tecniche tradizionali, vantando su un clima perfetto. Esistono ben otto zone in cui viene coltivata la pianta e tra queste spiccano quelle di Tarrazù nella Valle Central.

Un prodotto di qualità eccezionale

Il risultato è ottenuto da un mix di processi di lavorazione antichi e moderni, a tutto vantaggio della qualità del caffè. Questo ha portato quello di Coopedota ad essere il primo al mondo a ricevere la certificazione di Primer Cafè Carbono Neutral. Si tratta di un riconoscimento assegnato a chi utilizza pratiche sostenibili nel corso del processo di produzione, dalla piantagione al raccolto.

Costarica: caffè, mare e paradiso

La nazione è bagnata dal Mar dei Caraibi e si estende per 50 milioni di Kmq. In Costarica il caffè viene coltivato sin dall’Ottocento, quando gli spagnoli ne importarono l’usanza e le varietà botaniche che, ad oggi, sono diverse. Nel tempo, è diventato motivo di orgoglio nazionale, soprattutto nella Meseta Central, dove si trova una vasta area di altopiani con fertili terreni vulcanici. Si tratta anche della parte dove vive oltre la metà della popolazione. La porzione più a ovest si chiama Valle Occidental, dove i semi dell’amata bevanda trovano il loro paradiso di crescita. Le altitudini qui vanno da 800 a 1400 metri, con una umidità costante pari all’81 per cento e una temperatura media di circa 21 gradi.

In questa zona piove per circa 160 giorni all’anno e la raccolta comincia nel mese di novembre, quando si inaugura la stagione secca. Si continua fino a febbraio, compreso il periodo natalizio. Nell’area vivono pochi grandi coltivatori. La maggior parte sono modesti e con piccoli possedimenti, eppure riescono ad ottenere il massimo dal loro lavoro. L’Arabica, che è quella esportata da qui è una qualità che in Costa Rica riesce ad avere un giusto bilanciamento tra acidità e corpo, tanto da essere amatissima ovunque.

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