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A Palermo, nell’antica pasticceria delle monache di clausura del Convento di Santa Caterina

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A Palermo, nell’antica pasticceria delle monache di clausura del Convento di Santa Caterina

di Francesca Spanò | @francynefertiti

Gustare delizie culinarie dentro a un monastero: con un progetto di recupero partito recentemente, il Convento religioso di Santa Caterina è tornato a essere un luogo vivo e aperto al pubblico e alla divulgazione delle tradizioni storiche popolari. A Palermo, nella struttura, infatti, c’è una pasticceria segreta dove i prodotti vengono realizzati seguendo tecniche che si tramandano da generazioni.

Secoli di arte, cucina e preghiere

Lungo centinaia di anni, i cittadini hanno potuto provare le specialità di queste donne che hanno dedicato a Dio la loro vita. Tutti dolci locali: dai cannoli alle cassate, fino alle note “minni ri Virgini”. Venivano preparati con tanto amore e poi venduti in modo originale, posti su una ruota. Nei decenni questa abitudine si è un po’ persa, oggi riprende nel laboratorio di pasticceria del Convento che torna a funzionare.

Un percorso di valorizzazione

La Soprintendenza dell’Ufficio Beni culturali della Curia, ha dato il via a un processo di valorizzazione  del Monastero di clausura e nella zona di piazza Bellini, si tornerà a sentire quei profumi che un tempo sapevano di festa. Se una volta si trattava di una sorta di coccola da parte delle monache a chi frequentava la chiesa, è giusto che i segreti del chiostro tra i fornelli non si perdano del tutto.

La storia

Nel 2014, dopo settecento anni, l’edificio aveva ancora regole molto severe. Quanto poi fu trasferita l’ultima suora, arrivò l’aria del cambiamento prima a opera dell’Arcidiocesi e poi della Soprintendenza. Ancora, proseguì, la cooperativa Pulcherrima Res che iniziò a gestire lo stabile. A questo punto le porte sono state via via riaperte al pubblico mostrando un polo nucleare piuttosto vasto, con un bellissimo chiostro dal pavimento maiolicato. La location è quella del centro storico, dove è possibile vedere un po’ tutti i principali monumenti cittadini e ora finalmente, anche tornare ad assaporare quei gusti di una volta, con le vecchie ricette della segreta pasticceria.

I dolci e le info

I Segreti del chiostro, ha di nuovo aperto dunque dentro il convento. Ogni giorno, dalle 10 alle 18, si può accedere fino alla stanza dove si trova il forno, il tavolo, il piano di marmo e le cucine, prima di assaporare il meglio della tradizione dolciaria palermitana. Il ticket di ingresso è di otto euro, per permettere all’attività di autofinanziarsi e di fare un salto nel tempo riscoprendo antiche ricette e gli ingredienti migliori per prepararle. Se è vero che un tempo queste erano segrete e le suore appuntavano solo le dosi, oggi è stato possibile recuperarle dopo un lungo lavoro tra monache anziane e quelle più giovani e riportare alla luce la splendida arte.

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