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Gerusalemme: riapre l’edicola del Santo Sepolcro

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Gerusalemme: riapre l’edicola del Santo Sepolcro

edicola santo sepolcro

di Francesca Spanò | @francynefertiti

Un anno di lavori, ma ora Gerusalemme, già meta di un grande turismo religioso da tutto il mondo, ha una novità in più da mostrare. Riapre, infatti, l’Edicola del Santo Sepolcro, dopo un completo restauro. Una novità importante che coincide con la Pasqua e rende felici non solo i fedeli in Israele, ma tutti i viaggiatori che vogliono vedere da vicino la tomba di Gesù.

Un anno di lavori, per uno dei luoghi più sacri della terra

Nella città vecchia di Gerusalemme, camminare ha un sapore diverso. Ci si sente irradiati di una strana luce e non importa a quale credo si sia legati. Si tratta certamente di un luogo magico, che lascia qualcosa nel cuore anche quando si torna a casa. Una destinazione irrinunciabile nella vita. Ma per coloro che negli ultimi mesi sono arrivati da queste parti, era particolarmente doloroso non poterne osservare da vicino uno dei posti più sacri dell’area. Eppure la risistemazione era necessaria, sia per quello che è in tutto e per tutto un monumento che per la sicurezza di chi arriva.

La struttura, infatti, necessitava di un totale consolidamento per evitare che terremoti e successive quanto eventuali scosse di assestamento, potessero produrre danni irrecuperabili. Del resto, già nel 1927 ciò era successo e i danneggiamenti causati erano stati importanti. Il restauro è stato curato da un team specializzato che fa parte della National Technical University di Atene.

Come appare l’Edicola

Marmo e calcare colpiscono subito lo sguardo e si tratta di una struttura risalente al XII secolo creata sui resti del IV secolo. Gli stessi sorgono al centro della Chiesa del Santo Sepolcro, a Gerusalemme. Il reliquiario molto usurato dall’esposizione continua agli agenti atmosferici e ai fumi delle candele, ha richiesto più lavoro.

La risistemazione è avvenuta in modo celere anche grazie all’accordo raggiunto dalle ortodosse, armene e francescane per la custodia della Basilica. E i risultati ora sono sotto gli occhi di tutti.

Le scoperte

Un momento importante è stato quello dell’ottobre 2016, quando il team di restauro ha fatto irruzione nella cripta del santuario visionando la camera mortuaria di Cristo. C’era una lastra di marmo a corredo del letto dove era stato sistemato il corpo di Gesù ed altre due con date differenti. Una risaliva al periodo Crociato del XIV secolo e l’altra è più antica e si trovava a corredo del letto funerario. Poi c’era il mortaio della lastra del IV secolo. La vera novità, però, è la finestrella attraverso la quale i visitatori potranno osservare anche la pietra dell’antica cripta.

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