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Foliage in Friuli Venezia Giulia: Colore e bellezza in montagna

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Foliage in Friuli Venezia Giulia: Colore e bellezza in montagna

di Francesca Spanò | @francynefertiti

Tra le vette punteggiate della prima neve, là dove dedicarsi allo sport è un must, questo è il periodo giusto per andare a caccia di foliage. Gli itinerari a tema in Friuli Venezia Giulia sono davvero tanti e adatti a tutti, tra soft e trekking più impegnativo. Non mancano, inoltre, percorsi bike frontalieri ma anche attività slow, per immergersi completamente nella natura.

Tra storia, enogastronomia, arte e tradizioni

Questa splendida regione italiana ha molto da offrire in ogni settore e un soggiorno nella zona, può essere declinato secondo i propri gusti ed esigenze. Da diversi anni, inoltre, punta molto alla sostenibilità, alle attività all’aria aperta e al turismo responsabile, tuttavia adesso a farla da padrone su tutto è la varietà di gradazioni cromatiche che colorano la montagna pordenonese, attraverso la Carnia e fino al Tarvisiano. Per non perderne lo spettacolo, tanti sono gli appuntamenti per vacanze e week-end d’autunno. La scelta va tra malghe e pascoli, astro-trekking guidato, sentieri attraverso foreste millenarie, tra forre e cascate, ma anche meditazione sonora, yoga all’aperto e pesca sportiva nei laghetti alpini; per i più allenati, anelli di soft trekking e bike anche transfrontalieri, percorsi nei boschi di risonanza e tra i faggi monumentali dei “boschi banditi”, o ancora lungo il filo della storia, sui sentieri tematici della Grande Guerra.

piancavallo
Piancavallo

Tra le montagne del Fiuli Venezia Giulia

Montagna pordenonese

Si parte da Piancavallo, certi che la passeggiata sull’anello delle malghe è adatta a tutti e attraversa paesaggi di variegata bellezza: costeggiando malghe e pascoli, presenta flora e faune alpestri e non di rado è possibile andare funghi. Più a est, in Valcellina, il lago di Barcis affascina con il suo bosco riflesso sull’acqua, che rimanda in autunno colori splendidi: parallelo al lago si snoda il sentiero del Dint, con i suoi belvedere affacciati sulla spettacolare forra turchese del Cellina. C’è poi la Val Tramontina, che con i suoi borghi chiamati spesso “Balconi”, permette di vedere paesaggi suggestivi.

Sauris
Sauris

La Carnia

Tra le Dolomiti, a Sappada, sono tante le proposte per il target family, come il sentiero per il laghetto Zieglhütte, un breve percorso tra abeti e larici che conduce allo specchio d’acqua, dove cimentarsi con la pesca sportiva. C’è poi il sentiero per il rifugio Monte Ferro, non troppo impegnativo, che conduce in circa un’ora a 1000 metri di quota, da dove si apre un panorama su tutta Sappada. Un po’ più complesso è quello per malga Tuglia, che porta alla stupenda conca della malga, mentre di tutto riposo è la passeggiata alla capanna Bellavista, pianeggiante e che in autunno regala scorci fiabeschi sui prati e le distese di larici. A Forni Avoltri, il lago Volaia è uno dei laghi più affascinanti della Carnia, dove il blu delle sue acque si staglia sui prati, contro il bianco delle rocce e il giallo dei larici e si raggiunge in un paio di ore di cammino. Chi, invece, vuole allenarsi, deve raggiungere il rifugio Marinelli e dire arrivare ai piedi della cima più alta del Friuli Venezia Giulia, il monte Coglians; mentre il lago di Bordaglia, nel cuore dell’omonima oasi faunistica – la più vasta della regione – è di origine glaciale e spicca in un contesto alpino dalla primitiva bellezza. Nella Val Tagliamento e Val Degano, lungo cinque chilometri, il sentiero di Pani è un ampio anello che prende il nome dall’omonima vallata: situata in posizione protetta, è un gioiello naturale di sicuro fascino. Partendo dal borgo di Illegio, parte una strada forestale che in circa un’ora porta ai prati di Lunge, una prateria ornata da faggeta. Ultime due suggestioni in Carnia sono: la prima, partendo da Verzegnis verso le cascate dell’Arzino, dove l’acqua cristallina crea giochi di colore tra salti e tappeti di muschio. In Val Degano, invece, ci si può addentrare nel “Bosco Bandito di Gracco”, mentre nel Comune di Paluzza, ad un passo dall’Austria, un cammino di circa quattro ore attraversa il “Bosco Bandito di Clelius” – boschi che, come dice il nome e secondo una legge che risale alle Repubblica di Venezia, “non possono essere tagliati”.

Laghi di Fusine
Laghi di Fusine

Il Tarvisiano

Non lontano da Tarvisio, nel cuore delle Alpi Giulie e al confine con Austria e Slovenia, si può percorrere un anello di circa due ore intorno ai laghi di Fusine inferiore e superiore, uno degli angoli più affascinanti e caratteristici della montagna del Friuli Venezia Giulia. Non è impegnativo e lo stesso vale per il lago del Predil, verso Sella Nevea; la biodiversità boscosa e un ambiente primordiale circondano poi l’itinerario sull’orrido dello Slizza, al quale si contrappone, invece, il paesaggio bucolico lungo il sentiero della Val Bartolo. Da qui c’è poi l’itinerario bike transfrontaliero della Ciclovia Alpe Adria Radweg, che da Salisburgo porta a Grado, e l’Anello delle Tre Nazioni, un trekking sui sentieri dell’Alpe Adria Trail che permette di visitare Carinzia, Slovenia e Friuli Venezia Giulia. Nel comune di Malborghetto – Valbruna, si incontra un bosco suggestivo di abeti rossi, famosi per il loro legno pregiato utilizzato in liuteria. Tra malghe ed agriturismo si snodano poi i cammini del Puanina tour, partendo da Ugovizza e con dislivello minimo, mentre sul filo della storia corre il sentiero tematico della Grande Guerra – Abschnitt Saisera. Ancora, per gli escursionisti di livello c’è l’anello delle malghe del Montasio, a Sella Nevea, che regala panorami e colori splendidi verso la Val Raccolana, mentre di solo pochi minuti ma imperdibile è il trekking al fontanone di Goriuda, un vero spettacolo della natura, una cascata tra le grotte e i salti delle acque gelide provenienti dalle nevi del Monte Canin.

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