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Varsavia cosa vedere
Varsavia cosa vedere: alla scoperta della capitale della Polonia

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Varsavia cosa vedere: alla scoperta della capitale della Polonia

 

di Melania Bresciani

Varsavia è una delle capitali europee più interessanti e ancora non (troppo) turistiche, soprattutto se confrontata con città più famose come Londra, Parigi o Barcellona. Ma a Varsavia cosa vedere? La capitale polacca è ricca di cose da fare, piatti da assaggiare e bellezze da scoprire. Dai palazzi colorati della Città Vecchia, ai mercatini dell’artigianato, alle gallerie d’arte, al profumo dei pieroghi (i ravioli tipici), ai parchi. Scopriamo insieme cosa fare a Varsavia, una città dal fascino un po’ retrò, ma anche innovativa e moderna.
In inverno sotto le luci natalizie, o in primavera con i parchi fioriti e il clima piacevole, Varsavia conquista i cuori e stupisce gli occhi di chi la visita. 

Varsavia cosa vedere: la Città Vecchia (Stare Miasto)

Varsavia cosa vedere

Città Vecchia è il centro storico della città e il suo cuore pulsante. Dopo essere stata distrutta dai bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale (come gran parte della città), fu ricostruita meticolosamente e oggi è patrimonio Unesco.

Ecco cosa fare a Varsavia, nella Città Vecchia.

Piazza del Mercato (Rynek Starego Miasta) è il simbolo del centro storico. Dall’atmosfera gioviale con i café, i meravigliosi palazzi dipinti, i tipici tetti rossi e la Statua della Sirena (simbolo della capitale). La leggenda narra che un tempo la sirena vivesse nel fiume Vistola, e che venne catturata da un ricco mercante, per poi essere liberata dal figlio di un pescatore. Da quel momento la Sirena protegge la città e i suoi abitanti, ecco perché la statua ha anche una spada e uno scudo.

Poco lontano si trova Piazza Castello con il Castello Reale, che era residenza della famiglia reale tra il XVI e il XVIII secolo. Completamente distrutto dai nazisti, è stato ricostruito perfettamente. Di fronte al castello troviamo la Colonna di Sigismondo, eretta nel 1644 come omaggio a Re Sigismondo III, che nel 1596 spostò la capitale della Polonia da Cracovia a Varsavia.

La Cattedrale di San Giovanni Battista, con la sua architettura gotica e la facciata in mattoni, risale al XIV secolo. Oltre ad essere un luogo di culto, è diventata famosa anche per i concerti di organo, grazie all’ottima acustica.

Nostra Signora della Grazia (patrona di Varsavia). Realizzata da re Sigismondo III nel XVII, è un esempio di architettura tardo rinascimentale e conserva al suo interno il dipinto della patrona.

La Chiesa gotica di San Martino, con il suo splendido portico, così romantico che è una delle chiese preferite dai futuri sposi. 

Il Barbacane di Varsavia. Un tempo la città era circondata da mura, e il Barbacane è un’imponente struttura di difesa e che oggi divide la Città Vecchia dalla Città Nuova (Nowe Miasto).

Cosa vedere fuori dalle mura

Tra le strade principali e più belle di Varsavia troviamo la Strada Reale (Krakowskie Przedmiescie), che collega la Città Vecchia alla parte nuova, ed è in parte pedonale. Passeggiare lungo questa strada vuol dire incontrare una moltitudine di persone, studenti universitari, ristoranti tipici, caffè romantici e boutique. Tra i palazzi più importanti ci sono Pałac Kazimierzowski (Università di Varsavia), il Palazzo del Presidente (Palac Prezydencki), il Palazzo Staszic (Accademia polacca delle Scienze) e la Chiesa della Santa Croce. 

La Strada Reale porta a Palazzo Wilanow, considerato la Versailles di Varsavia. Un tempo residenza estiva della famiglia reale, nel 1800 è diventato uno dei primi musei pubblici nazionali. Scampata ai bombardamenti della guerra, oggi si può apprezzare la sua bellezza straordinaria, i suoi arredi barocchi, la struttura elegante e i giardini che la circondano. 

Il Palazzo della Cultura e della Scienza svetta nel cuore della Città Nuova, e con i suoi 237 metri di altezza è visibile quasi da ogni punto della città. Da quando è stato costruito nel ’55 come dono di Stalin alla Polonia, è sempre stato oggetto di discussioni e controversie. È il palazzo più alto della Polonia e al suo interno ci sono numerosi uffici, un cinema, una libreria, grandi sale per congressi e concerti (i Rolling Stones si sono esibiti qui) e al 30° piano c’è la terrazza panoramica da cui osservare tutta la città.

Zlote Tarasy, il centro commerciale più grande e moderno della città. Come le parti nuove della città, anche questo commerciale ha grandi spazi aperti, terrazze e vetrate. Ma è il tetto, costruito come una scintillante superficie ondulata in vetro, ad essere davvero particolare, sia da dentro che da fuori. Lo Zlote Tarasy, oltre che ad avere ogni tipo di negozio, dalle boutique di lusso a quelle low cost, ha anche un’area ristorazione e tanti bar, magari dove fare una tappa nei mesi più freddi e concedersi una cioccolata calda.

I parchi meravigliosi di Varsavia

Alla domanda a Varsavia cosa vedere quando l’aria è piacevolmente calda e il cielo è azzurro, la risposta è senza dubbio visitare i parchi più belli della città. Forse quando si visita una capitale nell’Europa del nord non ce lo si aspetta, ma una delle cose da fare a Varsavia è proprio gironzolare per i suoi spazi verdi e curati. 

Il Parco Lazienki è il più famoso e si trova lungo la Strada Reale e oltre a essere parco è anche museo. Grande circa 76 ettari, è una delle zone più verdi e ampie della capitale. Uno dei simboli di Varsavia, il Palazzo sull’Acqua, si trova proprio qui, e sembra davvero sospeso, tra l’acqua e il tempo. La bellezza e regalità del Parco Lazienki è quasi disarmante: da romantici laghetti, a sentieri immersi nel verde che sembra quasi di essere in una foresta, a eleganti viali alberati. Non è difficile anche incontrare vari animali, tra cui scoiattoli e pavoni. Da vedere anche il monumento in onore di Chopin, la Casa Bianca, l’Orangerie e il Palazzo Myślewick.

I Giardini Sassoni di Varsavia sono il più antico parco della città e si trovano di fronte a Piazza Pilsudsk. Il parco, costruito nel XVII secolo, fu aperto al pubblico nel 1927 ed è uno dei primi parchi al mondo aperti al pubblico. All’interno dei suoi 15,5 ettari, oltre ad alberi centenari, ci sono statue barocche, una torre e una fontana del 19° secolo.

I quartieri alternativi

Il Quartiere Praga (Stara Praga) si trova sulla sponda destra del fiume Vistola. Un tempo una delle zone più degradate della città, ma anche il più antico, è oggi uno dei quartieri più caratteristici della capitale. Dall’aria un po’ retrò e affascinante, è piacevole farsi un giro tra le sue botteghe di artisti, i locali particolari, le gallerie e i teatri. Uno degli edifici più famosi è l’ex fabbrica di vodka Kosener, costruita a fine ‘800 con caratteristici mattoni rossi. Oggi ospita un centro culturale, un teatro e degli spazi per mostre d’arte ed eventi.

Il Quartiere Ebraico. Prima dei tragici avvenimenti della Seconda Guerra Mondiale, qui viveva la più grande comunità ebraica al mondo (circa 380 mila persone), seconda solo a quella di New York. Nel 1940 i nazisti stabilirono il Grande Ghetto o Ghetto di Varsavia, chiuso da un muro alto tre metri. Nel 1943 si stimò che i sopravvissuti furono solo 50 mila. Da visitare (per comprendere meglio la storia di questo quartiere) il Museo dell’Insurrezione, il Monumento agli Eroi del Ghetto, la Sinagoga Nozyk, (l’unica a non essere stata bombardata) e il cimitero ebraico. Tra le vie di questo quartiere sono state girate alcune scene de “Il Pianista”, celebre film di Roman Polanski, dedicato alla tragedia degli ebrei polacchi.

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