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Siti UNESCO in Italia: 10 luoghi da vedere che forse non conoscete

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Siti UNESCO in Italia: 10 luoghi da vedere che forse non conoscete

di Federica Giuliani

I siti UNESCO nel mondo sono innumerevoli e solo in Italia se ne contano cinquanta. La maggior parte sono molto famosi come il centro di Firenze o Siena, i Sassi di Matera o la laguna di Venezia. Di alcuni luoghi, però, forse non sapete che sono iscritti alla lista del Patrimonio dell’Umanità, nonostante la loro evidente bellezza.

Ne ho scelti 10 per voi, vediamo quali sono.

Cinque Terre

Le Cinque Terre con Porto Venere e le Isole Palmaria, Tino e Tinetto, sono iscritte dal 1997 per il paesaggio culturale di valore eccezionale, che rappresenta l’interazione stabilitasi armoniosamente tra l’uomo e la natura. Due sentieri pedonali attraversano il territorio, in modo da poterne godere in tranquillità e con lentezza.

Cattedrale, Torre Civica e Piazza Grande di Modena

Patrimonio UNESCO dal 1997, sono un capolavoro del genio creativo di Lanfranco e Wiligelmo, grazie a cui si impone nello stile romanico una nuova relazione dialettica tra architettura e scultura. Il complesso rappresenta uno dei migliori esempi in cui i valori religiosi e civici sono accorpati in un contesto urbano medievale.

Villaggio Nuragico di Barumini

Oltre a essere il sito archeologico più importante della Sardegna, il complesso è l’esempio più completo e meglio conservato di nuraghe. Inoltre testimonia un uso innovativo e fantasioso dei materiali e delle tecniche disponibili in epoca preistorica.

L’Orto botanico di Padova

Fu fondato come orto medicinale dell’Ateneo padovano nel 1545 ed è il più antico orto botanico universitario tuttora esistente. Al suo interno sono stati ricostruiti cinque ambienti naturali dove vengono coltivate le piante che li caratterizzano: la macchia mediterranea, la roccera alpina, l’ambiente d’acqua dolce, alimentato da una sorgente termale, le piante succulente e la serra tropicale delle orchidee. Risale al 1585 la pianta più antica dell’Orto: una palma di San Pietro, conosciuta come Palma di Goethe perché ispirò allo scrittore tedesco una teoria sulla metamorfosi delle piante.

Zona Archeologica e Basilica Patriarcale di Aquileia

Questo tesoro di arte e storia è stato inserito nel Patrimonio UNESCO nel 1998 e rimane a testimonianza di una delle città più grandi dell’Impero Romano nel Mediterraneo e centro promotore del Cristianesimo in tutta l’Europa centrale durante il Medioevo. Tra le numerose ricchezze di Aquileia è da annoverare la Basilica patriarcale: risalente all’anno 1000 circa rappresenta, con i suoi magnifici mosaici del IV secolo, uno straordinario esempio di architettura religiosa.

Isole Eolie

Panarea, Stromboli, Filicudi, Alicudi e Salina: cinque perle al largo della costa settentrionale della Sicilia. L’iscrizione all’UNESCO è avvenuta perché “Continuano a fornire un campo ricco per gli studi vulcanologici, visto anche la costante presenza di processi geologici nello sviluppo della forma del territorio.”

Val d’Orcia

Iscritta dal 2004 è una splendida unione tra arte e paesaggio, spazio geografico ed ecosistema. Un eccezionale esempio, secondo la commissione, di come il paesaggio naturale sia stato ridisegnato durante il Rinascimento e rispecchi gli ideali del “buon governo” tipici della città-stato italiana.

La Ferrovia Retica

La linea ferroviaria di montagna composta di più tratte, fra cui quella dell’Albula e quella del Bernina, è iscritta nel Patrimonio dell’Umanità dal 2008. Attraverso un labirinto di vallate e passi, collega l’Italia e la Svizzera rappresentando un capolavoro di architettura e ingegneria.

Siti palafitticoli preistorici delle Alpi

Si tratta di 111 siti archeologici localizzati sulle Alpi europee sparsi tra Svizzera,Francia, Germania, Austria, Italia e Slovenia, e sono stati inseriti nel 2011. I 19 siti italiani sono in Lombardia, Veneto, Piemonte, Friuli Venezia Giulia e Trentino Alto Adige. Rappresentano, per l’UNESCO, un gruppo unico eccezionalmente ben conservato di siti archeologici culturalmente ricchi utili allo studio delle prime società agrarie.

Langhe-Roero e Monferrato

Le ultime arrivate, iscritte a giugno 2014, sono le colline più belle del Piemonte. Uno dei paesaggi vitivinicoli più apprezzati e raccontati da grandi scrittori come Pavese, Fenoglio.

La lista completa dei siti UNESCO in Italia la trovate qui.

© TravelGlobe RIPRODUZIONE RISERVATA

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