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Sierra Leone, un scrigno di segreta bellezza

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Sierra Leone, un scrigno di segreta bellezza

di Redazione | @travelglobemag

Affacciata sull’Oceano Atlantico e confinante con Guinea e Liberia, la Sierra Leone si è lasciata alle spalle il difficile passato e cerca di vivere una nuova giovinezza. Sconfitto il mostro Ebola nel 2015, il Paese ha registrano nel 2016 un incremento del 310% rispetto all’anno precedente per quanto riguarda l’arrivo di visitatori. È uno scrigno di segreta bellezza che offre acque limpide, arcipelaghi, foreste pluviali e ottime aragoste da guastare con calma all’ombra delle palme.

La città della libertà

Freetown, la capitale della Sierra Leone, ha vari volti; sa essere vivace e colorata, ma anche rilassata o, ancora, imprevedibile. Con le spalle protette dalle montagne, è energizzata dal mare  che si incontra appena si scende dall’aereo. Per vedere il suo celebre simbolo, il Cotton Tree, bisogna andare in centro città: non se ne conosce l’età effettiva, ma pare che già i coloni neri nel 1787 potessero godere della sua ombra ristoratrice; è l’albero intorno al quale venne costruito il primo insediamento.  Cosa c’è ancora da fare?

  • State House: esempio di antica architettura creola che prevedere strutture tradizionalmente in legno e con un tetto di latta ondulata; la casa creola possiede spesso una varangue, veranda tipica che si estende su tutta la facciata dove riposare e prendere l’aria fresca della sera.
  • King’s Yard Gate: il luogo dove gli Inglesi fornivano assistenza agli schiavi liberati.
  • Sierra Leone National Museum: un’esposizione di maschere, tamburi, abiti e manufatti tipici, per approfondire la cultura locale.
  • Basket Market: per immergersi nella vita pulsante di Freetown.
  • Pranzare in una chop house: questi ristorantini economici sono ovunque e offrono l’occasione di assaggiare la gastronomia più autentica. Assaggiate il barracuda marinato nel lime e cotto allo spiedo.

Le spiagge

Lakka Beach è la spiaggia più famosa di Freetown, un angolo di bellezza frequentato soprattutto nei fine settimana: per godere appieno della sua bellezza, quindi, è meglio andarci nei giorni feriali.

A poca distanza si trova Sussex Beach, la meta perfetta per chi ama fare immersioni sui relitti. La spiaggia più bella, però, pare essere River No 2, soprattutto per i surfisti che qui troveranno il giusto vento.

In queste spiagge vengono spesso organizzate battute di pesca e, se vi trovate qui tra settembre e gennaio, potrete anche partecipare a spedizione per avvistare le balene.

Turtle Islands, infine, è un remoto arcipelago di otto isolette al largo della Sierra Leone sud-occidentale. Qui si seguono ritmi di vita calmi, dettati dalla natura. Quasi tutte le isole sono visitabili e raggiungibili in barca da Freetown, a eccezione di Hoong, accessibile solo agli uomini e riservata ai riti di iniziazione.

Andare a nord

Il punto di partenza perfetto per esplorare questa zona è Makeni, dove potrete trovare tutte le informazioni per praticare l’arrampicata. Imperdibile è l’Outamba-Kilimi National Park che, con i vasti tratti di savana, ippopotami ed elefanti in libertà, offre un’esperienza unica. Il Monte Bintumani, conosciuto anche come Loma Mansa, è la vetta più alta della Sierra Leone (1945 m slm) e se si pensa di raggiungere la sua vetta è bene evitare la stagione delle piogge e attrezzarsi con il giusto equipaggiamento.

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