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Santa Sofia Istanbul: la basilica con l’acustica perfetta ricreata digitalmente

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Santa Sofia Istanbul: la basilica con l’acustica perfetta ricreata digitalmente

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di Federica Giuliani | @traveltotaste

Santa Sofia è una delle tappe imperdibili a Istanbul. Maestosa, si erge proprio di fronte alla celebre Moschea Blu e, quando la luce del tramonto la tinge d’oro, attira l’attenzione di ogni passante. Famosa per la sua acustica perfetta, oggi può essere ammirata e “ascoltata” anche seduti in poltrona grazie ai ricercatori di Stanford. Anche se, una visita dal vivo è senz’altro un’esperienza molto più coinvolgente.

Santa Sofia: prima chiesa, poi moschea e museo

Considerata una delle meraviglie del mondo, è il contributo più significativo apportato a Costantinopoli dall’imperatore Giustiniano. È stata a lungo l’opera più monumentale al mondo e, nonostante incendi e terremoti, è giunta fino ai nostri giorni praticamente intatta. Santa Sofia è stata concepita nel periodo in cui l’architettura religiosa era alla ricerca di rinnovamento: rappresenta un esempio unico di arte bizantina, non solo per le imponenti dimensioni ma anche per la forma della planimetria. Quando la città passò in mani ottomane, l’architetto Mimar Sinan ebbe un ruolo fondamentale nel mantenimento della struttura. Luogo di culto cristiano nel periodo bizantino, divenne una moschea, mentre dal 1935 fu trasformata in museo. Due punti insoliti possono incuriosire il visitatore: la pietra tombale di Enrico Dandolo, doge veneziano che organizzò l’invasione di Costantinopoli, e la Colonna di San Gregorio. Nessuno è in grado di spiegare la presenza della lapide, in quanto il doge morì durante una campagna militare in Bulgaria e non venne sepolto qui. Per quanto riguarda, invece, la colonna sappiamo che San Gregorio guarisse dall’infermità agli occhi e si trova vicino all’ingresso della navata sinistra. Dice una leggenda che verrà esaudito il desiderio di colui che, infilato un dito nella fessura sul lato della statua, lo estrarrà bagnato.

Esperienza digitale

Un gruppo di scienziati di Stanford ha lavorato per ricreare digitalmente l’acustica di Santa Sofia quando era una chiesa medievale. La collaborazione con un gruppo corale ha permesso di realizzare il progetto Icone del Suono, che riporta l’ascoltatore indietro nel tempo. Dopo una ricerca basata su audio e video, per capire come fosse l’acustica al tempo i ricercatori hanno usato i dati per ricreare l’esperienza. Il genere di musica eseguito dal coro è storico cristiano ed è molto tempo che non viene eseguita a Santa Sofia. Il risultato è drammatico e coinvolgente e permette di vivere un’emozione impossibile da provare oggi nel medesimo luogo.

Perciò, sedetevi comodi, alzate il volume e godetevi il viaggio nel tempo.

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