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San Gallo, a Natale, si trasforma nella città delle stelle

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San Gallo, a Natale, si trasforma nella città delle stelle

testo di Silvana Benedetti | foto di Vittorio Giannella

Racchiusa tra il lago di Costanza (da cui dista solo 40 Km) e il monte Santis, San Gallo è una deliziosa cittadina dall’incantevole centro storico e dal fascino discreto di una piccola metropoli. Patrimonio mondiale Unesco, San Gallo è anche un autentico polo di attrazione, sia per la famosa biblioteca del complesso abbaziale, sia per i preziosi pizzi e tessuti ancora oggi utilizzati dai più illustri creatori di mode.

La leggenda del Santo e dell’orso

Numerose sono le versioni che gravitano attorno alla leggenda della nascita di San Gallo.  La più accreditata narra che un monaco irlandese di nome Gallus, durante il suo peregrinare, incontrò un orso, al quale ordinò di portargli della legna da ardere e l’orso immediatamente ubbidì. A seguito di questo episodio, il monaco ritenne di aver ricevuto un segno di benevolenza divina e decise di stabilirsi in quella che oggi è la città di San Gallo, per erigervi il proprio romitaggio.

Le meraviglie barocche della città

A dominare il profilo movimentato della città sono le torri abbaziali, che da secoli hanno la meglio in altezza.  Edificato nel 719 come eremo, il monastero di San Gallo, con l’imponente cattedrale a due campanili, divenne un importante centro spirituale in Europa. L’interno della cattedrale è un trionfo di decorazioni.  Il vano centrale è rivestito da un palinsesto di sontuosi stucchi rococò che si accompagnano ad affreschi nelle cupole, a confessionali e a stalli lignei nello splendido coro chiuso da eleganti cancellate in ferro battuto.

La Biblioteca dell’Abbazia: farmacia dell’anima

Nelle ali dell’ex cortile del convento, si trova il fiore all’occhiello di San Gallo: la biblioteca dell’Abbazia, tra le più belle biblioteche storiche al mondo, nota anche come “farmacia dell’anima”.

Capolavoro di artificio spaziale, il catalogo della biblioteca, tutt’ora attiva, comprende all’incirca 170.000 volumi. Un’istituzione tra le più prestigiose d’Europa: non tanto per il numero dei volumi, quanto per i manoscritti, gli incunabili e i codici, spesso impreziositi da miniature e risalenti negli esemplari più antichi addirittura all’VIII secolo.

Le attrazioni più conosciute sono il mappamondo del XVI secolo, alto oltre due metri, che riunisce nella stessa sfera la riproduzione del cielo e della terra e la mummia egizia di Schepenese, risalente a 2700 anni fa.  Di eccezionale valore architettonico e decorativo sono gli ambienti stessi in cui sono custoditi i tesori. Una ricercata elegante commistione di boiserie, stucchi, affreschi e pavimenti lavorati.

La biblioteca è un labirinto: potreste entrare e non ritrovare più l’uscita

Così è descritta la spettacolare e misteriosa biblioteca dell’abbazia benedettina nella fiction Tv “Il nome della rosa”, tratta dall’omonimo romanzo di Umberto Eco. Questo luogo, tratteggiato nei minimi particolari nelle pagine del best seller, altri non è che la  Stiftsbibliothek di San Gallo, dove lo  scrittore è stato ospite per parecchi mesi  durante la stesura del libro.

Una passeggiata per il centro storico

A San Gallo vale la pena di camminare guardando in alto. Sarebbe un peccato perdersi le finestre a sporto in legno lavorato, chiamate bovindi, che impreziosiscono le facciate dei palazzi.  Sono ben 111 bovindi che ancora oggi ornano le case del centro storico pedonale, un retaggio del benessere economico dei loro antichi proprietari.  Nel settecento era di moda intagliarli nel legno, dipingerli e quindi applicarli alla facciata in pietra per soddisfare il capriccio del mercante, che viveva in quella casa.  Tra i più belli troviamo il bovindo del pellicano, il bovindo della forza, il bovindo della sfera e del cigno.

La città dei pizzi e dei merletti

Ciò che ha reso San Gallo veramente famosa è testimoniato  dal Museo del Tessile, dove le straordinarie esposizioni raccontano come una volta fosse creativo e importante questo settore. Fino al XIX secolo San Gallo è stata la roccaforte del ricamo.  Ancora oggi stilisti del calibro di Chanel, Dior e Armani, tanto per citarne alcuni, lavorano il ricamo di Sangallo e lo utilizzano per le loro creazioni.  Una curiosità: per il giorno del suo matrimonio, la moglie dell’attore George Clooney, indossava un abito bianco da sogno realizzato in Sangallo. I merletti sono in buona parte antichi e all’interno dell’esposizione è possibile anche scoprire, attraverso un dettagliato video, quanta passione e precisione sia richiesta per la creazione di veri capolavori artistici.

Gastronomia: seduzioni per la gola

Già dal 1438 veniva cucinato sul fuoco l’orgoglio culinario di San Gallo: il bratwust (cibo da strada) la cui fama non conosce confini geografici. Il bratwust è sempre croccante, abbrustolito sulla griglia, fatto di carne di vitello e viene servito sia sulle bancarelle sia nei ristoranti. Si mangia senza senape ma con il Burli, il panino tradizionale della regione. Gli ingredienti sono conosciuti, ma ciò che conta è la composizione. Ogni macelleria ha la propria ricetta, che tiene rigorosamente segreta.

Ben custodito è anche il segreto della felicità che deriva dal cioccolato. Presso il Maestrani’s Chocolarium, una delle più antiche fabbriche di cioccolato della Svizzera nata nel 1852, è permesso sentire, gustare, provare e spiluccare. Con il tour interattivo attraverso la fabbrica, si scoprono un sacco di cose interessanti su questa elegante dolcezza bruna. Il percorso è completato da uno shop pieno di dolci idee regalo, e un bar accogliente dove bere una cioccolata calda.

Infine come non farsi sedurre dal Biber, il dolce tipico di San Gallo, formato da due dischi con un ripieno di pasta di mandorle e  composto da miele, farina e un mix di spezie.

Quando scoprire la città di San Gallo?

Quando il cielo si mostra di un azzurro glaciale, quando i primi fiocchi di neve stendono un manto bianco sulla città, questo è il momento perfetto per visitare San Gallo, nel culmine del suo incanto invernale.  Ma è soprattutto nel periodo dell’Avvento che San Gallo si riempie di suggestiva atmosfera, trasformandosi nella città delle stelle. Da fine novembre al 24 dicembre, astri luminosi appositamente realizzati per la città illuminano le vie, le piazze e i vicoli del centro storico, inondandolo di una magica luce. Sono 700 le stelle, ognuna delle quali con 14 punte, che rappresentano i quartieri della città. Una tradizione che si ripete da anni,  che  fa brillare gli occhi e  riscalda anima e cuore.  E sono 50 le casette di legno che compongono il mercatino dell’Avvento, tra Waaghaus, Bohl e Marktplatz, dove si possono acquistare decorazioni natalizie, oggetti in legno, dolci, caramelle, manufatti in lana cotta: tutto rigorosamente artigianale.

Come arrivare

Dalla stazione di Milano Centrale Trenitalia e Ferrovie Federali Svizzere offrono otto collegamenti giornalieri per Zurigo, della durata di 3 ore e 26 minuti, operati con comodi Eurocity di ultima generazione ETR 610. Per raggiungere San Gallo si cambia ad Arth Goldau (4h46 durata totale) oppure a Zurigo (5h12 durata totale). Per consultare orari e tariffe www.ffs.ch

Linksvizzera.it | www.st.gallen-bodensee.ch

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