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Parigi e dintorni: tra castelli e arte

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Parigi e dintorni: tra castelli e arte

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Château de Fontainebleau

di Silvana Benedetti

Esiste un particolare disturbo (spesso inguaribile) chiamato “sindrome di Parigi”: si manifesta non appena ci si allontana dalla capitale francese e dallo scintillio delle sue luci. Se ne siete colpiti, fatevene una ragione, non ne avrete mai abbastanza di setacciare la città, alla scoperta della sua più piccola e recondita zona d’ombra.
Del resto lo diceva anche Balzac: “Parigi, è un vero e proprio oceano. Percorretela, descrivetela… troverete sempre un angolino vergine, un antro sconosciuto”. Ma, senza nulla togliere all’indiscusso fascino della città, se vi rimane del tempo, dedicatelo a una fuga “fuori porta”. I dintorni della capitale francese, offrono altrettanta bellezza e sono spesso raggiungibili in tempi brevi, con i trasporti pubblici, in auto o in treno. I boschi che circondano Parigi erano un tempo le località di villeggiatura di monarchi e aristocratici, e la loro grandiosa eredità può essere tutt’ora ammirata nei castelli circostanti, con i loro giardini regali, le maestose fontane, le stanze sfarzose dell’epoca rinascimentale e barocca.
Ecco una selezione dei castelli più belli, tutti raggiungibili con una mezzora di viaggio da Parigi.

La Reggia di Versailles

A poco meno di una ventina di chilometri da Parigi si trova la Reggia di Versailles, monumento per eccellenza all’egocentrismo di un re, ma al contempo esempio di raffinata architettura francese del XVII secolo, ingegneria e arte, circondata dai più famosi e magnifici giardini del mondo. Da semplice casa di caccia all’epoca di Luigi XIII, venne trasformato in splendido palazzo reale dal re Sole, che vi trasferì la corte nel 1682, eleggendo Versailles come capitale del potere sino alla Rivoluzione Francese. Le dimensioni e gli arredi del palazzo, la cui costruzione svuotò le casse del regno, riflettono il gusto di Luigi XIV per il lusso sfrenato e le sue smanie autocelebrative. La reggia, che si sviluppa su 63.154 metri quadrati con 2300 aree visitabili, comprende gli splendidi appartamenti reali che furono quelli del Re Sole e della regina Maria Antonietta. Una delle sale più suggestive della reggia è sicuramente la galleria degli Specchi, la quale esprime nella sua ricchezza il successo politico, economico ed artistico della Francia. Per quanto il sito sia molto vasto e pianga il cuore circoscrivere la visita in un solo giorno, tra le cose da non perdere, ci sono il Grande e il Piccolo Trianon. Il primo, un palazzo di marmo rosa e di porfido, circondato da incantevoli giardini, fu lussuosa e raffinata dépendance del palazzo di Versailles, che il re Sole fece edificare come rifugio dall’opprimente vita di corte e dolce ritrovo con la signora di Montespan. Il secondo, una reggia in miniatura, era il luogo preferito da Maria Antonietta che vi trovava un’oasi di tranquillità lontano dalla tirannia dell’etichetta. E infine, i giardini: un panoramica incantevole, che, dai piedi del palazzo, si apre a perdita d’occhio attraverso una lunga prospettiva, impreziosita da fontane con sculture eleganti, giochi d’acqua, aiuole e canali. Info: Reggia di Versailles

Château de Fontainebleau

Sebbene sia meno visitato di Versailles, nessun sito in Francia regge il confronto per “anzianità” con Fontainebleau, magnifica reggia, situata nel cuore della foresta che porta lo stesso nome. Non si tratta solo di un mero castello: questa è stata la dimora di una lunga successione di re francesi, da Francesco I fino a Napoleone III, che abbraccia ben otto secoli ed era originariamente la “tana di caccia” ad appannaggio della casa reale. Château de Fontainebleau, con le sue 1900 stanze, è un connubio armonico di stili e di dettagli architettonici, ad opera dei numerosi “inquilini”, ed è uno tra i castelli francesi più belli, per quanto riguarda arredi e ornamenti. Guardatevi attentamente intorno: ogni centimetro di superficie di muri e soffitti è sontuosamente decorato con pannelli in legno, stucchi pregiati, affreschi, arazzi e quadri. La stanza più famosa è quella di Francesco I. Si dice che il re ne tenesse la chiave al collo, autorizzando solo pochi eletti ad ammirare questa stanza. Il personaggio che si associa maggiormente a Fontainebleau è Napoleone Bonaparte. La sua “N” dorata splende già dal cancello di ferro all’ingresso. Durante il suo esilio sull’isola di Sant’Elena, Napoleone parlò nostalgicamente di Fontainebleau, definendola “vera dimora dei re, la casa dei secoli”.
Pare che anche Maria Antonietta amasse alla follia recarsi al castello. Qui vi lasciò due piccoli spazi personali, ognuno dei quali era uno splendido esempio di boudoir, la stanza privata che una donna del suo rango aveva per allontanarsi dagli sguardi indiscreti. L’enorme bosco e la suntuosa residenza sono considerati dall’Unesco Patrimonio dell’Umanità a partire dal 1981. Info: Château de Fontainebleau

Château de Vaux-le-Vicomte

Situato a Seine et Marne, il Castello di Vaux-le-Vicomte e il suo giardino rappresentano un capolavoro del XVII secolo, ad opera di tre grandi e talentuosi artisti dell’epoca, scelti per costruire una dimora prestigiosa per Nicolas Fouquet, allora ministro delle finanze di Luigi XIV. Fouquet vi fece realizzare anche una camera per il re Sole, che qui però, non vi dormì mai! Si perché, questo sontuoso castello di campagna, oltre ad essere un fulgido esempio di magnificenza, offre anche una preziosa lezione di vita: mai mettere in ombra un egocentrico sovrano durante un vernissage di corte. Infatti, il grande e fastoso ricevimento attraverso il quale Nicolas Fouquet celebrò la fine dei lavori nel 1661, si rivelò purtroppo fatale per il suo proprietario. Tutto sarebbe andato a meraviglia, se non fosse stato per un piccolo particolare: il Re Sole, colpito, offeso e indispettito dall’ostentazione di tanta ricchezza da parte del suo ministro, lo processò per malversazione e lo rinchiuse in prigione fino alla fine dei suoi giorni. Ma fu proprio questo castello a ispirare in seguito la realizzazione della famosa reggia di Versailles. Il grande salone, la camera del re, il Salone delle Muse e la sala da pranzo sono tra le stanze più belle che si possono ammirare. La visita del castello permette anche di vedere da una parte le cantine e le cucine, in cui lavorò il celebre cuoco Vatel, e dall’altra la parte superiore della cupola del castello, con la sua magnifica struttura e la splendida vista sul parco. Molto suggestiva è la visita del castello a lume di candela. Info: Château de Vaux-le-Vicomte

Château de Malmaison

Nel XIX secolo le rose erano componenti importanti e immancabili nei giardini delle dimore più prestigiose. Giuseppina, moglie di Napoleone Bonaparte e imperatrice di Francia dal 1804 al 1809, creò una vasta collezione di rose coltivate e selvatiche nel giardino del suo castello preferito, la Malmaison. Il castello si trova alle porte di Parigi e insieme al parco che lo circondava, restò proprietà di Giuseppina dopo il divorzio da Napoleone nel 1809. L’imperatrice amò molto questo posto e vi morì, nella famosa stanza rossa, colta da una malattia improvvisa, nel 1814. Giuseppina riuscì ad ampliare notevolmente il parco, che passò da un’estensione di 60 ettari a una di 726 ettari e, inoltre, essendo una grande amante della botanica, vi fece costruire una serra riscaldata, nella quale coltivò specie di piante provenienti dal mondo intero, alcune delle quali mai arrivate prima in Francia. Le sale più belle sono quelle della biblioteca affrescata, la sala del baldacchino e il salone della musica. Oggi il castello è diventato un museo, le cui collezioni ripercorrono la storia di Giuseppina e del Napoleone generale e console. Info: Château de Malmaison

Château de Maisons-Laffitte

Il Castello di Maisons-Laffitte, che domina ampiamente un’ansa della Senna, 17 km a nord-ovest di Parigi, è uno dei capolavori dell’arte classica francese del XVII° secolo. Il castello è stato progettato da François Mansart, l’architetto francese più à la page di quei tempi, che peraltro ricordiamo anche per aver inventato la “mansarda“, una copertura che prende origine dal suo nome. Il castello di Maisons-Laffitte, è un gioiello non molto conosciuto nel paesaggio dell’architettura francese, ma la maestosità, la simmetria e l’equilibrio delle forme di questa bellissima dimora ne fanno uno dei capolavori della sua epoca. Il castello si erge ai margini della foresta di Saint-Germain, ed era destinato ad accogliere il Re dopo le battute di caccia. Si deve a René de Longueil, un alto magistrato del Parlamento di Parigi, appartenente alla “nobiltà di toga”, la decisione di erigere un castello degno del suo rango. La visita permette di ammirare boiserie, arazzi, dipinti e arredi dell’epoca, nonché un’esposizione permanente dedicata al cavallo da corsa e alla storia delle corse ippiche in Francia. Info: Château de Maisons-Laffitte

Château d’Auvers sur Oise

Si respira profumo d’Italia nel castello di Auvers sur Oise, nel cuore della Val d’Oise, a circa 30 minuti a nord ovest dalla capitale. Il castello fu infatti commissionato intorno al 1635 da un ricco finanziere italiano appartenente alla corte di Caterina de Medici, e va da se che il suo stile è fortemente ispirato al gusto italiano. Giardini armoniosi, bacini, fontane e due giardini di inverno realizzati dai grandi maestri dell’epoca. Dal 1994, il castello propone ai suoi visitatori un’esperienza decisamente originale e inedita, grazie a un percorso multimediale con effetti speciali, fotografie e filmati d’epoca, chiamato «viaggio al tempo degli impressionisti». Un omaggio ai pittori della seconda metà del XIX secolo, che ripercorre le vite dei grandi maestri impressionisti che hanno lasciato il segno nella storia della città di Auvers: Van Gogh, Daubigny, Pissarro, Cézanne, Monet. Van Gogh visse nel piccolo paese negli ultimi due mesi della sua vita realizzando più di settanta dipinti e trenta disegni, ispirati alla vita e ai luoghi del paese. Vicino a Auvers, nel cimitero dove Van Gogh è sepolto insieme all’amato fratello Theo, si trova il campo di grano che fu probabilmente fonte di ispirazione per il famosissimo dipinto. Info: Château d’Auvers sur Oise
Un viaggio a Parigi e dintorni vi riporterà all’epoca del Re Sole, per un’esperienza ricca di storia e arte.

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