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Non solo Barcellona: itinerari originali in Catalunya

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Non solo Barcellona: itinerari originali in Catalunya

di Valentina Lonati

È la regione più visitata della Spagna, e non soltanto grazie a Barcellona. In Catalunya si rincorrono spiagge sabbiose, montagne e pendii boschivi, paesi medievali e piacevoli città. E a unire il tutto è la cultura, gastronomica e artistica. Qui sono nati Savador Dalì, Joan Mirò e Antoni Gaudì, e si è tramandata una cucina vivace e variegata, che mischia i sapori del mare a quelli dell’entroterra. L’intensa produzione vinicola poi, con 500 cantine sul territorio, fa della Catalunya una meta molto amata dagli estimatori del vino. Di volti, la Catalunya ne ha tantissimi. Eccone alcuni da esplorare, lontano dalle solite rotte.

Terres de Lleida

Nell’entroterra catalano, la zona di Terres de Lleida è la destinazione giusta per un turismo slow e per chi desidera immergersi nella natura, costeggiando i corsi d’acqua in bicicletta o facendo trekking sul Mont-Rebei, dove si trova la gola più spettacolare della Catalunya. Ma non solo: qui prati e boschi convivono con cattedrali e chiese romaniche, arte rupestre e innumerevoli castelli. Cuore della regione è Lleida, dominata dalla cattedrale di Santa Maria de la Seu Vella e dal Turò, un insieme monumentale del XIII e XIV secolo che è diventato simbolo della città. Passeggiare lungo le rive del fiume Segre o lungo il viale alberato della Rambla de Ferran, fermandosi in una trattoria a mangiare le tipiche “caragols a la llauna” (lumache alla piastra), è il modo migliore per scoprire questa città ricca di storia.

Il triangolo Daliniano

«Il mio paradiso mistico comincia nelle pianure dell’Empordà, ha attorno le colline dell’Alberes e trova la sua pienezza nella baia di Cadaqués», disse Salvador Dalì. Nato a Figueres, l’artista fu costantemente ispirato dalla ricchezza della sua terra. Un itinerario alla scoperta del suo caleidoscopico mondo artistico seguirebbe un triangolo immaginario: quello tra la città natia Figueres, dove si trova il Teatro-Museo curato da Dalí per ospitare le sue opere, il paesino marittimo di Cadaqués, con la casa di Portlligat oggi diventata museo, e infine Púbol, dove si trova il castello medievale regalato alla amata moglie e musa ispiratrice Gala.

Terres de l’Ebre

È la zona più meridionale della Catalunya e dal 2013 è riserva della biosfera riconosciuta dall’UNESCO. Tra pianure e risaie, vale la pena montare in bicicletta e pedalare lungo il fiume Ebre fino al delta, dove fare birdwatching e osservare gli uccelli migratori e i meravigliosi fenicotteri. A 40 chilometri dal Parco Naturale del Delta dell’Ebre c’è poi Tortosa, antico crocevia di culture. Qui si sono avvicendati i popoli iberici, romani, visigoti, musulmani, cristiani, francesi, modellando nei secoli il volto della città. Decisamente suggestivo è il centro storico, con il suo immenso patrimonio artistico tra cui il castello arabo de La Suda, la cattedrale di Santa Maria e il Convento di Santa Clara.

Val D’Aran

Ha un’identità tutta sua, con una cultura, una cucina e una lingua – l’arenese – che la contraddistinguono. Contornata dai Pirenei, la Val D’Aran è un luogo in cui lasciarsi alle spalle il mondo intero. D’inverno è meta amatissima per praticare lo sci, grazie alle vette che raggiungono i 3000 metri e ad impianti attrezzatissimi. Anche d’estate, però, la Val D’Aran merita di essere visitata: con la sua natura incontaminata, offre ben 400 km di piste ciclabili divise in 28 circuiti segnalati. Dulcis in fundo, la gastronomia: delizia della regione è il caviale. La Val D’Aran è infatti è uno dei pochi luoghi in Europa dove si possono ancora trovare storioni allo stato brado.

Pirenei

Rappresentano il confine fisico tra Francia e Spagna, ma i Pirenei sono soprattutto un luogo di pace e di fusione con la natura, dove dedicarsi a sport come lo sci, il rafting, la canoa e il ciclismo. Di grande impatto è il Parc Natural de la Zona Volcànica de la Garrotxa, gigantesco parco naturale di origine vulcanica dove si trovano ben 40 coni vulcanici inattivi e più di 20 flussi di lava basaltica. Paradiso degli escursionisti è anche il Parco Nazionale di Aigüestortes i Estany de Sant Maurici, in cui fare lunghe ciaspolate durante la stagione invernale. Se si desidera visitare la zona però, vale la pena farlo durante La Patum, festa popolare risalente al XIV secolo che si svolge durante la celebrazione cristiana del Corpus Christi. Un festival del fuoco in cui musica, danze, urla, cori, colori e canti si intrecciano l’un l’altro coinvolgendo i visitatori in un’esperienza quasi mistica.

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