di Federica Giuliani | @traveltotaste
Mandas è un importante centro di raccordo tra Trexenta e Sarcidano, tra il Campidano e le Barbagie. L’omonimo Ducato, nel 1614, includeva sedici comuni della Sardegna e sopravvisse fino al 1843 quando vennero abolite le signorie. Il suo territorio, inoltre, è abitato sin dal periodo nuragico e ha visto una forte presenza fenicio-punico, prima, e romana poi.
Qui c’è un museo dal nome evocativo “I lollasa de is aiaiusu” che letteralmente significa “Le stanze dei nonni” ed è stato realizzato recuperando le antiche abitazioni appartenenti alle famiglie Marongiu e Landis. Grazie alle donazioni dei cittadini, è stato possibile l’allestimento del museo con oggetti e strumenti da lavoro, ricostruendo una tipica abitazione contadina.
Fino a una cinquantiana di anni fa nella zona non c’erano molte possibilità di scegliere la professione che si desiderava intraprendere. Si poteva fare il fabbro, il falegname, il pastore, il contadino o il commerciante. Per studiare era necessario andare in città subito dopo le scuole elementari e non tutti ne avevano la possibilità. Le donne, oltre a dedicarsi ai lavori domestici, potevnano contribuire al bilancio familiare con lavori di sartoria, ma di quelle attività tessili è rimasto ben poco. La maggior parte dei telai, infatti, sono andati bruciati agli inizi degli anni Sessanta. L’attività che più di tutte ha avuto un ruolo essenziale per Mandas, è l’agricoltura. La Trexenta era infatti considerato il granaio di Roma e le antiche usanze agresti sono ancora un ricordo presente in chi continua a tramandare la tradizione.
Il museo di Mandas è strutturato in nove differenti ambienti e un piazzale dove sono esposti aratri, un carro a buoi e altri strumenti che normalmente rimanevano all’esterno. Ricostruisce la vita di un tempo e vi si possono vedere forni a legna e i carri utilizzati ad esempio per trasportare la paglia, ma anche gli ambienti più familiari dove si accoglievano gli ospiti e dove le donne cucivano. Inoltre, ci sono abiti tradizionali, quadri, tappeti e tutti gli oggetti che fanno comprendere meglio come si svolgevano le giornate in questo angolo di Sardegna.
Info utili
Dove: Via Sant’Antonio, Mandas
Apertura: Su prenotazione
Gestione: Proloco di Mandas
Telefono: 393.0709597
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