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Fiumara d’Arte: il museo, la storia e il Muro della Vita

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Fiumara d’Arte: il museo, la storia e il Muro della Vita

di Francesca Spanò | @francynefertiti

Un museo a cielo aperto di fronte ad una location che definire affascinante è poco. In lungo e in largo in Italia, la [b]Fondazione Fiumara d’Arte Sicilia[/b] è nota e le sculture realizzate da artisti contemporanei e sistemate lungo gli argini del [i]fiume Tusa[/i], sempre più osservate. Oggi l’area è un vero percorso di capolavori che raccontano attraverso l’impegno di menti (e mani) creative, una storia.

A tratti è quasi un non-luogo che si attraversa con un giro che può durare pure una giornata intera. Del resto, la stessa parola Fiumara è un termine siciliano che significa sia letto di un fiume che percorso naturale, ad indicare proprio una strada da seguire, anche se legata prettamente all’acqua. Da Tusa ci si sposta fino a Messina, per un progetto partorito dalla mente di [i]Antonio Presti[/i] che ha trasformato l’ideale tour in “Fiumara d’arte”.

L’obiettivo è sempre stato quello di valorizzare un’area di grande bellezza altrimenti sottovalutata, dove la natura la fa da padrone e il blu del cielo è perfetta cornice ai lavori esposti. L’itinerario può riguardare la costa, ma anche l’entroterra, tra le foreste che sottolineano la particolarità di Nebrodi e Madonie.

[b]IL PERCORSO DI FIUMARA D’ARTE[/b]

La partenza può essere Santo Stefano di Camastra, il paese delle ceramiche e seguendo il litorale si cominciano a scorgere gigantesche opere. La prima è il Monumento ad un poeta morto (Tano Festa), una sorta di finestra sul mare e sull’infinito, blu come il cielo e il mare. Nel mezzo del letto del fiume quasi sempre asciutto, ecco La materia poteva non esserci (Pietro Consagra), sviluppata su due piani in bianco e in nero. Seguendo la direzione Pettineo, tra salite ripide si entra più a contatto con la natura e si continuano a notare le altre sculture, fino a Castel di Lucio e Mistretta, dove c’è l’ormai noto[b] Muro di Ceramica o Muro della Vita[/b].

Un modo per parlare di storia, passato e tradizioni in versione particolare. Quaranta artisti ceramisti provenienti dall’Italia e dall’estero, hanno lavorato con dei progetti personali negli anni scorsi, su un vecchio muro della strada provinciale Castel di Lucio- Mistretta. Da un abuso di cemento, insomma, è stata creata una installazione che regala amore e poesia al primo sguardo. Tutti hanno sistemato nel muro un’opera di terracotta.

Tornando verso Castel di Tusa, si può soggiornate nell’albergo [url”Atelier sul Mare”]http://www.ateliersulmare.com/it/[/url], dove i visitatori possono usufruire di stanze trasformate in vere opere d’arte. Lavorate da grandi artisti raccontano di spiagge, di acqua e di tutti gli elementi che hanno reso la Trinacria una terra davvero particolare. Tuttavia ogni proposta non è statica ma in continuo cambiamento. Ogni ospite può scegliere tra le varie interpretazioni artistiche come il rosso passionale di Energia (Maurizio Machetti), il candore del raccolto Nido (Paolo Caro), il minimalismo di Mistero per la Luna (Hidetoshi Nagasawa), l’interiorizzazione del Mare Negato (Fabrizio Plessi), la complicata tortuosità della Stanza del Profeta.

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