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Crociere, un mondo a parte

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Crociere, un mondo a parte

di Federico Klausner |@fekl

Chi conserva ancora l’idea delle crociere come soluzione ideale per signori in là con gli anni, un po’ pigri, in cerca di una vacanza in compagnia di un buon libro e della moglie, che finalmente può esibire quelle mise che non ha mai occasione di indossare, si deve ricredere.  Sono andato, pochi giorni fa, alla presentazione del programma 2016-2017 di Royal Carribean, più per dovere istituzionale che per interesse personale, dato che i miei ricordi risalgono alla gloriosa Compagnia Italia e le crociere erano solo un modo alternativo per arrivare negli USA al seguito di mio padre che temeva l’aereo. Da allora non ho più preso in considerazione una vacanza in nave.

Crociere: energia pura

Eppure mi si è spalancato un mondo a partire dai divertimenti: diavolerie che si chiamano RipCord by iFLY,  che riproduce le condizioni dello sky diving in una specie di cilindro di cristallo, dove si galleggia sostenuti da soffioni, o Flow rider, che forma le onde per gli appassionati di surf che le possono cavalcare. E se questo sembrasse ancora  abbastanza convenzionale – sempre di mare si tratta – sorprende  la climbing wall, una parete attrezzata per arrampicare, che raggiunge 60 metri di altezza sul livello del mare, e ancora di più la pista di pattinaggio su ghiaccio, nel bel mezzo dell’oceano. Poi la zip line, su cui si scivola appesi a una carrucola sopra un atrio aperto alto nove ponti, North Star, una capsula che si alza con un braccio lungo 10 metri per panorami incredibili, scivoli e toboga di tutti i tipi, campo da golf 9 buche in scala ridotta con simulatore, un campo regolamentare da pallacanestro e pallavolo. Le diavolerie non sono esaurite, ma è per dare una idea.

Crociere: classe e relax

Non immaginavo neppure intrattenimenti così ricchi e vari, difficili da trovare concentrati in una città, impensabili in mezzo al  mare. Da un teatro che mette in scena i musical di Broadway, al casinò, dal DaySpa, il centro salute e benessere più grande esistente su una nave da crociera, alla passeggiata alta 4 piani e lunga 200 metri, su cui affacciano bar e boutique nel centro della nave. E che dire dei 18 (diciotto!) ristoranti di ogni tendenza e cucina, per assecondare i gusti di un pubblico internazionale. Capitolo a parte per i bambini e i ragazzi che, suddivisi in sei club per fasce di età, hanno spazi e programmi pensati per loro e sono assistiti da personale specializzato, con grande sollievo per i genitori .

Cabine per ogni gusto

Non parlerò delle cabine, di ogni ordine e grado, modulabili per famiglie, che raggiungono il top con una favolosa suite da 150 mq, e che sono del tutto a simili a quelle di un hotel a 5 stelle, salvo che per un particolare che mi ha molto incuriosito. Per ovviare alla mancanza di finestre, le cabine interne hanno uno schermo su cui una telecamera proietta le stesse immagini, che si vedrebbero se la finestra ci fosse. Partendo dall’idea che tanto non si potrebbe aprire.Se poi a tutto ciò si aggiungono prezzi all-inclusive sorprendenti,  molto più contenuti  rispetto a una vacanza in un normale hotel a pensione completa – ma come diavolo fanno? – si capisce il perché del successo delle crociere e di quelle Royal Carribean  in particolare.

Royal Caribbean Cruises ,seconda compagnia crocieristica a livello mondiale, opera con 7 marchi e  42 navi in servizio, oltre a 4 in costruzione. Vanta   la più moderna flotta del mondo e propone oltre 460 destinazioni nei 7 continenti. I marchi di riferimento sul mercato italiano sono Royal Caribbean International, Celebrity Cruises e Azamara Club Cruises, ciascuna con sottodivisioni in numerose classi e particolari peculiarità.

Info: Royal Carribean

©TravelGlobe RIPRODUZIONE RISERVATA

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