Cerca
Close this search box.
Cosa fare e vedere ad Amsterdam: consigli per un weekend fuori dagli schemi

DatA

Cosa fare e vedere ad Amsterdam: consigli per un weekend fuori dagli schemi

di Devis Bellucci | @devisbellucci

Vi sarà capitato di sentire chiamare Amsterdam la Venezia del Nord, perché come la Serenissima è anch’essa figlia dell’acqua, nonché solcata da placidi canali su cui si affacciano una miriade di ponti. Una figlia minore un po’ irrequieta, tuttavia, terra di sognatori che, pur non potendo competere con la magnificenza del capoluogo veneto, per lungo tempo ha rappresentato nel cuore dei più o meno giovani l’altrove desiderabile, magnetico, il porto franco dove tutto è possibile. Basti dire che fino alla fine degli anni ’90 non c’era interrail, zingarata tra amici, viaggio della maturità e addio al celibato (anche al nubilato, ma meglio non sbandierare col futuro sposo) che non comprendesse la misteriosa città olandese, alter ego di un mondo perfetto fatto d’amore, libertà ed emozioni diversamente legali.

Nonostante tempi e morale siano cambiati incredibilmente pure a casa nostra, Amsterdam continua a sedurre col suo incantevole centro storico, uno dei maggiori centri rinascimentali d’Europa. Oggi il pellegrinaggio giovanile si è ridimensionato rispetto a una volta e la città ha indossato – agli occhi degli aspiranti visitatori – una veste più romantica, quasi famigliare, diventando una meta apprezzata per coppie con e senza bambini al seguito.

Ecco allora alcune proposte su cosa fare ad Amsterdam durante un weekend, o anche più di un weekend. Come sempre, non ci limitiamo alle solite cose che tutti conoscono, ma raccontiamo l’altra faccia della città, più segreta e gelosamente custodita; in pratica, quella del “se l’avessi saputo ci sarei andato”.

I must da non perdere

  • Centro storico, mercato dei fiori galleggiante e minicrociera sui canali: Tutto il centro storico di Amsterdam, circondato dalla cintura di canali del XII secolo, è stato dichiarato nel 2010 Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO. Se possibile, dedicate un’intera giornata a esplorarlo, ammirando le sue caratteristiche abitazioni variopinte – alte, strette e sormontate dal gancio per issare i mobili dalle finestre – molte delle quali risalgono al Secolo d’Oro e sono considerate monumenti storici. Naturalmente fate un giretto, più o meno rapido a seconda dei gusti, anche nel quartiere a luci rosse (De Wallen o De Walletjes), coi suoi coffee-shop e i numerosi sexy shop. Da non perdere il Bloemenmarkt, il mercato dei fiori galleggiante, che si tiene sul canale Singel e dove potrete fare scorta di bulbi da portare a casa. Infine, parlando di canali, non è possibile conoscere Amsterdam senza averla ammirata dal basso, navigando lungo le sue arterie. Non lasciatevi scoraggiare dal prezzo e salite su una delle innumerevoli imbarcazioni che, silenziose, solcano le vie d’acqua della città, regalando incantevoli prospettive.
  • Palazzo Reale (Koninklijk Paleis): Ecco il luogo più opulento e grandioso della città. Simbolo dei gloriosi tempi che furono, si erge sulla centralissima Piazza Dam e venne ultimato nel 1665. L’interno è uno scrigno di opere d’arte, orologi dorati, candelabri e damaschi. Il palazzo è tuttora utilizzato come sede di rappresentanza della casa reale, pertanto prima di programmare una visita date un’occhiata sul web se sono in programma cerimonie o eventi istituzionali, visto che i comuni mortali non sono tipicamente ammessi.
  • Casa di Anna Frank (Anne Frank Huis): Per sfuggire alla deportazione nazista, la giovane Anna Frank fu costretta a nascondersi, insieme alla propria famiglia, in un appartamento “segreto”, situato ai piani superiori di questo edificio di Prinsengracht. È ancora oggi commovente superare la libreria girevole che cela l’accesso al rifugio, salire le scale ripide e ritrovarsi immersi in un luogo in cui il tempo è fermo agli anni ’40. Le stanze sono anguste e alle pareti spiccano tuttora fotografie e cartoline sistemate da Anna. Tra queste mura è stato scritto il celebre Diario, uno fra i simboli dell’Olocausto. Potrà capitarvi di sentire i rintocchi delle campane provenienti da una chiesa poco lontano, esattamente come raccontano gli scritti di Anna. Per visitare la casa acquistate i biglietti on line e, come si dice, armatevi di santa pazienza.
  • Begijnhof: A metà tra parco e cortile interno, il Begijnhof è un angolo di pace e bellezza nel cuore della città. Le beghine erano donne vedove o nubili, animate da fervido spirito religioso, che dedicavano la propria vita all’assistenza di malati e anziani e vivevano in luoghi chiusi, detti appunto beghinaggi. Ce ne sono parecchi in Belgio (dichiarati Patrimonio dell’Umanità); quello di Amsterdam, con le due chiesette, la case bianche e il vasto prato centrale è assai suggestivo.  L’ultima beghina ci abitò fino al 1976. L’ingresso al Begijnhof è una delle cose gratuite più piacevoli che si possano fare ad Amsterdam.
  • Casa e Museo di Rembrandt (Museum het Rembrandthuis): Al culmine della sua carriera, Rembrandt decise di acquistare questa casa a tre piani di Jodenbreestraat, pagandola un sacco di soldi (con l’aiuto della ricca consorte). Qui visse e lavorò tra il 1639 e il 1658. Al pianterreno ci sono un’anticamera e il salotto-camera da letto dell’artista, mentre ai piani superiori si può dare un’occhiata allo studio in cui il maestro lavorava, insieme a una vasta collezione di incisioni. Tutto è conservato o riprodotto fedelmente come allora, con dovizia di suppellettili, cosa che per certi versi ti fa sentire davvero… In casa d’altri!
  • Rijksmuseum: Anche se non siete patiti d’arte o la giornata è troppo bella per chiudersi tre ore in un museo, venite almeno a vedere da fuori l’edificio che ospita la più importante collezione d’arte dei Paesi Bassi. Ideato da Pierre Cuypers e terminato nel 1885, è uno straordinario connubio di rinascimentale olandese e neogotico. All’interno sono custoditi migliaia di capolavori di artisti del calibro di Jan Vermeer (tra tutti, La lattaia), Frans Hals e soprattutto Rembrandt  (è qui esposto uno dei suoi dipinti più celebri, il gigantesco Ronda di notte). Dopo la visita, spazio per il relax nei giardini attigui al museo, a ingresso gratuito.
  • Van Gogh Museum: Nonostante sia necessario acquistare i biglietti on line almeno un giorno prima e superare l’inevitabile coda di gente che si protrae per qualche decina di metri oltre l’ingresso, non vi pentirete del tempo trascorso ad ammirare le vibranti pennellate di Van Gogh. Questo museo stravisitato ne custodisce la più importante collezione al mondo. Parliamo di 200 tele che raccontano, in controluce, il dramma e la grandezza di un artista le cui opere valgono oggi milioni di Euro e che durante la propria vita riuscì a piazzare un solo dipinto. Tra i capolavori in mostra, I mangiatori di patate, diversi Autoritratti, I girasoli e soprattutto il Campo di grano con corvi, denso d’inquietudine.

Cosa fare ad Amsterdam

  • Scoprire il fascino di abitare sull’acqua: Bastano due passi per la città e lo si nota subito: ormeggiati lungo i canali ci sono barconi che paiono villette, con vasi di fiori alle finestre, sedie sdraio, tavolini e pure la cassetta della posta. Non si tratta sempre di “seconde case” galleggianti, usate qualche settimana all’anno durante le vacanze: diversi abitanti di Amsterdam, infatti, hanno scelto di vivere proprio sui canali della città, cullati dal pacato moto ondoso. Se volete vedere dall’interno una di queste romantiche magioni (e scoprire pure i lati negativi della faccenda), andate a visitare il Woonbootmuseum, realizzato sulla “Hendrika Maria”, un’ex imbarcazione da carico del 1914. Si trova in Prinsengracht 296 K, vicino alla Casa di Anna Frank.
  • Sposarsi per un giorno: In fatto di matrimoni-lampo battereste ogni record, altro che VIP, solo che qui non ci sono pratiche di divorzio perché tutti sanno dall’inizio che non si fa sul serio. Volete provare l’emozione di dirsi il fatidico sì, con tutti i crismi, ma valido solo dall’alba al tramonto? Ad Amsterdam è possibile. Nel pacchetto sono compresi il vestito da sposa (XS, S, M, L, XL), la location, anelli ricordo, sermone in inglese o spagnolo e soprattutto la classica foto di rito da piazzare sul frigo. Il tutto per appena 100 Euro e la durata di un’ora. Naturalmente, solo su appuntamento.
  • Bambini al seguito? Portiamoli al NEMO: In realtà questo science center a misura di bambino (e ragazzo: dai 6 ai 16 anni) si chiamerebbe New Metropolis, ma per tutti è semplicemente il NEMO. Dimenticavi i musei scientifici di vecchia concezione, con le teche di rovere piene di oggetti più o meno alieni, luci al neon e sbadiglio in agguato. Qui la parola d’ordine è “vietato non toccare” e la scienza diventa sperimentazione, divertimento e gioco. Sono ammessi, per fortuna, anche gli adulti.
  • Visitare il Museo Vrolik: Se invece non avete dei bambini al seguito e vi intrigano i misteri del corpo umano, andate se possibile prima dei pasti a visitare la collezione del dottor Vrolik e figlio. Vissuti tra il XVIII e il XIX secolo, hanno provveduto a raccogliere e conservare reperti anatomici di vario tipo e deformità, dai crani abnormi ai feti bicefali. Anche se a primo impatto il tutto può fare impressione, presto ci si abitua e i visitatori arrivano ad assumere una posa attenta e compunta, come gli apprendisti medici raffigurati nel dipinto Lezione di anatomia del dottor Tulp, altro capolavoro di Rembrandt.
  • E i mulini a vento? Apriamo una parentesi: l’Olanda non è un brulicare di mulini a vento e molti di essi, ridipinti a colori pastello a uso e abuso dei turisti, hanno poco a che fare con gli originali. Chiusa la parentesi, ne trovate uno molto grazioso alla periferia di Amsterdam, in un parco pubblico ad Amstelpark. Nel parco gironzola anche un trenino per bambini. Come arrivare: prendete il bus 62 (Weerdestein) per Europaboulevard, NL-1083, Amsterdam.
  • Bere un paio di birre all’Heineken Experience: La vecchia fabbrica di birra Heineken, nel centro di Amsterdam, è oggi sede di un gettonatissimo tour interattivo alla scoperta del mondo Heineken. Preparatevi a imparare tutto sulla produzione della più famosa birra olandese, ammirando le grandi caldaie rosso rame nel cuore dello stabilimento. Dulcis in fundo, l’attesa degustazione con due birrette incluse nel ticket e qualche gadget.  I bambini sono ammessi, ma non vengono servite bevande alcoliche ai minori di 18 anni, che di solito ricevono una bibita di consolazione.
  • Assaggiare il miglior formaggio olandese: Accanto alla porta, come insegna, ci sono due pile di monumentali forme di formaggio. La gente esce deliziata e spesso non a mani vuote. Benvenuti da Henri Willing, uno dei più prestigiosi produttori di formaggio del Paese. Ad Amsterdam ci sono diverse formaggerie Willing, dove degustare formaggi freschi o stagionati, di pecora, capra o latte vaccino, aromatizzati con vari tipi di erbe o affumicati. Il packaging è molto curato – anche l’occhio vuole la sua parte – e pertanto queste formaggelle (molto apprezzate quelle piccole da 350 g) sono perfette come golose idee regalo.
  • Scoprire come è nato il gin (e assaggiarlo).
  • Ammirare lo straordinario assortimento di prodotti della Condomerie: Dopo la passeggiata di rito nel quartiere a luci rosse, fate una scappatina anche solo per curiosità nel primo negozio al mondo specializzato in amore protetto, ossia preservativi. Aprì nel 1987, quando ancora non si sapeva molto sull’AIDS se non che il condom poteva agire da efficace strumento di difesa. L’atmosfera del negozio è piacevole – una via di mezzo tra libreria e profumeria – e l’assortimento dei prodotti è a dir poco sterminato.
  • Un caffettino nel più piccolo bar della città: In realtà non sappiamo se il De Dokter, un minuscolo locale ricco di fascino e cimeli alle pareti, sia effettivamente il più piccolo di Amsterdam, ma se non siete in troppi vale la pena fare una capatina per bere una birra o qualcosa di caldo. Questo bar ha una lunga storia: venne fondato infatti a fine ‘700 da un medico e, per anni, è stato frequentato dal personale sanitario di un vicino ospedale. In passato si tenevano anche spettacoli dal vivo, poi hanno smesso. Viste le dimensione del locale, pare che tra musicisti e tecnici vari non restasse spazio per i clienti.

Cosa fare ad Amsterdam se avete un giorno in più

L’Olanda è piccola, Amsterdam si trova in posizione strategica e i collegamenti col resto del Paese sono rapidi. Che cosa si può desiderare di meglio per una gita fuori porta? Ecco alcune proposte.

  • Giethoorn: Partiamo dalla destinazione più bella che tuttavia è anche la più scomoda da Amsterdam. Se riuscite ad andare, non ve ne pentirete. Si tratta di un borgo completamente pedonalizzato, immerso nel verde e attraversato da una rete di canali e ponti (oltre 170). Ci si sposta solo in barca e in bicicletta. L’atmosfera è incantevole: pare un giardino fiorito tra terra e acqua.
  • Se vi è rimasta la voglia dei mulini a vento – che altrimenti sembra di non essere neanche stati in Olanda – vi accontentiamo: Andate nella celeberrima e strafotografata Zaanse Schans, a nord-est di Amsterdam, sul fiume Zaan. Una volta qui c’erano centinaia di mulini a vento, impiegati più che per macinare, per far funzionare le pompe che mantenevano la terra all’asciutto. All’arrivo evitate i tanti parcheggi e procedete oltre, lasciando l’auto nel paese vicino. Vi attende una lunga passeggiata panoramica, ma in compenso avrete risparmiato parecchio. I mulini, perfettamente ristrutturati, si stagliano lungo il fiume come variopinti guerrieri.
  • Volendam: Un’altra meta molto visitata è questa località non lontana da Edam (sì, proprio la città dell’omonimo formaggio rivestito di cera colorata). Anche se oggi Volendam ha perso la sua originaria atmosfera da borgo di pescatori, il posto è delizioso e relativamente tranquillo durante la settimana. Molto curate le case con facciate e frontoni in legno.

© TravelGlobe RIPRODUZIONE RISERVATA

POTREBBE INTERESSARTI

Articoli
Correlati