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Cosa fare e vedere a Lisbona, la città bianca

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Cosa fare e vedere a Lisbona, la città bianca

di Devis Bellucci | Ph Bruno Zanzottera

Scintillante e fiera come la prua di una nave che si prepara a solcare l’orizzonte, la splendida capitale portoghese sembra non aver ancora dimenticato il tempo in cui si vantava di essere la città più prestigiosa del Vecchio Mondo, nonché il suo estremo confine. Anche se un weekend non basta a coglierne tutta la bellezza luminosa e malinconica come un pugnale che affonda nel cuore– stando a quanto dicono i Portoghesi – vediamo qualche spunto su cosa fare a Lisbona. E magari, una volta al cospetto del Ponte 25 de Abril, col suo profilo rossastro così simile al Golden Gate, o ammirando l’imponente statua del Cristo che ricorda quello di Rio de Janeiro, voleremo anche noi con la mente di là dal mare, verso le terre sognate dai conquistadores.

I must da non perdere

  • Cattedrale: Per tutti, semplicemente, la Sé, abbreviazione di sedes episcopalis. Con la sua fiera facciata romanica, è la chiesa più antica di Lisbona. Risale al 1150, ma è stata più volte distrutta dai terremoti, una vera piaga per la città, e quindi restaurata. Oggi l’imponente edificio è un insieme di vari stili architettonici.
  • Praça do Comércio: Questa gigantesca piazza rettangolare che si affaccia sul Tago è l’orgoglio di Lisbona. Ci troverete un po’ di tutto, dai turisti a passeggio o intenti a scattare selfie, agli artisti di strada, fino qualche pescatore che getta la lenza nel fiume. Insomma, il salotto più scenografico della città, dominato dall’imponente arco di trionfoda Rua Augustae da una statua equestre di re José I.
  • Convento do Carmo: Nel 1755, il 1° novembre, mezz’Europa e un’ampia regione del Nord Africa avvertirono gli effetti di quello che è stato uno dei più violenti terremoti della storia moderna. Parliamo di un sisma di magnitudo tra gli 8,5 e gli 8,7 della scala Richter, con epicentro non distante da Lisbona. Il terremoto e il successivo tsunami distrussero gran parte della capitale lusitana, stroncando le vite di quasi un terzo dei suoi abitanti e sconvolgendo le coscienze di un’intera generazione. Le rovine dell’Igreja do Carmo, un convento gotico del XIV secolo, spiccano sul profilo della città vecchia come una commovente testimonianza del disastro.
  • Monastero Dos Jerónimos: Questo splendido complesso in stile “manuelino”, un’originale combinazione di gotico e rinascimentale che deve il proprio nome a Re Manuel I, doveva fungere da glorioso benvenuto alle navi in arrivo a Lisbona. Il Tago e la Torre di Belém sono poco lontani e tutta la zona, una della più belle della città, è ben collegata al centro da un treno. Dopo aver visitato il ricchissimo Monastero, in cui riposano illustri personaggi portoghesi tra cui Vasco da Gama, potrete rilassarvi tra barettini, chioschi e una bella passeggiata lungo i prati che fiancheggiano il molo.
  • Torre di Belém: Simbolo di Lisbona nonché icona del periodo delle grandi scoperte, questa bianca torre di guardia in stile manuelino venne costruita tra il 1515 e il 1521. In origine dominava l’estuario del Tago da un’isoletta, ma col tempo l’area si insabbiò e adesso è possibile raggiungere la torre a piedi grazie a una passerella. Andateci nel tardo pomeriggio quando non è assediata dai turisti, per ammirarla nella luce morbida del tramonto.
  • Castello di São Jorge: Sorge nel cuore della cittadella medievale, in posizione sopraelevata su un colle, e fu la dimora di tanti sovrani portoghesi. Oggi è una delle attrazioni turistiche più popolari, anche grazie allo splendido panorama a 360 gradi che si gode dalla fortezza, visibile praticamente da ogni punto della città. Ai suoi piedi si estende il pittoresco quartiere dell’Alfama,in cui oggi si possono ammirare alcuni fra i monumenti più antichi di Lisbona. Nell’area del castello si trovano anche un museo e un sito archeologico.

Cosa fare a Lisbona

  • Salire sull’Elevador De Santa Justa: Situato nel quartiere Baixa, è senz’altro uno degli ascensori più originali del mondo. Quest’opera così elaborata e un tantino appariscente venne inaugurata nel 1901 e permette di coprire in un batter d’occhio un dislivello di 30 metri. Di solito la splendida vista, che si gode dalla piattaforma panoramica sulla sommità, fa dimenticare la lunga fila di turisti per salire a bordo.
  • Commuoversi ascoltando il fado: Non è possibile lasciare Lisbona senza aver ascoltato la struggente voce del fado, la musica popolare simbolo del Portogallo nata nel XVIII secolo nei quartieri più poveri della capitale. Pare che il suo nome derivi da fatum– il destino – mentre i testi sono intrisi d’amore, nostalgia, speranza e naturalmente saudade, quella malinconia per qualcosa che non si è vissutoche tanto spesso identifica l’anima lusitana. Le più famose case di fadosi trovano nei quartieri Alfama e Bairro Alto. Andate ad esempio nel ristorante “A Severa”, un’istituzione locale dal 1955. Non lontano dal Castello di São Jorge c’è anche un Museo dedicato al fado con un negozio dove comprare un po’ di musica.
  • Rivivere l’epopea dei grandi navigatori al Museo della Marina: Questo museo celebra quella che è stata la patria per antonomasia dei grandi navigatori: a poche centinaia di metri da qui Vasco da Gama prese il largo verso le Indie. All’interno troverete una collezione unica di modelli di navi, dalle caravelle ai galeoni fino ai moderni yacht. Un’attrazione perfetta se avete bambini al seguito.
  • Attraversare due tra i ponti più spettacolari del mondo: Se proprio non potete attraversarli – diciamo che non vale la pena noleggiare un’auto apposta – almeno cercate di vedere i due ponti più belli di Lisbona. Parliamo del Ponte 25 de Abril, l’elegante ponte sospeso che attraversa il Tago a 70 metri di altezza, e di quello altrettanto stupefacente dedicato a Vasco da Gama e inaugurato nel ’98, l’anno dell’Expo che si tenne proprio in città. È lungo oltre 17 km e nei giorni di foschia la sua livrea si perde all’orizzonte in uno scenario surreale. Potete ammirare il ponte visitando il Parque das Nações, un modernissimo quartiere realizzato in occasione dell’Esposizione Internazionale, dove troverete aree commerciali, tanto verde, la Torre Vasco da Gama e la Stazione di Lisbona Oriente, progettata dall’architetto spagnolo Santiago Calatrava.
  • Visitare l’incantevole Oceanario: Arrivati al Parque das Nações, prendetevi alcune ore per fare un tuffo virtuale nelle profondità dell’Oceano visitando uno degli acquari più straordinari d’Europa. La vasca principale è un cilindro di dimensioni impressionanti, alto come un palazzo, dove nuotano insieme in armonia decine di specie, dagli squali ai tonni. Anche se il prezzo del biglietto potrebbe sembrare un po’ caruccio, ne vale la pena.
  • Sorseggiare un caffè con Fernando Pessoa: Come non bere un caffettino nel più elegante e celebrato locale di Lisbona? Si trova in rua Garrett, nel quartiere storico del Chiado. È sempre stato meta di intellettuali e scrittori, incluso appunto il poeta Fernando Pessoa. Proprio davanti al locale si trova una statua a lui dedicata.

  • Assaggiare il dolce più famoso del Portogallo: Uno dei ricordi più dolci di Lisbona è la sua colazione, dove non mancano mai le golose pastel de Belém, crostatine di pasta sfoglia farcita con crema pasticcera. Vengono servite tiepide, spolverate di zucchero caramellato o cannella. Anche se lo trovate un po’ in ogni bar della città e del Paese, è quasi un dovere morale assaggiare quelle prodotte dal 1837 nell’Única Fábrica Pastéis de Belém, situata nell’omonimo quartiere. La riconoscerete dalla lunga coda, ma pazientate e sarete deliziosamente ripagati.
  • Imparare tutto degli Azulejos: Gli azulejos sono le caratteristiche piastrelle di ceramica onnipresenti in città, che abbelliscono le panchine e le facciate delle abitazioni e contribuiscono a rendere Lisbona ancora più romantica ed eterea. Il nome non c’entra nulla con l’azzurro, tonalità spesso dominante, ma deriva dall’arabo az-zulaiŷche significa “piccola pietra lucidata”. Tappa obbligata per saperne di più è una visita al Museu Nacional do Azulejo. Troverete invece le facciate più belle a Rua das Cruzes da Sé 13-15 (vicino alla Cattedrale), a Rua do Sacramento à Lapa 24, a Rua das Janelas Verdes 70-78, e alla Fábrica Viúva Lamego in Avenida Almirante Reis.
  • Andar per mercatini: Se amate i mercatini delle pulci, trascorrete un’oretta alla Feira da Ladra, cioè il Mercato dei Ladri. Sembra che il nome derivi non dai prezzi esosi della merce esposta, ma dall’abitudine delle donne, in passato, di recarvisi a vedere la refurtiva dei mariti. Lo trovate vicino a Campo de Santa Clara, il martedì e il sabato dalle 9 alle 16. Il Mercado Campo de Ourique, invece, è specializzato in frutta, verdura e generi alimentari tra cui, pare, “la miglior torta al cioccolato del mondo”, prodotta non senza orgoglio nella pasticceria di Rua Coelho da Rocha 99.
  • Due passi al cimitero: Ok, detta così non è molto invitante come iniziativa, ma il cimitero storico Dos Prazeres (Cimitero dei Piaceri… proprio così), costruito nel 1833, è davvero un luogo suggestivo. Sono tantissimi i personaggi celebri che riposano qui, tra mausolei sontuosamente decorati, statue e vialetti lastricati in bianco e nero, i colori tipici della capitale. Potete raggiungerlo con l’eléctrico 28.
  • Un giro sull’Eléctrico 28: Sulla linea 28 sono ancora in uso i tram storici del secolo scorso, che sferragliano per le strette vie della città con la loro livrea gialla e bianca. Il tram attraversa i quartieri di Alfama, Graca, Baixa ed Estrela. È il miglior giro turistico a basso costo di Lisbona!

Cosa fare a Lisbona se avete un giorno in più

83 – Giovani in P.za do Comércio con la statua di Re Joao I

Poche altre capitali possono vantare simili bellezze artistiche o paesaggistiche nelle vicinanze, facilmente raggiungibili in autobus o in treno dal centro. Ecco alcune possibilità.

  • Cabo da Roca, ossia la fine del mondo: Il punto più ovest dell’Europa continentale è a poche decine di km da Lisbona. Raggiungerlo in autobus vi libererà dall’impaccio di cercare un parcheggio. Troverete un’altissima scogliera, un faro e una lapide con le parole del poeta Luís Vaz de Camões, che recitano: Qui… dove la terra finisce e il mare comincia.
  • Spiaggia di Guincho: Sabbiosa e scenografica, si trova sulla via per arrivare a Cabo da Roca. Le sue alte dune flagellate dal vento la fanno sembrare un pezzo di Sahara.
  • Estoril e Cascais: A 25 km da Lisbona, sulla costa atlantica, sorgono queste due località che in passato erano molto frequentate da nobili e re tra cui Umberto II di Savoia, che suo malgrado finì qui in esilio. Cascais, in particolare, ha mantenuto intatto una parte del suo antico fascino, mentre Estoril è assai più mondana (e cara). Con una bella passeggiata di 1 km si raggiunge da Cascais la Boca do Inferno, una spaccatura nella scogliera da cui fuoriesce un violento sbuffo di acqua marina nebulizzata, con un suono simile a un grido.
  • Sintra: A 45 minuti di treno da Lisbona si trova questa elegante cittadina, ai piedi del monte omonimo, dove palazzi e case signorili si alternano a parchi e giardini. Da non perdere il Palácio Nacional da Pena, un fiabesco maniero che è un mix di stili moresco, rinascimentale, gotico e manuelino. Attorno, un parco altrettanto idilliaco.

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