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Colombia cosa vedere: Cartagena e Medellín, le città dei colori

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Colombia cosa vedere: Cartagena e Medellín, le città dei colori

Colombia cosa vedere

di Melania Bresciani

In Colombia cosa vedere significa scegliere tra un’incredibile varietà di cose da fare e da scoprire. La Colombia regala, a chiunque arrivi senza pregiudizi ma con la voglia di esplorare e conoscere, esperienze da vivere e sapori indimenticabili, paesaggi incantevoli e città frizzanti. Un viaggio in Colombia significa immergersi in una tavolozza arcobaleno: dal verde acceso delle valli e della foresta, all’azzurro cristallino del Mar dei Caraibi, agli abiti tipici, ai sorrisi abbaglianti dei colombiani, ai quartieri con le case multicolor, alla street art. La colombia è calore e colore. 

Le cose da fare in Colombia sono tante e la Pacha Mama (Madre Natura) qui ha dato il meglio di sé, con l’incantevole foresta Amazzonica, le spiagge caraibiche, l’isola da sogno di San Andrés, le vette della Cordigliera delle Ande, il Deserto della Tatacoa, la zona dell’Eje Cafetero con le piantagioni di caffè, la Valle del Cocora con le palme più alte del mondo (circa 60 metri), e il Fiume dai Cinque Colori.

Ma in Colombia, oltre alla natura rigogliosa, ci sono metropoli moderne e città coloniali, dove si percepisce una gran voglia di riscatto e di farsi conoscere per quello che si è: un Paese colorato ed estremamente vivo. Anzi, vivissimo.

Cosa vedere in Colombia: Medellín

In un viaggio in Colombia non può mancare una visita nella città dell’eterna primavera, Medellín. Si trova in una valle verdeggiante e soleggiata, il suo clima è davvero invidiabile: la temperatura non scende mai sotto i 15° e arriva ad un massimo di 33°. Negli ultimi dieci anni Medellín si è sviluppata in modo incredibile, puntando all’innovazione e allo sviluppo. Medellín è una città moderna, con traporti pubblici efficienti, una gastronomia sorprendente e all’avanguardia, musei e festival. Ecco cosa non perdere a Medellín.

  • Visitare El Poblado, che è uno dei quartieri più sicuri, moderni e dove la maggior parte dei turisti alloggia. Qui ci sono alcuni tra i ristoranti migliori di Medellín, bar e negozi di tendenza e palazzi moderni. La movida ruota intorno a Parque Lleras, proprio al centro del quartiere, punto di aggregazione a tutte le ore del giorno.
  • Visitare il Museo della Memoria, fondamentale per capire meglio la storia difficile di questo Paese e farsi un’idea di come doveva essere questa città negli anni ’80 e ’90. 
  • Riempirsi gli occhi di colori e profumi al Festival dei Fiori di Medellín, la festa più importante della città che si tiene ogni anno i primi giorni di agosto. Durante il festival le vie della città sono percorse dalle sfilate dei Silleteros (coltivatori dei fiori e contadini) che portano sulle spalle queste enormi corone di fiori di tutti i tipi, che possono arrivare a pesare anche 70 kg. Durante il festival ci sono varie esibizioni, concerti ed eventi culturali. Colombia cosa vedere
  • Prendere il Metrocable fino a Barrio Santodomingo. Il Metrocable è una moderna cabinovia che ha rappresentato un punto di svolta per le comunas meno raggiungibili. Non solo è stata fondamentale per collegare e trasformare alcuni dei quartieri più emarginati e poveri, ma è diventata anche un’attrazione turistica di forte interesse. Da Santodomingo si gode di un’incredibile vista sulla città e sulle Comunas de Medellín. Qui ci si rilassa, si passeggia nel parco ecologico e per i mercatini a km zero, respirando aria di montagna. 
  • Esplorare il Giardino Botanico Joaquín Antonio Uribe, polmone verde della città, che si trova nei pressi dell’Universidad de Antioquia.
  • Visitare Plaza Botero e le sue 23 enormi statue, che furono donate da Ferdinando Botero. Forse non tutti sanno che il celebre artista è nato proprio a Medellín. Plaza Botero si trova in El Centro, una parte popolare e centrale della città, caotica e piena di gente. Meglio visitarla nel pomeriggio e da evitare la sera.
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  • Scoprire il quartiere simbolo di Medellín, la Comuna 13. Una quindicina di anni fa questa era la zona più pericolosa della città, e una delle aree più pericolose al mondo. Ma dal 2011 si sta trasformando ed è ora considerata relativamente sicura. I variopinti murales attraggono tanti visitatori, sia colombiani che stranieri, che riempiono le sue stradine. Questa street art racconta gli anni più tragici e violenti, ma anche la voglia di tornare a vivere e riscattarsi. La Comuna 13 è ancora una delle aree più povere della città, le case sono quasi delle baraccopoli, i tetti sono in lamiera e l’energia elettrica e l’acqua sono arrivate solo da pochi anni.
  • Fare un giro a Ciudad del Rio. Un tempo centro industriale della città, si sta ora trasformando in un nuovo polo moderno e all’avanguardia, con grattacieli, ristoranti, bar alla moda e parchi. L’attrazione principale è “El MAMM” o Modern Art Museum of Medellín. Altra novità è il Mercado del Rio, in un’ex magazzino molto caratteristico, è punto di riferimento per i suoi oltre 50 ristoranti. 
  • Scoprire Laureles, una delle nuove zone più ricche della città. Lungo le sue vie alberate e i suoi parchi si trovano ristoranti gourmet, tipici e internazionali.
  • Fare una gita in montagna nel coloratissimo Pueblo Guatapé, a circa due ore e mezza da Medellín. Guatapé è famoso per le sue case colorate e le decorazioni particolari, chiamate Zócalos. L’attrazione più famosa è La Piedra de Peñol, un monolito naturale alto 200 metri. Dopo i 740 gradini per raggiungere la cima, la fatica sarà ripagata dalla vista eccezionale sul lago Guatapé e sulle colline verdeggianti.

Cosa vedere in Colombia: alla scoperta della città coloniale

Una delle mete principali per chi viaggia verso la Colombia è senza dubbio Cartagena. Una colorata città coloniale, dall’anima indigena e dall’energia contagiosa. Si trova a nord della Colombia e si affaccia sul Mar dei Caraibi. Questa città è stata la musa ispiratice di Gabriel García Márquez, che in L’amore ai tempi del colera, la definiva come “La più bella città del mondo”. Ai tempi della dominazione europea e spagnola, Cartagena era uno dei più importanti porti delle Americhe, il che portò la città ad una crescita economica e commerciale. Questo attraeva ovviamente i pirati e i bucanieri del Mar dei Caraibi, che prendevano di mira la città per saccheggiarne le ricchezze. Per far fronte a questi attacchi venne costruita la cinta muraria, terminata nel 1796. Ecco perché Cartagena viene chiamata la Ciudad Amurallada.

Cosa vedere a Cartagena de Indias

Un viaggio in Colombia non è completo se non si visita uno dei suoi simboli per eccellenza, Cartagena, la città dei mille colori, dei sapori, della musica,  Ecco cosa fare nella città coloniale.

  • Camminare per il suo centro storico, Patrimonio dell’Umanità Unesco. Barrio San Diego è un’affascinante labirinto di strade acciottolate, edifici storici colorati e opulenti, antiche case coloniali, piazze e chiese. Bisogna fare attenzione a tenere gli occhi ben aperti, per non perdersi neanche un particolare di queste affascinanti case coloniali: i balconi in legno intagliato bianchissimi, i giardini centenari, i cortili sfarzosi. 
  • Visitare Plaza de Los Coches, con la sua torre dell’orologio, El Portal de los Dulces, Plaza de la Aduana, la cattedrale, il Palazzo dell’Inquisizione, il Palazzo del Governatore e l’Iglesia San Pedro Claver. 
  • Fare shopping nel Barrio San Diego. Qui si trovano boutique di alta moda e brand famosi, ma anche piccoli negozi di artigianato e gallerie d’arte.
  • Aspettare il tramonto, seduti sulle mura della città, o in uno dei café vista mare. E respirare a pieni polmoni la brezza marina e i colori del sole colombiano.
  • Guardare i ballerini di Parco Bolivar, che ogni sera dopo il tramonto si esibiscono in balli tradizionali.
  • Visitare il Quartiere Getsemani, più autentico e trasandato, che rappresenta la vera anima di Cartagena. Da non perdere per i mercati rionali, i bar tipici, la musica in ogni angolo, le risate per strada, gli uomini che giocano a carte e i bambini che giocano a calcio. Il Quartiere Getsemani è famoso soprattutto per la sua arte di strada, per i suoi murales coloratissimi e stravaganti. In questo quartiere si percepisce meglio la mescolanza di culture ed etnie che rappresenta Cartagena, un po’ spagnola, un po’ coloniale, un po’ afro-americana.

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