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Brema perla di mare e di fiume

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Brema perla di mare e di fiume

di Federico Klausner |@fekl

 

Delle grandi città tedesca è la più piccola, con circa 600.000 abitanti che diventano 710.000 se vi si aggiunge Bremerhaven, che con Brema costituisce il land (stato) più piccolo della Germania, sia come superficie che come numero di abitanti.

Una città di gran gusto

Dimenticate würstel, birra e pantaloni di cuoio, tipici di Monaco e della grassa Baviera, siamo in un’altra Germania. Non che a Brema non si trovino birra e salsicce, ma qui, a 60 km dal suo porto Bremerhaven, affacciato sull’estuario del Weser e sul Mare del Nord, il pesce va per la maggiore. Sotto forma di Fischbrötchen, panini imbottiti di platessa, ma anche di anguilla o gamberetti presi al volo mentre si passeggia, oppure di ricercati piatti che li coniugano a verdure e bacche rosse, è il pesce il principale interprete delle cene nei raffinati ristoranti gourmet, che proliferano in città. Anche la birra, la Beck’s, orgoglio locale, ha un sapore raffinato. Nelle sue varie qualità è in grado di accompagnare ogni pietanza dall’antipasto al dolce: dalla Kräusen, birra ambrata e non filtrata, alla Beck’s Green Lemon, poco alcolica e acidula, passando per la Gold, la Haake (prodotta per il solo consumo locale) e la pils alla spina. Gli abitanti di Brema sono dei veri bongustai, come dimostrano gli oltre 1.000 bar, caffè, bistrot, cantine e ristoranti.

Brema, la sua lunga storia

Ricca di una storia di oltre 1200 anni, che risale ai tempi di Carlo Magno, Brema si vanta del titolo di libera città anseatica, con riferimento all’ Hansa, un’alleanza di città che nel tardo medioevo, e fino all’inizio dell’era moderna, mantenne il monopolio dei commerci su gran parte dell’Europa settentrionale e del mar Baltico, e al titolo conquistato al termine della guerra dei 30 anni (1618-1648).

Una città a misura d’uomo

Esplorare Brema è un vero piacere. Il suo centro, di modeste dimensioni può essere comodamente girato a piedi e, se proprio non si vuole camminare, una efficientissima rete di trasporti pubblici permette di raggiungere qualsiasi punto, aeroporto compreso, a soli 3,5 km dalla città e 20’ di tram. Molti degli edifici più interessanti si trovano intorno alla piazza del mercato (Marktplatz,) che continua a chiamarsi così anche se il mercato quotidiano sì è spostato nella vicina piazza Domshof, accanto alla originale fontana del nettuno opera di Waldemar Otto.

Marktplatz, il cuore di Brema

Domina la piazza, pedonalizzata, lo splendido Rathaus. Il municipio costruito all’inizio del’400, ma la cui facciata rinascimentale nello stile Wieser venne aggiunta nel XVII secolo, ha al suo interno la grande e spettacolare Obere Rathaushalle (Sala Superiore del Municipio), dove venivano eletti i consiglieri, dal cui soffitto pendono modellini di navi, risalenti al XVI -XVIII secolo. Sotto il Rathaus, la celebre Ratskeller, con le sue volte, le colonne e le botti d’epoca, serve ottimi pranzi, annaffiati da 650 qualità diverse di vino tedesco, oltre naturalmente alle birre. Di fronte vigila sulla piazza e sulle libertà della città la austera statua di Rolando (1404), con 5,5 m la più alta delle 26 tedesche. Sia la statua che il Rathaus sono patrimonio dell’Umanità UNESCO.  La storia lascia il passo alla leggenda con la statua bronzea dei Musicanti di Brema, ispirata alla fiaba dei fratelli Grimm, accanto al municipio. Le zampe dell’asino sono ormai lucidissime per la tradizione, che vuole che si realizzi un desiderio quando le si stringe. Profezia tenuta in molta considerazione a giudicare dalla lunga coda in attesa. Gli altri edifici della piazza sono lo Schütting, il Palazzo della mercatura (1537), sede della Camera di Commercio  in stile rinascimentale fiammingo ele 5 bellissime case che paiono uscite da un libro di fiabe tra cui la Cassa di Risparmio, l’antica farmacia e la casa delle dogane. Due le chiese principali che si affacciano a pochi passi dalla piazza del mercato: la Chiesa di Nostra Signora, la parrocchia più antica di Brema (XI secolo) con bellissimi affreschi e vetrate del pittore Manessier e il St. Petri Dom, chiesa con più di 1200 anni di storia, evangelica luterana. Da notare che questa è la religione maggioritaria a Brema,al contrario del resto della Germania, protestante.

Per  antiche stradine

Dalla Marktplatz, sempre in area pedonale, parte la Schüttingstrasse che, dopo pochi passi, sfocia nella Böttcherstrasse. Lunga un centinaio di metri è una via molto stretta, costituita da edifici di mattoni rossi del XX secolo, ma costruiti in stile anseatico. Un tempo era una via importante, che collegava la piazza del mercato al porto sulle rive del Weser. Vi si assiepavano botteghe di artigiani, soprattutto fabbricanti di botti, da cui il nome. All’inizio del ‘900 Ludwig Roselius (che fondò il caffè Hag) comprò tutti gli edifici della via, li rase al suolo dando alla Böttcherstrasse la forma odierna. Gravemente danneggiata durante la guerra, venne rilevata dalla Banca di Brema che finì il restauro nel 1999. Oggi oltre la porta di ingresso, con un bassorilievo dorato rappresentante l’arcangelo Michele che uccide il drago, opera di Bernhard Hoetger, si apre una pittoresca stradina di negozi di arte e artigianato, oltre alla casa- museo di Paula Modersohn-Becker, dedicato alle opere della pittrice espressionista (1876 – 1907). A metà della via c’è un orologio con carillon costituito da 30 campane di porcellana della famosa fabbrica Meissen e da un rullo con tavole lignee di grandi navigatori. Una particolarità: il primo inno che intona l’orologio è quello della Bremer Sparkasse, a perpetua riconoscenza per il restauro. D’inverno l’orologio non suona perché la temperatura rigida rende troppo fragile la porcellana delle campane.

Lo Schnoor

Un altro quartiere da non perdere è lo Schnoor, il più antico  di Brema, con il suo dedalo di stradine su cui si affacciano casette XV-XVI secolo, alcune a graticcio, miracolosamente scampate ai bombardamenti della seconda guerra mondiale. Il suo nome deriva dalla parola “filo”, che fa riferimento ad antichi lavori manuali che si svolgevano in loco. Per altri invece ricorda l’allineamento delle abitazioni. Un tempo abitato da gente povera (marinai, pescatori e artigiani) e a rischio distruzione, venne salvato dalla resistenza dei suoi abitanti. Oggi vi si trovano atelier e case di gioiellieri e artisti, bar, caffè e deliziosi ristorantini. Tra le curiosità un negozio specializzato in addobbi natalizi e un albergo microscopico, di una sola stanza, chiamato Hochzeitshaus (casa per matrimoni). Nato come abitazione provvisoria per chi si voleva sposare a Brema (occorreva risiedervi) ha una storia divertente da raccontare. Al piano terreno c’è la cucina, al secondo il bagno, al terzo la stanza da letto. Quando gli sposi consumavano la loro prima notte, spesso dovevano aprire le finestre per mitigare il caldo accumulato dal tetto. Privacy addio: i vicini partecipavano attivamente incitando e applaudendo le performance degli sposi troppo rumorosi.

Musei e giardini

Oltre al già citato museo dedicato a Paula Modersohn-Becker in Böttcherstrasse, è da ricordare anche la Kunsthalle Bremen (Museo d’Arte) con collezioni di quadri e sculture dal XIV al XXI sec, una collezione di stampe tra le maggiori d’Europa, l‘arte del disegno francese e tedesco, la grafica e i media. Sempre dedicato all’arte il Museo Weserburg di arte moderna, soprattutto contemporanea, che espone capolavori da importanti collezioni private e la principale raccolta europea di pubblicazioni artistiche. Se si visita Brema in maggio è imperdibile il Parco dei Rododendri, che sparse su 46 ettari, possiede 550 specie e 2500 varietà di rododendro, in quel mese al massimo della fioritura. Se non si è in maggio una bella alternativa è il Bürgerpark, un grande parco a poca distanza dalla stazione e dal centro, con animali da cortile e fiumiciattoli, tradizionalmente mantenuto da una associazione di amici del parco che si autotassano. Lungo una diramazione del Wesel, sulla sommità di una collinetta, c’è un grande mulino del 1700, che sorge da un campo di fiori e ospita un caffè. Appena a nord del Bürgerpark c’è l’avveniristica costruzione dell’Universum Bremen, ambizioso progetto che, nei 4.000 mq di esposizione e 250 postazioni, vuole includere il sapere umano. I suoi tre piani di scienza divulgativa e interattiva, sono dedicati alla natura, all’uomo e alla tecnologia, ed è specialmente pensato per i bambini e le famiglie.

Bremerhaven

Il fiume Wesel accompagna per una sessantina di km. fino a Bremerhaven, costruita sul suo estuario e sul mare del Nord, che insieme a Brema costituisce il land, secondo porto tedesco dopo Amburgo. È una città molto più giovane di Brema, che risale al 1827 e vive sul porto e la pesca, e che offre alcuni spunti interessanti. Tra essi lo straordinario Deutsches Auswandererhaus (Museo della Emigrazione tedesca) premiato come museo europeo nel 2007, che consente di seguire le tracce di oltre sette milioni di persone che sono emigrate oltremare, partendo da Bremerhaven. Scenografie, installazioni sonore e interattive permettono di ripercorre la storia dell’emigrazione. Originale la scelta del percorso: ogni visitatore riceve la biografia di un emigrante a propria scelta, che lo accompagnerà lungo le varie tappe del museo.

Dedicato ai ragazzi il bellissimo Zoo am Meer (zoo sul mare), di fronte al museo, che accoglie tra il resto orsi polari, foche e pinguini. Una novità è Phaenomenta, un piccolo laboratorio che permette di esplorare, attraverso dimostrazioni rigorosamente scientifiche, le leggi della fisica e della chimica, adattissimo per gli scienziati di domani. Un finto ascensore simula una discesa a 5.500 m. sotto la crosta terrestre. I grandi, che hanno amato gli originali e squisiti piatti di Brema, possono seguire un seminario di cucina presso Seefishkochstudio e imparare le ricette di piatti deliziosi e assolutamente sorprendenti.

 

Link utili

Turismo di Brema (BTZ)

Ente nazionale per il turismo germanico

 

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