Cerca
Close this search box.
Artigianato in Giordania: cosa comprare e dove andare

DatA

Artigianato in Giordania: cosa comprare e dove andare

di Francesca Spanò | @francynefertiti

Non solo per lo shopping ma anche per arricchire la propria cultura. Conoscere l’artigianato di un Paese è sempre fondamentale, almeno quanto apprezzarne le sue peculiarità in cucina. La Giordania, però, non è certo famosa al mondo per la varietà dei suoi manufatti. Nulla a che vedere, insomma, con luoghi come la Palestina o l’Egitto che mettono a dura prova anche chi non è proprio un amante dell’acquisto in viaggio. Dimenticate, quindi, la possibilità di trovare mercati carichi di prodotti originali e realizzati a mano, perché è un evento non troppo comune. Questo, però, non vuol dire, che non ci siano tanti oggetti di uso quotidiano da comprare.

I giordani, infatti, hanno sempre lavorato molto a tappeti, brocche e gioielli o a tutto quello che nella quotidianità possa essere utile e confortevole. Riuscendo anche discretamente bene. Molto spesso le loro abilità sono passate inosservate, ma meritano di non essere sottovalutate. Attualmente per trovare dei negozi che propongono eccellenze veramente locali, bisogna cercare bene, perché in genere i bazar sono rari. Solo qua e là si possono scorgere oggetti di valore, ma ricordate che con le antichità non è facile concludere un vero affare (sempre che si tratti di pezzi giordani originali). In questo caso sappiate che non potete portare a casa tutto ciò che è stato prodotto prima del 1700.

Come contrattare in Giordania

Se siete decisi a riempire la valigia di prodotti locali ricordate di non iniziare una contrattazione per gioco. Se non volete realmente comprare, lasciate stare anche perché se formulate un prezzo, poi ci si aspetterà che siate in grado di pagarlo. Del resto, mercanteggiare qui non è proprio un’arte come altrove, per cui bisogna saperci fare. Questo significa che ci metterete poco ad arrivare ad un prezzo che non potete più trattare ed è definitivo.

Cosa e dove comprare

La tradizione artigiana si è specializzata da queste parti soprattutto sui tessuti ricamati a mano. Un tempo si vendevano solo nella zona di produzione, oggi si trovano ovunque e riguardano soprattutto giacche, abiti e federe ricamate. Ottima, poi, è la lana di pecora e capra che da sempre serve per tessere tende, tappeti e cuscini. Qualche volta pure i contenitori per il cibo. L’uso della lana di cammello, invece, è relativamente meno usata. Dopo anni di tinture naturali, oggi si lavora soprattutto a tessuti tradizionali e beduini che hanno permesso l’apertura di qualche ottimo centro ad Amman, con relative fonti di guadagno interessanti per le tessitrici. I colori più usati sono, in generale, rosso, blu scuro, verde, arancione e nero.

Altri prodotti da tenere d’occhio sono quelli in paglia intrecciata, soprattutto nella Giordania settentrionale e bambù locale (quest’ultimi usato pure per manufatti di lusso).

Molto forte nel Paese, è la tradizione dei gioielli, settore nel quale i locali hanno sempre investito. Le mogli dei beduini, per esempio, amavano un tempo mostrare la loro dote in argento (preferito all’oro) e conservarla come unico tesoro in caso di abbandono o tradimento del compagno. C’è un souk dell’oro, tra piccoli negozi di orafi vicino ad Amman, con prezzi buoni rispetto all’Occidente. Da sapere però, che molti pezzi provengono più che altro dalla Turchia. Questo non vuol dire, però, che non ve ne siano di belli: magari in ambra e pietre semipreziose.

Oggetti in rame e ottone, si possono acquistare, ad Amman, nonostante si tratti prevalentemente di produzioni industriali che giungono dall’India e dal Pakistan. Tipici sono i pugnali d’argento dell’Iraq e dello Yemen e gli oggetti di cucina intagliati nel legno.

Info: Visit Jordan

© TravelGlobe RIPRODUZIONE RISERVATA

POTREBBE INTERESSARTI

Articoli
Correlati