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10 motivi che fanno delle Isole Cook un piccolo paradiso

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10 motivi che fanno delle Isole Cook un piccolo paradiso

di Redazione | @travelglobemag

A metà strada tra la Nuova Zelanda e le Hawaii, le Isole Cook sono una delle più belle destinazioni al mondo; il luogo ideale per chi desidera allontanarsi dai percorsi turistici più convenzionali. Un vero paradiso dove trovare relax, sole e acque dalle mille sfumature, ma questo angolo di Sud Pacifico offre anche la possibilità di vivere numerose esperienze. Ecco quindi 10 motivi per volare subito alle Cook.

Cultura

Anche se non siete praticanti, non perdetevi la messa domenicale nella cattedrale di Avarua, recitata in lingua in Maori. È uno spettacolo nello spettacolo: cappellini di ogni foggia e colore, abiti di lino bianco, borsette di paglia e foulard, rallegrano l’ambiente mentre vengono intonati canti sacri e melodie. All’uscita, l’aria scaldata dal sole, profuma di torte e biscotti alla papaya preparati da mamme, zie e nonne per un brunch domenicale formato famiglia.

Pa Teuruaa, uno dei più importanti patrimoni umani delle Isole Cook, ha completato il suo 5000° e ultimo trekking-tour accompagnando gli escursionisti attraverso gli altipiani di Rarotonga spiegando loro le proprietà delle erbe officinali autoctone. Dopo 33 anni termina un’era speciale nel turismo ecologico nell’arcipelago e ne inizia una nuova: il nipote di Pa, Bruce Goldsworthy, continuerà i trekking di mezza giornata nello stile unico tramandato da colui che è stato pioniere dell’eco-turismo.

Lifestyle

Appartata e romantica, Aitutaki ha un fascino irresistibile. Qui si può oziare sotto una palma da cocco o cercare il giardino segreto, ma il modo migliore per esplorarla, gustandone appieno la bellezza, è senza dubbio la mini crociera giornaliera che conduce verso i motu più remoti, come Honeymoon Island, una bianca striscia di sabbia che emerge di 10 cm dall’acqua azzurra. Da qui, camminando nell’acqua trasparente, si raggiunge One Foot Island, l’unica isola disabitata al mondo ad avere un ufficio postale dal quale potrete inviare cartoline e farvi timbrare il passaporto con il famoso timbro a forma di piede.

Il souvenir più prezioso che si può acquistare alle Isole Cook, invece, è senza dubbio rappresentato dalle perle nere Avaiki, autentici pezzi d’arte completamente naturali.

Infine, per momenti di vero benessere non può mancare una visita a una Boutique Spa. Sulla bellissima costa sud orientale di Rarotonga c’è il Te Manava Luxury Villa & Spa dove ci si può far coccolare in un centro benessere elegante e lussuoso, circondato da un tranquillo giardino d’acqua, che offre una varietà di trattamenti di bellezza con prodotti Te Tika, una linea di prodotti biologici a base di ingredienti provenienti esclusivamente dalle Isole Cook. Sull’isola di Aitutaki, invece, sono da segnalare il Pacific Resort Aitutaki, premiato in passato fra i migliori Boutique Hotel al mondo, con la sua rinomata “Tiare SPA” nell’inconfondibile stile polinesiano, che propone differenti trattamenti in luogo magico con vista sulla famosa laguna, e l’Aitutaki Lagoon Resort&Spa con la sua “SpaPolynesia”, l’unico resort a possedere l’isola su cui si trova, Motu Akitua, il luogo perfetto per chi è alla ricerca di autentico relax.

Cibo

Se siete alla ricerca di un’indimenticabile esperienza gastronomica in grado di accendere i vostri sensi, consigliamo di cenare al Nautilus Restaurant di Rarotonga, con vista sulla laguna, dove l’essenza della Polinesia Neozelandese viene proposta in ogni dettaglio, dal design all’arredamento, alla cucina. Da provare anche il Flambé Restaurant che propone un menu locale con un’atmosfera che richiama antiche legende Maori.

Atiu Island, invece, è un punto di riferimento per gli amanti del buon caffè, per la sua gamma completa di miscela arabica, coltivato in modo biologico e raccolto ed essiccato a mano sull’isola. Qui, oltre alla degustazione, è possibile vivere un’esperienza completa visitando direttamente una delle piantagioni locali. Prima del caffè, però, bisogna assaggiare la birra artigianale che si trova nei tipici tumunu. Si tratta di una birra forte e corposa, conservata in botti fabbricate con tronchi d’albero da cocco e consumata nel corso di un’elaborata cerimonia che comprende musiche, preghiere e brevi discorsi di ogni partecipante.

Chi vuole vivere le Cook in modo autentico, infine, dovrebbe provare il Progressive Dinner, un tour di circa tre ore che permette di incontrare le persone del posto, imparare qualcosa delle loro usanze e tradizioni e gustare dell’ottimo cibo fatto in casa.

Natura

Atiu, nota anche come “terra degli uccelli”, è l’isola più selvaggia dell’arcipelago delle Isole Cook e proprio per questo motivo anche la più interessante da visitare. La sua particolarità geologica la differenzia dalle altre: è, infatti, circondata da una stretta barriera corallina e ospita una meravigliosa foresta tropicale le cui piante si sono insinuate all’interno del suolo costituito da barriera corallina fossile. La foresta custodisce bellissime grotte calcaree: da vedere il Tiroto Tunnel, vera e propria galleria sotterranea che collega il lago di Atiu al mare. Un’altra grotta imperdibile è Anataketake al cui interno vive un uccello chiamato Kopeka, capace di trovare il suo nido anche al buio solo con l’ausilio dell’eco presente all’interno della grotta. Qui è possibile anche fare un bagno rilassante, così come in altre due grotte d’acqua, Nurau e Vai Akaruru.

Con una storia di 18 milioni di anni, Mangaia è considerata la più antica isola del Pacifico. L’isola è composta da makatea, formazione corallina e calcarea e, come tutte le isole a sud dell’arcipelago, presenta grotte sotterranee che hanno destato l’interesse di geologi e antropologi di tutto il mondo. Questi luoghi misteriosi, ancora poco esplorati, sono ricchi di stalattiti e stalagmiti e custodiscono affascinanti leggende e angoli magici. Con una popolazione di soli 500 abitanti, è difficile incontrare qualcuno mentre si passeggia lungo uno dei numerosi sentieri che la risalgono, aspetto che rende questo luogo l’ideale per dimenticarsi della civiltà e fondersi con la natura. L’altopiano interno, invece, è coperto da una lussureggiante foresta che trova nutrimento dai torrenti sotterranei. Lungo la costa si trovano delle spiagge sabbiose e appartate, raggiungibili solo attraverso piccoli sentieri, allietate dal fragore delle onde che si infrangono sulla vicina barriera corallina. Tra luglio e settembre, inoltre,  qui è possibile assistere al passaggio delle balene durante la stagione migratoria.

Boutique hotel

L’Ikurangi Eco Retreat è la prima sistemazione completamente ecologica costruita alle Isole Cook; si trova nel villaggio di Matavera e ha recentemente vinto un riconoscimento per il Turismo Ecosostenibile agli Air NZ Awards. Gestita da marito e moglie, è un luogo ideale per quanti desiderano soggiornare a stretto contatto con la natura. La struttura dispone di uno studio – Tropical Are, 4 Luxury Safari Tents e l’esclusiva Ariki Safari Tent, costruiti su fondamenta superficiali per ridurre al minimo l’impatto ambientale, i servizi igienici sono di compostaggio, i materiali utilizzati sono stati recuperati da fonti sostenibili, i prodotti da bagno sono naturali e biodegradabili così come i prodotti utilizzati per la pulizia. Inoltre, la struttura offre ai propri ospiti biciclette a uso gratuito per andare alla scoperta dei dintorni. Le acque reflue vengono riutilizzate per irrigare il giardino e sono state utilizzate lampadine a basso consumo energetico mentre, quando possibile, l’illuminazione avviene tramite energia solare e non c’è aria condizionata delle abitazioni ma ventilatori a pale.

Avventura

Alle Cook, si sa, l’acqua è l’elemento principe, anche nelle proposte di intrattenimento. Le famiglie possono esplorare le splendide lagune e barriere coralline facendo snorkeling oppure con immersioni guidate, in tutta tranquillità e sicurezza. Un giro in crociera nella laguna di Rarotonga su una barca con pavimento di vetro diventerà una delle esperienze naturali più indimenticabili del viaggio, così come le uscite di pesca o in kayak, paddleboard, kite surf e banana boat. L’offerta non è limitata all’isola di Rarotonga, ma riguarda anche Aitutaki, dove si può noleggiare una barca e fare un picnic in uno dei tanti motu disabitati che circondano l’isola. Si può raggiungere anche Atiu, la terza isola per dimensioni dell’arcipelago: oltre alle acque limpide ha una giungla lussureggiante che ospita un’importante popolazione di uccelli, oltre ad imponenti grotte calcaree.

Storia e tradizioni

Come ogni isola, anche Mauke colleziona una storia e delle leggende uniche. Un luogo affascinante da visitare sono le falesie sopra la baia di Araiti, dove si trova la tomba di Kea. La leggenda narra che Kea, una bellissima donna maukese, rimase seduta su questa scogliera mentre suo marito Paikea pescava oltre la barriera corallina. Paikea era noto per essere un grande pescatore ma un giorno, mentre stava per tornare a casa, fu trascinato al largo da un uragano. L’uomo approdò fortunatamente sano e salvo sull’isola di Mangaia ma Kea, ignara di ciò, pensò che fosse morto in mare. Si dice che la donna non lasciò mai la baia e vi rimase in attesa giorno dopo giorno, finché alla fine morì per il cuore spezzato dalla tristezza. Un cumulo di pietre e una piccola placca coprono oggi le sue spoglie.

Una storia davvero originale è anche quella di Ziona, descritta dal rinomato artista neozelandese Samuel Palmer come una delle 12 chiese più singolari del mondo. Costruita nel 1882 al confine tra due villaggi, Ngatiarua e Areora, è un intrigante esempio di architettura occidentale antica, con influenze del Pacifico, e di ingegnosità locale. Si decise di costruire una sola chiesa, con la convinzione che un singolo luogo di culto sarebbe stato sufficiente per soddisfare i bisogni spirituali di entrambi i villaggi. I materiali da costruzione esterni e il lavoro necessario per erigere la chiesa furono forniti da entrambi, ma una volta che la struttura fu eretta, i due villaggi non riuscirono a trovare un accordo sul design da dare agli interni. Si decise così di amalgamare i due diversi disegni e un muro fu inizialmente costruito nel mezzo della chiesa per separare i due villaggi, in seguito demolito e sostituito con un pulpito, da cui il pastore conduceva il servizio con un piede su un territorio, un piede sull’altro. Ancora oggi, dopo 136 anni, la chiesa di Ziona rimane sempre la stessa, con l’interno dell’edificio che presenta colori sbalorditivi.

Curiosità

Il linguaggio Māori è un tesoro prezioso per tutti i nativi neozelandesi e Cook Islanders, una lingua da amare e tramandare ai figli e ai mokopuna (nipoti). Questo il motivo che ha spinto Hika Tourism Cook Islands a ideare Hika Kia Orana, nuova e utilissima applicazione che vi permetterà di tradurre istantaneamente dall’italiano al Maori le frasi di viaggio indispensabili per il vostro soggiorno alle Cook, oltre che canzoni e preghiere locali, per conoscere più da vicino la cultura polinesiana. Al vostro arrivo alle Cook riceverete una notifica di benvenuto che invita a scaricare gratuitamente l’App Hika Kia Orana, disponibile sia per Android che per iOS, che prevede 11 tematiche con oltre 8.000 frasi.

L’App, inoltre, permette di scoprire tutto ciò che c’è da sapere sulle Isole Cook: oltre alla sezione FRASI, infatti, avrete a disposizione le sezioni TROVA, con i contatti di operatori turistici e imprese locali, per prenotare crociere, cene ed altri servizi, INFO, con informazioni pratiche come quelle sui requisiti d’ingresso, le dogane, le banche ecc., e CULTURA, con le storie e le tradizioni delle 15 isole che compongono questo arcipelago incantato. Info: www.hikakiaorana.com

Mare incontaminato

Il mare della Polinesia Neozelandese non ha bisogno di alcun racconto. Le spiagge bianche sono accarezzate dalle acque limpide e turchesi, dove ci si può tuffare per godere di uno degli spettacoli più belli al mondo.

Friendly people

Mauke, 280 Km a est di Rarotonga, da cui dista solo 50 minuti di volo è un vero e proprio Eden di straordinaria bellezza; un’isola giardino dove i fiori, di cui gli abitanti sono davvero orgogliosi, crescono ovunque meravigliosi e spontanei. L’isola è circondata dalla barriera corallina, dove ogni giorno si possono scorgere gli abitanti locali pescare, mentre l’interno, ricco di piantagioni e macchia tropicale, è costellato da misteriose grotte che nascondono piscine naturali. I locali spesso la domenica vengono qui a nuotare dopo la cerimonia religiosa; capita di rado di incrociare uno dei pochissimi abitanti locali – sono solo 300 – per cui la privacy è garantita nelle incantevoli insenature e sulle piccole spiagge dorate che costeggiano questa incantevole isola. Quando, invece, si ha voglia di fare due chiacchiere e un po’ di movimento, basta fare un salto al Tura’s Bar, che con la sua banda musicale live e i gruppi danzanti saprà accendere d’allegria ogni serata.

Info: Cook Islands

Ph Ente del Turismo Isole Cook

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