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Costa Rica: Tamarindo, il villaggio in equilibrio tra spiagge e natura selvaggia

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Costa Rica: Tamarindo, il villaggio in equilibrio tra spiagge e natura selvaggia

di Francesca Spanò | @francynefertiti

Un villaggio di pescatori  un tempo tanto tranquillo da apparire sonnolento,  che ha sempre affascinato per i paesaggi esotici e selvaggi. Negli ultimi decenni il suo anonimato è rimasto soprattutto un ricordo ed è stato scoperto dal turismo internazionale, tanto che chi vuole godere dello spettacolo paesaggistico in tutta tranquillità deve evitare l’altissima stagione. Tamarindo, in Costa Rica, offre tutto quello che un viaggiatore può desiderare. In più, è un ottimo punto di partenza per esplorare il Parque Nacional Marino Las Baulas, che si trova nelle vicinanze. Intorno è tutto un trionfo di ecosistemi rari, fauna locale e flora colorata.

Il nome, il tour, le curiosità

Tamarindo è chiamato così per via della presenza dell’omonimo albero che arricchisce la spiaggia. Il centro abitato si trova in posizione strategica, sullo sfondo di una profonda baia e sulla lunga striscia d’argento di Playa Grande. La sabbia è in perfetto contrasto con il blu del mare, grazie al suo grigio scuro e ai ciottoli e durante la bassa marea, si formano dei piccoli stagni salati piuttosto caratteristici. Non lontano dalla costa si osserva Isla Capitan, mentre per arrivarci si attraversa un corridoio acquatico di barche dove i pellicani vanno a riposarsi durante le ore più calde. Questa è poi una zona molto amata per il surf, per via delle onde piuttosto frequenti e accanto ai surfisti provetti, ci sono molti tour operator che organizzano delle gite alla ricerca dei posti più remoti e belli per salire sulla propria tavola e divertirsi. Tra le più richieste, in tal senso, c’è Playa Langosta, spiaggia candida e incontaminata dove nidificano varie specie di tartarughe. In più, le piene marine alimentano le mangrovie e molti uccelli e animali hanno trovato qui la loro casa.

Durante un itinerario nella zona, un’altra tappa imperdibile è quella del Refugio Nacional de Vida Silvestre Tamarindo che protegge una vasta zona umida ricca di foreste secche all’estuario del Rio Matapalo, le stesse che raggiungono l’entroterra del Parque Nacional Marino Las Baulas. Da queste parti non sono rare le scimmie  che saltellano nei tratti dove ha inizio Playa Grande. Nelle acque salmastre piuttosto torbide, invece, sono presenti i coccodrilli. Tra gli uccelli, alcuni dei quali ricomparsi da alcuni anni, ci sono anche diverse specie a rischio e per vederle da vicino, si possono noleggiare canoe e spostarsi lungo i percorsi sicuri e più suggestivi. Del resto, a Tamarindo non mancano i luoghi per pernottare se ci si vuole fermare qualche giorno in più. Negli ultimi tempi, grazie all’aumentato turismo, sono stati costruiti diversi hotel e ristoranti.

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