di Maddalena De Bernardi
A circa un’ora e mezza di distanza rispetto all’aeroporto di Praga, il [b]colorato centro della città di Karlovy Vary[/b] rievoca la bellezza armonica dello stile barocco e art nouveau di quando i suoi caffè ospitavano un’aristocratica folla di regnanti e artisti, giunti da ogni parte d’Europa per godere dei benefici delle tredici sorgenti d’acqua minerale. Il simbolo cittadino è il geyser della [b]sorgente Vřídlo[/b]: 12 metri di acqua minerale a una temperatura di 72°C. L’acqua, che è utilizzata soprattutto per le problematiche dell’apparato digestivo, attraversa un condotto che la raffredda giungendo alle fontane a differenti temperature, dove viene versata direttamente nei caratteristici bicchieri per la degustazione, che insieme ai lázeňské oplatky, i biscotti termali dalla forma di ostia, costituiscono il souvenir locale più celebre e modellato nelle forme più curiose.
[b]LA MODA DELLE TERME[/b]
L’etimologia del nome tedesco di Karlovy Vary, Karlsbad, allude alle Terme di Carlo: fu Carlo IV di Lussemburgo, imperatore del Sacro Romano Impero, a fondare la città nel 1370, quando, secondo la leggenda sperimentò le virtù delle durante una battuta di caccia. Qualche secolo dopo gli [url”stabilimenti termali”]http://travelglobe.it/Detail_News_Display?ID=75738&typeb=0&terme-in-Svizzera-il-benessere-in-montagna[/url] divennero una vera e propria moda oltre che un luogo dove discutere di politica, cultura e arte. Furono in molti i re, statisti, pensatori e compositori ad attraversare questi posti dal silenzio intenso e l’anima lieve: Chopin, Goethe, Beethoven, Dostoevskij, l’imperatrice Maria Teresa e la sua corte, lo zar Pietro il Grande e Karl Marx sono solo alcune delle personalità che un tempo si potevano intravedere a passeggio fra le fontane del colonnato corinzio e il Kolonáda.
[b]CINEMA E CHIRURGIA PLASTICA[/b]
Ogni anno la città ospita il Karlovy Vary International Film Festival: meta di un’ampia folla di appassionati cinefili, il festival costituisce una golosa occasione per incontri ravvicinati con le celebrità hollywoodiane, di solito alloggiate presso il Grandhotel Pupp, uno degli hotel più antichi e affascinanti dell’Europa Centrale. Nella parte alta della città di Karlovy Vary sono situati gli hotel, dove è possibile seguire trattamenti curativi, cicli di massaggi e trattamenti, fra cui la delizia dei bagni nella birra. Oggi i nuovi flussi del turismo vedono l’importanza crescente di questa località per le cure dentarie e la chirurgia plastica, attuata in strutture sicure a prezzi competitivi. Insieme a Franti?kovy lázně e Mariánské lázně, Karlovy Vary forma il triangolo termale della Boemia Occidentale, che a breve farà parte della lista del Patrimonio Unesco. Qui [url”il piacere del benessere”]http://travelglobe.it/Detail_News_Display?ID=74902&typeb=0&Le-5-spa-piu-strane-del-mondo-tra-caffe-serpenti-e-gondole[/url] si coniuga alla storia e alla cultura, nella magia del paesaggio incontaminato.
[b]VIAGGIO NELLA TRADIZIONE[/b]
D’obbligo un sorso di Becherovka, liquore tipico della Repubblica Ceca. Inventata dall’unione di oltre venti erbe la cui ricetta è ancora oggi un segreto, la Becherovka nasce a Karlovy Vary nel luogo in cui oggi sorge il museo dedicato, dove è possibile addentrarsi nella storia di questo liquore dal sapore forte e degustare le sue intense varianti. Lasciando Karlovy Vary alle spalle si apre allo sguardo un paesaggio di pascoli ricchi d’acqua e boschi dall’anima antica.
A breve distanza il profilo sinuoso e imponente del castello di Loket, maestosa residenza di Carlo IV, lascia presagire la radiosa bellezza di villaggi fra i boschi e frammenti di storia secolare. Una delle testimonianze archeologiche più preziose è rappresentata dal reliquiario di s. Mauro, conservato in una stanza a temperatura controllata all’interno del castello di Bečov nad Teplou, ritrovato in seguito a lunghe ricerche dopo la seconda guerra mondiale.
[b]LE TERME BOEME[/b]
Dalla stazione di Karlovy Vary è possibile prendere un trenino regionale che in poco più di un’ora vi trasporterà a Mariánské Lázně, nota anche come Marienbad: città termale frequentata da re e nobili, la storia del cinema la ricorda per il film di grande successo L’anno scorso a Marienbad di Alain Resnais, vincitore del Leone d’oro al Festival di Venezia nel 1961.
Passeggiando tra vetrine e i giochi d’acqua delle fontane, si ritrova la bellezza trasparente dell’artigianato locale, noto per le complesse lavorazioni dei celebri cristalli di Boemia di cui è possibile visitare la fabbrica di uno dei brand più noti al mondo, Moser, mentre le ricche decorazioni di luoghi come le terme romane rimandano ai fasti passati di un’Europa cosmopolita, capace di intrecciare culture diverse e arte, ispirazione, fermenti nuovi in un ordito di fili preziosi.
L’atmosfera è ancora quella della fiaba lieve di un romanzo d’inizio Novecento, dove lasciare che il tempo abdichi al suo frenetico andare per vibrare nella dolcezza dei ritmi dell’anima.
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