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Chiare, fresche, dolci acque dello Stubai

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Chiare, fresche, dolci acque dello Stubai

di Daniela Bozzani

In questo periodo in cui tutta Europa guarda alla siccità come al prossimo grande problema, arrivare nello Stubai, ricchissimo d’acqua, è una gioia per gli occhi e per lo spirito. In tutta la valle ci sono siti di interesse sul tema delle acque che possono essere raggiunti in tappe giornaliere con diversi gradi di difficoltà. Si può scegliere tra nove laghi alpini, cascate impetuose che cambiano la portata anche più volte durante il giorno, a seconda dell’orario e del clima ma tra tutti, il sentiero più famoso è quello delle Acque Selvagge, Wilde Wasser Weg, 10 km e 1200 metri di dislivello, dal ghiacciaio fino a valle.

Il sentiero delle acque selvagge

Dal parcheggio un comodo sentiero porta direttamente alla Grawa Waterfall dove lo stupore è assicurato. La cascata precipita fragorosa producendo un aerosol di ioni negativi, di cui si tessono lodi taumaturgiche per l’effetto benefico alle vie respiratorie. La natura è splendida e stranamente il manufatto dell’uomo non ne ha disturbato la bellezza. Anzi la piattaforma dalle sinuose panche ergonomiche, costruita nel 2019, si sposa perfettamente con il panorama e accoglie anche chi, come me, ha appena iniziato il suo cammino e sicuramente non ha stanchezza da smaltire ma solo piacere da assaporare. La cascata, con i suoi 85 metri, è tra le più larghe delle Alpi Orientali e dal 1979 è un monumento naturale. Da qui si può raggiungere la cascata Sulzenau e il Sulzenau Hutte, ma la faticosa salita, può risultare insidiosa a causa del terreno bagnato. Dal rifugio i più sportivi possono arrivare al ghiacciaio omonimo a 2477 metri, dove si viene ripagati da panorami splendidi e i più rari fenomeni glaciali.

L’acqua crea una natura esagerata, da far impallidire i ricordi della foresta pluviale, foglie enormi e chiazze colorate dai fiori selvatici tra cui il lilla dell’orchidea maculata dai minuscoli fiorellini a grappolo. Lungo il sentiero, libroni scolpiti in legno raccontano le meraviglie dell’acqua con detti e proverbi o frasi celebri di poeti e scienziati come Isaac Newton: Ciò che conosciamo è una goccia, ciò che non sappiamo un oceano.

Il sentiero costeggia fiumi e corsi d’acqua, cascate prepotenti e timidi ruscelli fino a una radura che per un attimo ti fa pensare di essere finita tra le rovine di templi distrutti dalla violenza delle acque. In realtà sono rocce, rese rosse da una alga terrestre (del genere trentepohilia) che solitamente cresce all’aria umida dei tropici. Nelle Alpi le alghe, una rarità in termini botanici, si sviluppano in aree ombrose e ricche di ruscelli sopravvivendo grazie alla umidità dell’aria con risultati molto suggestivi. Tronchi e sassi sono rivestiti da raffinati tappeti di velluto dalle intense pigmentazioni rosso aranciate.

Al termine della magnifica passeggiata ci si può rifocillare con i prodotti freschi della Malga Tschangelair. Formaggio, latte, burro e uova prodotti da loro ma anche le deliziose trote e salmerini appena pescati nelle vasche della piscicoltura che usa solo, manco a dirlo, la preziosa acqua di montagna.

Stubai trekking: le Seven Summits

Per gli alpinisti ci sono ben sette vette da scalare, di cui quattro oltre i 3000 metri, palcoscenici naturali da seguire dal ghiacciaio fino a valle, passando per laghi alpini, grandi cascate, strette gole e piane alluvionali. Il Pan di Zucchero (3507 m) così chiamato per il cappuccio di neve tutto l’anno, la sfaccettata Cima Libera (3418 m), l’Habicht (3277 m) considerata a lungo la montagna più alta del Tirolo, la Rinnespitze (3003 m) i tremila più facili da scalare, il profilo del Serles  (2717 m) descritto da Goethe come l’altare maggiore del Tirolo, l’Hoher Burgstall (2611) non molto alto ma con una panoramica notevole e l’Elfer (2505 m) la montagna di Neustift. Se si è pieni di energia e si pensa di scalarne più d’una, si può richiedere il Gipfelpass presso l’Ufficio del Turismo che, a seconda delle cime conquistate, rilascia un riconoscimento agli escursionisti.

Il Centro Schlick 2000

Quello che d’inverno è il paradiso per appassionati di sci a soli 15 minuti da Innsbruck d’estate si trasforma soprattutto in un percorso d’avventura per i bambini e le loro famiglie. Sentieri panoramici e naturalistici con stazioni interattive, case sull’albero, alpeggi e rifugi per gustare prelibatezze locali.

Si sale a 2100 metri con la funicolare, che qui si chiama gondola, e con un breve sentiero punteggiato da sedute-sculture si arriva alla piattaforma panoramica StubaiBlick.  Qui il panorama su tutto il massiccio dello Stubai, il Kalkkogel e la vista in lontananza su Innsbruck fino alla Zillertal e al Wilder Kaiser è veramente mozzafiato. Dalle tre passerelle-ponte ci si fa trasportare dalle leggende e dalle fiabe che si raccontano su ciascuna delle tre montagne e decidere quale degli oltre 65 chilometri di sentieri escursionistici percorrere.

Probabilmente se avete bambini non riuscirete a non seguire il divertente sentiero della casa sull’albero. In un’area boschiva di quasi 5000 mq, un sentiero facilmente percorribile anche dalle carrozzine, conduce alle sette case del nano Bardin. Ciascuna è dedicata a un tema diverso: il parco gioco dei nani dove i bimbi possono scalare, gattonare su ponti sospesi o spingersi sulla teleferica; nella casa del tesoro dei nani ovviamente ci sono ametiste, cristalli di rocca e l’oro degli sciocchi che brillano colorati al sole. Scivoli e altalene riportano sul sentiero per arrivare alla cucin, dove i bambini troveranno altri strumenti di gioco come le corde oscillanti che invogliano al sonno nella camera e i blocchi di legno dell’officina. Come una vera e propria caccia al tesoro, in ogni casa si dovrà cercare un simbolo magico.

Serlesbahnen Mieders – Koppeneck

Dall’impianto di risalita di Serles a Mieders si arriva alla stazione Koppeneck a 1600 metri. Un luogo idilliaco con i laghetti, le mucche, il trenino e il parco giochi per bambini. Anche da qui partono diversi sentieri, tra cui quello che porta al più alto santuario d’Europa, il Maria Waldrast, dove nel 1407 due giovani pastori videro l’immagine della Madonna sul luogo dove oggi sorge la piccola chiesa. Meta di pellegrinaggio ci si può anche fermare per la notte o per un piacevole pranzo. Notevole la raccolta di ex-voto, alcuni molto antichi. Per tornare a valle c’è una adrenalinica alternativa alla gondola: con la pista estiva di slittino su rotaia si percorrono in un lampo, a più di 40 km/h, i quasi 3 km di dislivello.

Stubai Super Card per risparmiare

Con la tessera si ottengono sconti e servizi gratuiti a partire dall’utilizzo giornaliero degli impianti di risalita e dei trasporti pubblici della valle oltre all’ingresso al parco acquatico StuBay (una volta a settimana per 3 ore) e alla pista di slittino estivo di Mieders (una volta a settimana). Per averla bisogna prenotare presso le strutture convenzionate. A partire da 249 euro a persona per una settimana in appartamento o da 650 euro in albergo con mezza pensione. Sono incluse quattro escursioni guidate e un tour in e-bike. Offerta valida dal 13 maggio al 28 ottobre. Per chi non alloggia nelle strutture convenzionate è possibile acquistare la Stubai Card negli uffici dell’Ente del Turismo o presso i 4 impianti di risalita, con gli stessi servizi ma per 5 giorni invece che 7.

 

L’offerta alberghiera è molto ricca nella valle noi abbiamo soggiornato nel piacevole Sporthotel Neustift un 4 stelle superior. Una bella struttura dal giusto mix di tradizione e modernità proprio di fronte alla partenza della funicolare per il monte Elfer e vicino ai centri per il rafting e il parapendio. Per chi non avesse voglia di rischiare il traffico di vacanzieri e camion suggerisco il treno per Innsbruck (con cambio a Verona) dove un taxi, o il più economico bus pubblico, porta in Stubai. Prati verdissimi, montagne che tirano al blu e una incredibile quantità di acqua.

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