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Carinzia, Klagenfurt: una città, tre culture

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Carinzia, Klagenfurt: una città, tre culture

Testo e foto di Vittorio Giannella

Klagenfurt – il capoluogo della Carinzia, estrema regione meridionale dell’Austria – si trova all’incrocio di tre culture ben distinte: l’architettura rinascimentale del centro e delle piazze cittadine con influenza italiana, la Slovenia, invece, è presente nei mercati e nel folklore, nelle armonie delle canzoni, quello carinziano nell’umorismo e nell’atteggiamento sereno dei suoi abitanti, i quali tengono molto all’ospitalità e alla sicurezza.

La cucina racchiude il meglio di tutte e tre le culture in una delicata fusione di piatti di montagna e quelli di pesce dell’alto Adriatico. Se siete nelle vicinanze di Klagenfurt dal 9 al 25 settembre, sappiate che molti ristoranti cittadini, si prenderanno cura di voi proponendovi specialità della regione, un caleidoscopio di ricette da gustare nei cortili di eleganti palazzi, in genere non visitabili dai turisti durante l’anno, creando un momento d’incontro tra chef di alto rango e visitatori. Una sedici giorni di alta cucina, con degustazioni di vini, corsi di cucina, presentazione di libri, assaggi dal prosciutto all’olio di oliva a verdure quasi dimenticate, in una città, che aspira, in un futuro prossimo, a diventare un punto focale e città del gusto d’Austria. Un luogo dove cuochi, produttori e fornitori di alta qualità friulani e veneti, sloveni e carinziani, s’incontrano per scambiarsi idee e ispirazioni, base primaria per una cucina d’eccellenza. 

Klagenfurt - Alter Plaz

Klagenfurt: 800 anni di storia

Bisogna salire sul campanile della chiesa di Sant’Egidio per conoscere un personaggio coltissimo, Horst Ragusch, il guardiano da molti anni; grande esperto di arte e delle storie segrete della città, l’unico che possa aprire la Sala dell’Apocalisse, a destra dell’altare, 160 metri quadrati completamente affrescate dipinta dal pittore austriaco realista fantastico, Ernst Fuchs, tra le opere d’arte più preziose della Carinzia. Poi armarsi di cristiana pazienza e  salire i 225 scalini che portano alla sommità, con una visuale di 360 gradi sulla città, dall’orizzonte mosso da colline tirate a lucido dalla primavera, e circondata da boschi, laghi, castelli fiabeschi. Klagenfurt fu fondata nel 1246 e ha 800 anni di storia, intessuti di storie e leggende, che hanno lasciato molte testimonianze, visibili girando per le sue eleganti vie, un’eredità di cui vanno fieri i cittadini i quali si sforzano di metterla in luce, riconosciuto da esperti internazionali che hanno conferito per ben tre volte alla città il “Europa Nostra Diploma” per la conservazione esemplare della città antica.

Gli architetti italiani, in particolare Domenico Dell’Allio, hanno plasmato l’immagine della città rinascimentale sviluppandola attorno alla Piazza Nuova, il salotto buono adornato da bei palazzi e ridisegnato dall’architetto Boris Podrecca in occasione dei mondiali di calcio del 2008, a guardia, la fontana scultura del Lindwurm, il drago alato che, si racconta ai bambini, impediva la costruzione della città, scolpito in un unico blocco di pietra verde, pesante sei tonnellate, affrontato da Ercole. Da li a pochi isolati  stucchi dorati e bassorilievi decorano la sontuosa cattedrale del ‘500. Si può passeggiare nell’Alter Platz, prima isola pedonale di Austria, con la colonna della Trinità che svetta con la mezzaluna e il crocefisso, a memoria della vittoria sui Turchi, fino alla Landhaus, l’edificio di fine ‘500, sede del governo carinziano che ospita la Sala dei blasoni, meglio conosciuta come sala degli stemmi, ben 665, appartenenti ai casati della Carinzia, a vicari e ai reggenti, decorata da Josef Ferdinand Fromiller ( 1693-1780). Alcuni spazi sono vuoti perché alcune famiglie nobili si rifiutarono di pagare la tassa “pubblicitaria”. La città gode di un’eccellente reputazione come organizzatrice di eventi di alto livello e l’estate è il momento migliore per capitare a Klagenfurt, città che ha dato i natali allo scrittore Robert Musil e alla poetessa Ingeborg Bachmann, alla quale sono dedicate le “Giornate della Letteratura tedesca”, un evento di fama internazionale, una maratona di versi con l’assegnazione del premio omonimo, in una città in continuo fermento creativo e culturale. 

Il potere della natura

Il giovedì e il sabato mattina non bisogna perdersi il mercato agricolo di San Benedetto che, da 70 anni, porta in piazza tutto il meglio della produzione bio: verdure, frutta miele e distillati, un accordo preso dai piccoli coltivatori che hanno deciso di unirsi in un mercato, per agevolare la vendita diretta ai cittadini, un aiuto per evitare che si rechino in più posti con l’auto e relativa perdita di tempo.

Le giornate luminose con la quinta di montagne grigie e senza neve che fanno da sfondo, spingono gli abitanti di Klagenfurt a trascorrere gran parte del tempo nei parchi, sulle spiagge del lago o rilassarsi seduti a un bar in Benediktinerplatz. Un luogo ideale per il turista, all’insegna di una natura incantevole e di laghi cristallini balneabili, come il Worthersee, il più grande specchio d’acqua di Carinzia, lungo 17 chilometri, largo 2 e profondo 80 metri, con l’acqua così trasparente da far apparire il fondo e le trote che nuotano, circondato da impeccabili piste ciclabili, ben segnalate, la destinazione più frequentata dagli abitanti della città in cerca di tranquillità e relax.

Valida alternativa all’ozio sulla spiaggia del lago è una gita al castello di Hochosterwitz, pochi chilometri da Klagenfurt, incastonato nella roccia e imprendibile. Per entrarvi i cavalieri dovevano superare e dichiararsi a varie porte fortificate oggi invase da edere e vitalbe, che, con le loro liane, danno un tocco particolarmente selvaggio al percorso. Nelle vaste sale una ricca collezione di tele che dal ‘400 ritraggono i vari nobili della famiglia Khevenhuller che si sono susseguiti fino all’ultimo, Georg, ritratto con auto e pale eoliche sullo sfondo (www.burg-hochosterwitz.com). 

A Velden in crociera

È imperdibile una crociera fino a Velden, con uno stop a Maria Worth, un borgo incantevole, situato in posizione panoramica su un promontorio con due chiese poste in alto, dedicate ai santi patroni, San Primus e San Felicianus, prati, boschi e silenzio, un felice connubio di bellezza naturale e artistico, incorniciato dalle acque profonde del lago che sembrano aver rubato il colore turchese al mare dei Caraibi.

Il silenzio invece manca a Velden, capolinea della motonave, dove nel weekend scarica centinaia di visitatori attirati da negozi glamour per alettanti esperienze di shopping, e sede di hotel lussuosi, come il Castello di Velden, tornato alla ribalta in questi anni perché location di un popolare telefilm carinziano, e che, come tutti i luoghi legati al cinema, stimolano e invogliano alla scoperta.

Al rientro verso Klagenfurt non si deve rinunciare alla salita sull’imponente e sinuosa Pyramidenkogel, la struttura in legno più alta d’Europa con i suoi 100 metri di altezza, da dove la vista spazia sullo scintillante lago di Worthersee, e la catena montuosa delle Caravanche. Un panorama meraviglioso che vi toccherà nel profondo. 

Info utili

Dove mangiare

  • Bierhaus zum Augustin, Pfarrofgasse, 2
  • Goritschniggs lunch am Tag a Velden, Seecorso, 6
  • Kochwerkstatt, cucina Slow Food in Benediktinerplatz

Dove dormireSelect Hotel Moser Verdino Klagenfurt

Link utiliwww.carinzia.atwww.kaernten.at 

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