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Ca’ di Dio: il lato intimo di Venezia

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Ca’ di Dio: il lato intimo di Venezia

di Federica Giuliani | Instagram

Venezia è città di acqua e vento, di stucchi e dettagli preziosi. Per apprezzarne il carattere spesso troppo socievole, bisogna vederla al mattino presto, quando il sole illumina timidamente gli ori dei palazzi e le merci vengono consegnate a bordo delle gondole, che lambiscono silenziose la superficie dei canali. Oppure alla sera, quando le finestre si illuminano e lasciano intravedere i lampadari di cristallo e i soffitti decorati.

Venezia ha un’allure unica al mondo che, nei secoli, è stata in grado di incantare mercanti e capi di Stato, innamorati e anime selvagge. 

In questo scenario di sfarzosa bellezza, è nato un nuovo hotel dove scoprire il lato intimo e sobrio de La Serenissima. 

Nel sestiere Castello, di fronte all’isola di San Giorgio, il Ca’ di Dio – il quarto della collezione VRetreats – sorge all’interno di un edificio del 1200, con una lunga tradizione di ospitalità. Quello che fu rifugio per pellegrini e donne in difficoltà, oggi è diventato un hotel dall’eleganza severa dove gli oggetti si appoggiano con gentilezza nel totale rispetto di altari e Santi.

I VRetreats sono una serie di hotel che vogliono dare valore alla bellezza italiana. Rappresentano un lusso di contenuto che va di pari passo con l’autentico. Un viaggio che il cliente può fare a partire dall’albergo” ha detto Paolo Terrinoni, amministratore delegato VoiHotel

Così il design curato da Patricia Urquiola diventa esperienza e immersione nella città fin dalla lobby, che comunica direttamente con la laguna antistante. Ogni dettaglio, ogni vaso, ogni decorazione ha in sé l’anima veneziana: i velluti, il mare, il vetro.

Quest’ultimo, in particolare, è parte integrante del ristorante a cui hanno accesso anche coloro che non soggiornano al Ca’ di Dio: VERO è infatti il modo dialettale di chiamare il vetro. A condurre le danze a tavola, lo chef Raimondo Squeo che propone un menù tradizionale veneziano contaminato da colori e sapori della sua Puglia. Ricette antiche in chiave contemporanea, che traggono forza dall’artigianalità e ispirazione dall’orto interno all corte. Il menù cambia insieme alle stagioni in modo da sfruttare completamente la freschezza di verdure e pesce. Non mancheranno piatti persi nella memoria e ingredienti poveri come le frattaglie. 

Nelle vicinanze

A pochi passi dal Ca’ di Dio, negli spazi dell’Arsenale fino al 21 novembre 2021, è visitabile la Biennale di Architettura. La Mostra Internazionale comprende i lavori di 112 Partecipanti provenienti da 46 Paesi con una maggiore rappresentanza da Africa, America Latina e Asia e con un’ampia rappresentanza femminile.

© TravelGlobe RIPRODUZIONE RISERVATA 

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