BRAFA, l’Art Nouveau a Bruxelles
Maison Cauchie © www.visitbrussels.be
Date
- 15.11.22
BRAFA, l’Art Nouveau a Bruxelles
di Daniela Bozzani
Bruxelles è una città dall’atmosfera frizzante e dinamica dove l’Art Nouveau si amalgama allo splendore delle centinaia di gallerie d’arte e antiquariato, alla meraviglia golosa di pasticcerie che mettono in scena dolci che sembrano gioielli e vetrine di gioiellerie che espongono monili e oggetti che, almeno per tutto il 2023, saranno principalmente piccoli capolavori dell’Art Nouveau.


Il termine Art Nouveau appare per la prima volta sulla rivista belga L’Art Moderne nel 1884, in riferimento a un gruppo di scultori, disegnatori e pittori, Les XX, che contestano la discriminazione tra queste arti e le arti decorative cosiddette inferiori. Ritengono infatti che i valori estetici debbano essere combinati con elevati standard di maestria artigianale e che si possa integrare l’arte nel quotidiano per elevare la qualità di vita delle persone. I confini tra belle arti e arti applicate sfumano nel campo della moda e del design, dell’argenteria e dell’architettura, dell’arte grafica e della gioielleria producendo splendidi oggetti anche per un utilizzo domestico come le posate o le maniglie delle porte. Lo spirito del nuovo movimento si diffonde rapidamente in tutta Europa, tradotto nelle varie lingue come Jugendstil, Modernismo, Secession, Stile Floreale e termini simili.

In occasione dei 130 anni della casa Tassel, progettata da Victor Horta nel 1893 e oggi patrimonio Unesco insieme ad altri 3 edifici dello stesso architetto, Brussels dedica tutto il 2023 all’Art Nouveau. Così farà anche il BRAFA, la Fiera degli antiquari del Belgio, che si terrà a gennaio e avrà il suo focus proprio su questo movimento. Gli architetti Nicolas de Liedekerke e Daniel Culot, che da 20 anni curano gli allestimenti della fiera, ci hanno anticipato una piccola chicca sulla progettazione di quest’anno, in cui il fil rouge è l’Art Nouveau: dai disegni originali di Victor Horta, icona non solo per gli architetti, sono stati creati i disegni per la copertura in moquette.


La 68ª edizione di uno dei maggiori eventi tra le fiere d’arte si terrà tra il 29 gennaio e il 5 febbraio prossimi. Nata nel 1956 è una delle più antiche nel mondo e in questa edizione ospiterà 130 gallerie provenienti da 15 paesi tra cui Stati Uniti, Giappone, Emirati, Svizzera oltre ovviamente alla maggior parte dei paesi europei. Un centinaio di esperti da tutto il mondo valuteranno autenticità, qualità e stato di conservazione degli oltre 10 mila oggetti esposti. Si parla di mobili di diverse epoche, dipinti antichi e moderni, sculture, porcellane, argenti, tessili, disegni, fotografie, libri rari e fumetti.

Nello storico quartiere Sablon, crocevia di arte e antiquari, si trova la Galleria Artimo Fine Arts, specializzata in sculture in marmo di artisti internazionali, presentate in un’elegante cornice di cristalli e vetri liberty. La Gallery Desmet focalizza il proprio interesse sulla scultura classica e neoclassica riecheggiando il gusto del Grand Tour. Affacciata su la Place du Grand Sablon la Costermans & Pilgrims de Bigard, ci mostra una incredibile libreria Luigi XIV firmata Nicolas Sageot (Paris, 1666-1731) e un magnifico Pieter Brueghel Le Jeune del 1617 raffigurante La mariée de la Pentecôte, per citare solo due tra le altre meraviglie che esporrà al Brafa. L’attenzione speciale che la Thomas Deprez Fine Arts dedica all’avant-garde Les XX (1884-1894) la colloca, con il suo armonioso universo di dipinti, sculture e oggetti d’arte, al centro del focus di quest’anno. Herwig Simons è una galleria non molto grande ma piena di curiosità, come il manichino d’artista rappresentante un cavallo con cavaliere, oltre che di opere d’arte antiche e contemporanee, tra cui i magnifici quadri della artista di origini sinti Lita Cabellut. Nella galleria Serge Schoffel, specializzata nelle antiche arti tribali, ogni regione del mondo è rappresentata: dall’Africa subsahariana ai mari del sud, dalle Indie alle Americhe e il Grande Nord. Sculture e oggetti stupendi che si potranno ammirare al BRAFA.
La Patinoire Royale-Galerie Valérie Bach è un edificio del 1877 sede della prima pista di pattinaggio del mondo. Dal 2015, dopo essere stato usato come concessionario d’auto e deposito di munizioni, è diventato una immensa galleria d’arte che al momento ospita una importante esibizione di Lucy + Jorge Orta su un tema impegnativo che concerne tutte le principali questioni del momento: riscaldamento globale, rifugiati, biodiversità, inquinamento, fame e carenza idrica. Al Brafa, tra il resto porteranno una emblematica scultura in filo di rame di Alice Anderson: “Spiritual Machines, Totem 16” oggetti che richiamano la comunicazione globale (computer, altoparlanti, schermi, radio) avvolti interamente da un filo di rame. Nella quasi domestica cornice della Galerie de la Béraudière le tormentate sculture di Germaine Richier si mescolano alle carte di Hans Hartung e ai tenui colori degli olii di Geer van Velde in un gioco di emozioni contrastanti.
TRAVELGLOBE Riproduzione riservata