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Borghi sull’acqua: l’Italia dei riflessi

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Borghi sull’acqua: l’Italia dei riflessi

Rasiglia

di Redazione | Instagram

Rinfrescante e rilassante, l’acqua esercita un fascino tutto suo. Basti pensare ai canali veneziani o ai laghi montani, dove palazzi antichi e boschi si specchiano ricreando un immaginario mondo al rovescio. Scenari apprezzati anche da fotografi in cerca di atmosfere romantiche e originali, così tra fiumi e laghi ecco alcuni tra i borghi sull’acqua più belli d’Italia. Da visitare in ogni periodo dell’anno, vi sorprenderanno per le mille sfumature dei loro riflessi.

Liguria – Dolceacqua

Meno di duemila abitanti per questo borgo sulle colline liguri, tra Ventimiglia e Bordighera. La parte più antica del borgo, di origine medievale, è dominata dal Castello dei Doria e chiamata dagli abitanti Terra. Quella più moderna, chiamata il Borgo, si sviluppa sulla riva opposta, lungo la strada che risale la valle. Ma è il Ponte Vecchio ad aver reso famosa Dolceacqua: nel 1884, infatti, il pittore impressionista Monet lo scelse come soggetto di alcuni quadri, ora esposti al Musée Marmottan Monet di Parigi, definendo il paese

Un luogo superbo, vi è un ponte che è un gioiello di leggerezza…

Passeggiando tra i vicoli, inoltre, consigliamo di seguire i cartelli per il Visionarium; vi porteranno a un piccolo cinema allestito in una grotta dove il fotografo Eugenio Andrighetto, su prenotazione, proietta i suoi documentari utilizzando diverse tecniche, che sollecitano tutti i sensi.

Umbria – Rasiglia

Tra i borghi sull’acqua italiani, Rasiglia è considerato il “borgo dei ruscelli”. Situato a circa 600 mt slm, conta appena quaranta abitanti e le case si alternano a cascatelle e rivoli che creano una costante musica: è l’acqua della sorgente Capovena ad alimentare fontane e lavatoi. Ma non c’è solo acqua a Rasiglia; passeggiando si possono avvistare gli antichi strumenti e i macchinari, che formavano la filiera tessile che un tempo alimentava i lanifici, e il Santuario della Madonna delle Grazie dove, attraverso la finestra del viandante, si può rivolgere uno sguardo e una preghiera alla Madonna quando il santuario è chiuso.

(Ph Rasiglia di Stefania Public Domain)

Piemonte – Fobello

Situato sulla confluenza del Mastallone e del Landwasser, in Valsesia, lo si incontra dopo aver superato la località del Ponte delle Due Acqua. Seguendo il percorso alla ricerca delle cappellette della Via Crucis, si compie un giro completo del borgo che offre una visuale originale e suggestiva, mostrando le abitazioni di un certo fasto che ben si mescolano a quelle dal tipico stile montano. Prati e campi si succedono, frassini e faggi, pini e abeti si moltiplicano formando un insieme incantevole.

Veneto – Borghetto/Valeggio sul Mincio

Foto di fabio dal santo da Pixabay

In provincia di Verona, sorge accanto al fiume Mincio e a sud del Lago di Garda. Un borgo di epoca longobarda che fungeva da stazione di pedaggio per chi voleva attraversare il ponte che collegava le sponde. Le case affacciate direttamente sull’acqua creano riflessi e giochi di luce, da ammirare seduti sulle tante terrazze fiorite di bar e ristoranti. Splendidi anche i mulini tornati a nuova vita.

Toscana – Santa Fiora

In provincia di Grosseto, è un delizioso borgo tra colline e montagne caratterizzato dalla grande vasca della Peschiera di Santa Fiora. Chiese ed edifici storici lo rendono una piacevole tappa. È stata capitale della Contea di Santa Fiora, prima sotto la famiglia Aldobrandeschi e poi Sforza e Sforza Cesarini per poi diventare uno Stato autonomo. La collezione di terracotte robbiane della Pieve delle Sante Flora e Lucilla è una delle maggiori al mondo. Da assaggiare l’acquacotta, piatto povero a base di verdure, pane e olio evo.

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