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Bangkok, cosa vedere per trascorrere un giorno da re

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Bangkok, cosa vedere per trascorrere un giorno da re

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di Federica Giuliani | @traveltotaste

Bangkok è una città che può fare facilmente innamorare. I venditori ambulanti, i colori vivaci, la sacralità e i rituali vivono in contrapposizione agli edifici moderni e alla vita che non si ferma mai. Come tutte le metropoli è in continua trasformazione, ma custodisce un sentimento che non cambierà mai: l’amore per la monarchia. Se, quindi, sei a Bangkok cosa vedere per sentirsi un re almeno per il tempo della visita?

I palazzi del re

La monarchia in Thailandia è una cosa seria e tutto ciò che le è correlato viene considerato sacro, tanto da avere indotto i cittadini a vestirsi tutti di giallo in occasione dei festeggiamenti per il sessantesimo anno di reggenza di Rama IX avvenuti nel 2006 o tutti di nero in occasione della sua recente scomparsa.

Tra i più bei palazzi reali c’è la Vimanmek Mansion, il più grande edificio in teak chiaro di tutto il mondo, che è stato fatto costruire nel 1900 da Rama V senza che venisse utilizzato nemmeno un chiodo. Il palazzo è un po’ fuori mano rispetto agli altri punti d’interesse turistico, ma è un luogo pervaso da una magia unica soprattutto se si pensa che il suo fondatore è stato Chulalongkorn, figlio di Re Mongkut la cui storia si narra nel film “Anna and the King”, e che tutt’oggi è idolatrato da tutto il popolo per le innovazioni che è riuscito a introdurre nel Paese.

Il Grand Palace – il Grande Palazzo Reale – è un complesso di edifici che costituiscono la residenza ufficiale dei re di Thailandia dal 1785. I tetti d’oro, le maioliche colorate, gli affreschi che raccontano le epiche avventure del Ramayana e le statue dei guardiani sono da ammirare uno ad uno, con calma, lasciando andare la fantasia a quando il cortile interno era accessibile solo per le concubine, le principesse e il sovrano stesso. Orari di apertura: tutti i giorni dalle 08.30 alle 15.30.

La sala del trono

La cupola neoclassica della Sala del Trono Ananta Samakhom si staglia in contrapposizione alla Bangkok più classica. L’edificio rappresenta una delle massime espressioni del genio artistico italiano; supervisionarono i lavori, infatti, architetti italiani del calibro di Annibale Rigotti, Carlo Allegri, A.G. Gollo e M. Tamagno. Volti e intagli furono invece creati dallo scultore Vittorio Novi. Italiano è anche lo stile della sala, che presenta forti richiami al Rinascimento e la presenza di marmo di Carrara utilizzato per la realizzazione della struttura.

Colonne corinzie, tappeti e insegne reali sono solo l’anticamera di ciò che davvero incanta nella sala del trono: le decorazioni in stile thailandese sul soffitto. Dipinti che raccontano la storia della dinastia Chakri dal regno di Rama I a Rama VI.

Sua Maestà il Re Bhumibol Adulyadej ha a lungo sostenuto il talento creativo del popolo Thai e promosso il ricco patrimonio culturale del Regno, che è in esposizione all’interno dell’edificio. Il pezzo più pregevole è lo schermo in teak intagliato creato in occasione delle celebrazioni per il 60° anniversario dell’ascesa al trono di re Bhumibol. Questa opera d’arte mostra scene della leggenda di Sang Thong, che riguarda la storia di un eroe deforme e buono che vince il cuore di una eroina di alto lignaggio.
Orario di apertura: 9,30 – 16,00, martedì-domenica (la biglietteria chiude alle 15:30).

Codice di abbigliamento nei luoghi reali

Per accedere ai luoghi della monarchia è necessario attenersi a un rigido codice di abbigliamento. Gli uomini devono indossare pantaloni lunghi e camicie con le maniche (vietate le canottiere). Stesso discorso per le donne, alle quali non è concesso indossare vestiti trasparenti, abiti che lascino le gambe e le spalle scoperte, indumenti attillati.

La Thailandia ha tanto da offrire, se si inizia a esplorarla non la si abbandona più.

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