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Bangalore, tradizioni e modernità: i due volti dell’India

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Bangalore, tradizioni e modernità: i due volti dell’India

Di Francesca Spanò

Bangalore, chiamata anche Bangaluru è la capitale dello stato indiano meridionale di Karnataka. Questo tratto di India è estremamente affascinante agli occhi di chi ne apprezza il suo doppio volto: tradizionale e super moderno. Del resto, questo è il vero centro dell’industria tecnologica del Paese, ma chi lo vuole vivere a tutte le ore rimarrà affascinato anche dai parchi e dalla vita notturna.

Bangalore: la leggenda che svela le sue origini

Si racconta che un re chiamato Veeraballa, del grande impero di Vijayanagara, si perse nella foresta dell’India meridionale. Era stanco e affamato e trovò un capanno in mezzo alla giungla, dove abitava una signora anziana che gli offrì del cibo. Il re gradì particolarmente i fagioli bolliti e chiamò il posto dove si trovava “il luogo dei fagioli bolliti” e, da qui, deriverebbe il nome di Bangalore, la quinta città dell’India per grandezza. Questo angolo di mondo tanto cosmopolita, in effetti, è noto per le tante varietà del legume e per essere la culla delle maggiori industrie di hi-tech.

Da Città giardino a Silicon Valley dell’India

A Bangalore, almeno prima della piaga del Covid-19 era molto viva da queste parti anche la vita notturna, con happening mondani nelle discoteche e nei pub, ma esiste anche un altro volto locale regalato da splendide aree verdi e da bellissimi parchi. La città è ricca di arte e di memorie autoctone e coloniali e, dettaglio da non sottovalutare, è il centro ideale per iniziare una esplorazione dell’India meridionale in più direzioni, oltre che verso la stessa regione di Karnataka.

Dai palazzi alle costruzioni avveniristiche

A Bangalore ci si può letteralmente perdere tra le meraviglie da scoprire con la presenza di giardini, musei, palazzi e templi. Se non si ha troppo tempo a disposizione, si può prendere parte a dei tour organizzati, ben sapendo che molto tempo si trascorrerà su strada visto che il traffico è sempre intenso. Una delle attrazioni più note è comunque il Vidhana Soudha, edificio di granito costruito per volere di Sri K. Hanumanthaiya, ministro di Karanataka negli anni Cinquanta. Vi si trovano i principali organismi politici dello Stato e per realizzare questo vero e proprio monumento ci sono voluti 5000 operai, 5 anni di lavoro e 1500 artigiani. La sua particolarità è quel mix di stili architettonici che comprende quello dravidiano, rajastano, chola e kannadiga. Il primo è il più presente con colonne e figure scolpite lungo tutta la struttura. Accanto ecco il Visaka Soudha, edificio ultramoderno inaugurato nel 2005, anche se il vero protagonista è il Bangalore Palace. Realizzato nel 1887 per ordine del re Wodeyar su uno spazio di circa 400 acri, è la massima espressione dello stile Tudor e gotico ispirato al castello di Windsor, con finestre gotiche, bassorilievi, torrette, sculture e dipinti. Al suo interno ci sono almeno mille foto storiche di viceré e maharaja. Per quanto riguarda i templi, invece, c’è il Bull Temple che si trova a Basavanagudi, distretto residenziale e commerciale di Bangalore. Il suo stile è dravidiano e all’interno c’è una grande statua votiva ottenuta dallo stesso grande macigno. La leggenda racconta che il tempio sia stato costruito per calmare un toro che devastava i raccolti locali e l’impresa riuscì. Da quel momento, ogni anno, i contadini organizzano un festival in suo onore. Nel quartiere di Gavipuram, si trova invece il tempio Gavi Gangadeshwara Cave, con i suoi quattro pilastri dedicati a Shiva. Il Maha Bodhi Society Temple è il luogo di ritrovo degli appartenenti alla Maha Bodhi Society, una setta di buddhisti del sud dell’Asia., fondata nello Sri Lanka nel 1891. Al suo interno è possibile rilassarsi e meditare. L’Iskon Hare Krishna Temple, invece, è legato all’omonimo movimento religioso, si trova a ovest di Bangalore ed è punteggiato da negozi dove è possibile comprare souvenir e oggetti devozionali. Il Maruti Mandir Temple, sorge su una collina rocciosa in cui spiccano enormi idoli di Hanuman, figura importantissima del poema indiano Ramayana. Il Tempio di Shiva sorge sulla Old Airport Road con una statua monolitica dedicata a Shiva, al centro di una piscina artificiale con un camminatoio scavato nella roccia. Non mancano le chiese cristiane, ma la più antica è quella di St. Mary, l’unica dello stato a essere stata promossa a basilica.

Il giardino dell’India

Il clima favorevole dell’area garantisce la crescita di una vegetazione lussureggiante e in questa città-giardino, una visita la merita sicuramente il Cubbon Park, adiacente al Vidhana Soudha. Tra i più grandi della città, affonda le radici nell’epoca coloniale. Un altro luogo di interesse dentro il parco è l’Iyer Memorial, un edificio costruito in rocce e sabbia rossa, che ospita una libreria pubblica e il tribunale di Bangalore. Il Coles Park, in Promenade Road, a Fraser Town, esiste dal 1914 e i residenti dell’area vi trascorrono le serate tra sentieri dedicati allo jogging angoli gioco per i bambini e attività sportive.

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