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Alpe Adria Trail Friuli Venezia Giulia
Alpe Adria Trail: trekking e gusto tra Friuli Venezia Giulia e Slovenia

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Alpe Adria Trail: trekking e gusto tra Friuli Venezia Giulia e Slovenia

 

di Melania Bresciani

L’Alpe Adria Trail è un viaggio tra natura incontaminata, panorami idilliaci e vigneti a perdita d’occhio. È un camminare tra le vigne ed essere circondati dal profumo dolce dell’uva americana. È passeggiare in antichi borghi medievali e tornare indietro nel tempo. Ma è anche un simbolo di unione, è un andare senza frontiere. L’Alpe Adria Trail è, infatti, un trekking transfrontaliero che comprende la bellezza di tre Paesi: Austria (Carinzia), Slovenia (Brda) e Italia (Friuli). 

Alpe Adria Trail: cos’è e come funziona

L’Alpe Adria Trail unisce sentieri già esistenti e prevede itinerari di diversi livelli. È composto da 43 tappe e, in totale, sono circa 750 chilometri percorribili a piedi o, secondo l’itinerario scelto, in bicicletta o e-bike. Si sceglie il percorso più adatto, secondo il tipo di allenamento e il paesaggio preferito: l’obiettivo è godersi il territorio e i sapori che si incontrano sul proprio cammino.

Particolarmente affascinante è l’immagine di questi sentieri che partono dalla montagna più alta dell’Austria (il Großglockner), arrivano in Friuli Venezia Giulia, sul mare Adriatico, e tra i bellissimi vigneti della Slovenia. I sentieri che passano per il FVG e la Slovenia sono perlopiù pianeggianti, senza pendenze rilevanti. In FVG i percorsi passano per il Tarvisiano, le Valli del Notisone, Cividale, il Collio, il Carso goriziano, triestino, e Muggia. In Slovenia l’Alpe Adria Trail passa per la zona collinare del Brda, che letteralmente significa Collio Sloveno. 

Cividale del Friuli 

Il borgo medievale di Cividale del Friuli, fondato nel I secolo a. C. da Giulio Cesare, divenne primo ducato longobardo nel 568 d. C. e residenza, per alcuni secoli, dei Patriarchi di Aquileia. Simbolo della cittadina è il Ponte del Diavolo, da cui si gode di una vista suggestiva.

Nel borgo si trovano diversi gioielli artistici Patrimonio Unesco, tra cui il Tempietto Longobardo, posto all’interno del Monastero di Santa Maria in Valle, lungo le rive del fiume Natisone. Il Tempietto Longobardo, edificato nel VIII secolo, aveva funzione di cappella palatina e divenne oratorio delle monache fino al 1893, quando fu donato al comune e aperto al pubblico. Il portale d’ingresso è caratterizzato da un meraviglioso tralcio vitineo traforato a giorno. Molto particolare anche il coro ligneo, perfettamente conservato e intagliato.

A pochi chilometri da Cividale, si trova il Santuario Mariano di Castelmonte, borgo e meta di pellegrinaggio fin dai tempi dei longobardi e dei franchi. Sorge a 618 metri sul livello del mare e in mezzo alle Prealpi Giulie. Anche questa è una tappa dell’Alpe Adria Trail. Ogni anno in autunno si tiene un evento particolare, il rally di auto d’epoca tra Castelmonte e Cividale. 

Friuli Venezia Giulia: sapori della tradizione

Per conoscere meglio la cultura e le tradizioni di ogni territorio è d’obbligo fare qualche esperienza enogastronomica. In FVG i vini, i piatti e i prodotti tipici sono davvero tanti. Come il prosciutto di San Daniele DOP, il prosciutto crudo d’Osvaldo, il cotto d’oca, il formaggio Montasio e il Frac (presidio Slow Food). Quest’ultimo rappresenta l’arte contadina del recupero: il Frant si ottiene dall’unione di formaggi non destinati alla vendita, li si amalgama con latte, panna e pepe, creando un nuovo formaggio saporito. Per essere sotto il presidio Slow Food i formaggi utilizzati devono essere di latte crudo locale e provenienti dalla zona alpina di Carnia (Udine). 

Per i buon gustai c’è “La strada del Vino e dei Sapori del FVG”, progetto che riunisce le cantine, le osterie, i ristoranti e i produttori locali. Utile per garantire e preservare i requisiti di qualità e unicità dei prodotti.

Dove e cosa mangiare lungo l’Alpe Adria Trail in FVG

Lungo i sentieri dell’Alpe Adria Trail ci sono numerosi agriturismi, ristoranti e cantine, sia nei centri abitati che nelle campagne. A Cividale del Friuli, sono da consigliare il ristorante Monastero e il ristorante Orsone, di Bastianich. Entrambi hanno alle spalle una lunga storia di passione e dedizione alla cucina e al vino. E questo amore, tramandato di generazione in generazione, si sente tutto nei loro piatti, negli ingredienti utilizzati, nei vini di loro produzione.
In entrambi i ristoranti si possono assaggiare i piatti tipici, tra cui il Frico (piatto a base di patate, formaggi e talvolta cipolla e salumi) e i Cjarsons (o Cjalsons), che sono simili a dei ravioli, ma il cui ripieno ha un particolare contrasto tra dolce e salato. Le ricette del ripieno variano da famiglia a famiglia, ecco perchè è ancora più divertente assaggiarne diversi. Il ripieno può contenere uva passa, pinoli, ricotta, erbette, a volte cioccolato e cacao. Vengono poi conditi con burro fuso e ricotta salata: una festa per il palato.
Ma veniamo ai dolci: quello tipico per eccellenza è la gubana, originario delle Valli del Natisone. Con la sua tipica forma a chiocciola, è fatta di pasta dolce lievitata e frutta secca tra cui uvetta, noci e pinoli.

Passeggiata panoramica sul sentiero di Rilke

Il sentiero panoramico di Rilke è una meta turistica famosa e apprezzata, anche per la sua facile percorrenza (circa 1,7 km senza pendenze) è adatto a tutti. Il sentiero, a strapiombo sul mare, unisce Duino a Sistiana, si affaccia sul Golfo di Trieste e sulla baia di Sistiana. Le ripide scogliere, le falesie di Duino, i fenomeni carsici e la vegetazione mediterranea, creano uno scenario unico e particolare. L’ autunno è forse il periodo migliore per visitarlo, grazie alle piante che si colorano di rosso, giallo e viola, creando un quadro meraviglioso e un tripudio di colori. Il sentiero parte dall’Ufficio Turistico di Sistiana, e termina al Castello di Duino, che dai vari punti panoramici si fa sempre più vicino e suggestivo. 

Il fiabesco panorama del Brda (Collio Sloveno)

Da Cividale del Friuli al piccolo paesino di Breg di Collobrida sono circa 13 chilometri (da fare a piedi o in bicicletta). Il paesaggio è dominato dalle colline ricoperte di vigneti e la natura infonde tutta la sua calma. Da non perdere il piccolo borgo di Smartno, la vista dalla panoramica Gonjace Lookout Tower (23 metri) e una visita, con degustazione (possibile anche senza prenotare) della cantina sociale Klet Brda. Questa è una cantina cooperativa: circa 400 contadini della zona portano l’uva di loro coltivazione, e la cantina si occupa della produzione e della vendita (sopratutto estera). Funziona così bene che sono i produttori più grandi della Slovenia, con circa 10 milioni di bottiglie all’anno prodotte.

InfoFVG Turism

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