di Redazione | @travelglobemag
Approda a Milano la prima mostra digitale immersiva e interattiva realizzata in Italia. Dopo Van Gogh Alive, che vide le opere dell’artista olandese vivere in un’esposizione accompagnata anche da musica, protagoniste saranno oltre 1150 opere della Galleria degli Uffizi di Firenze che verranno proiettate tramite tecnologie interattiva alla Fabbrica del Vapore fino al 10 marzo 2016.
Il visitatore potrà leggeralmente immergersi nelle opere, scoprendo i dettagli invisibili a occhio nudo e interagendo con le immagini per esplorare la prestigiosa collezione. Potrà ammirare, ad esempio, il riflesso della luce sulle perle di Lucrezia Panciatichi, nel ritratto di Agnolo Bronzino, i fiori nell’Annunciazione di Leonardo da Vinci al giardino dell’Adorazione dei pastori di Lorenzo di Credi o il paesaggio collinare della Madonna del pozzo di Francesco di Cristofano all’autoritratto di Angelica Kauffmann, esposto nel Corridoio Vasariano.
La mostra è suddivisa in due sezioni:
- Una parte immersiva dedicata alla visione delle opere, in un viaggio dal Duecento di Giotto al Seicento di Caravaggio.
- Una parte interattiva ludico-esperienziale e didattica, allestita con tecnologia Uffizi Touch®, una piattaforma digitale che permette di esplorare le 1150 opere secondo percorsi tematici innovativi.
L’obiettivo di VIRTUITALY, startup formata da chi ha realizzato tutte le digitalizzazioni degli Uffizi a partire dal ’99 e che ha curato la parte tecnologica del Museo Opera del Duomo, è valorizzare il patrimonio culturale e creativo italiano realizzando mostre virtuali interattive e immersive: eventi di grande impatto emozionale e dal valore sia educativo sia di intrattenimento.
Cosa: Uffizi Virtual Experience. Da Giotto a Caravaggio
Quando: fino al 10 marzo 2016
Dove: Milano, Fabbrica del Vapore, Cattedrale – via Giulio Cesare Procaccini, 4 (linea metro M5 fermata Monumentale)
Orario: Lunedì, martedì, mercoledì, venerdì, domenica: 10.00 – 19.00 | Giovedì e sabato: 10.00 – 23.00
Link: Uffizi Virtual Experience
Photo credits: Carlo Di Pasquale / ZEPstudio
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