di Redazione| @travelglobemag

Una doppia opportunità, quella offerta dal progetto [url”Taxi Fabric”]http://www.taxifabric.org/#twelve[/url]: dare spazio ai giovani designer indiani e colorare la città di [b]Mumbai[/b].
Il team convocato prevede di decorare fino a trenta taxi con composizioni colorate e creative, stampate su tessuto.
Il [b]design[/b], sia come percorso di studi che come lavoro, non viene compreso dalle gecchie generazioni. Molte persone, infatti, non sanno che il design può creare un impatto reale, ma è difficile cambiare la percezione.
Il nome più noto ingaggiato per partecipare al progetto è quello di Kunel Grau, che ha ispirato la sua opera all’Indipendenza indiana.
L’idea era quella di dedicarlo a coloro che hanno avuto il coraggio e la forza di portare avanti la lotta per la libertà, per oltre 100 anni. Il suo disegno è complicato ed emana un senso di grandezza, che si sposa perfettamente con la sua idea iniziale.

Samia Arif, invece, è una giovane designer pakistana che ha progettato un’opera ispirata alle somiglianze esistenti tra la cultura indiana e pakistana. L’idea è basata sul concetto che indiani e pakistani siano essenzialmente uguali, con radici simili ma con caratteristiche uniche.

“[i]L’architettura di Mumbai si fonde di versi stili: gotico, vittoriano, Art Dèco, indo-saraceno e architetture contemporanee. Molti edifici, strutture e monumenti storici rimangono di epoca coloniale.[/i]” Tutti questi edifici coesistono magnificamente e, da oggi, ci sarà un po’ di colore in più ad abbellire la città.

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