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Iraq: sulle tracce della città perduta di Alessandro Magno

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Iraq: sulle tracce della città perduta di Alessandro Magno

di Francesca Spanò | @francynefertiti

Civiltà dimenticate che ritornano alla luce, con quel fascino antico che sa di romantico e fa volare con la mente ad un passato mitico. Questa volta la scoperta è avvenuta in Iraq, dove è stata ritrovata Qalatga Darband, avamposto greco fondato nel 331 a.C. in Mesopotamia. Un evento speciale che rivela al mondo la città perduta di Alessandro Magno.

Un personaggio immortale

Sono passati duemila anni dalla sua morte, eppure quando si parla del leggendario condottiero chiunque  presta attenzione e ne rimane colpito. Lo spettacolo che si sono trovati davanti coloro che stavano effettuando gli scavi è stato incredibile. Sono stati utilizzati anche i droni per controllare meglio la zona che si trova nella parte nord del Paese vicino ad un lago, e non hanno tardato a rivelare che qui sorgevano dei vigneti curati e ottimi per la produzione di vino. Non mancavano fortificazioni e templi in un contesto molto diverso da quello odierno, anche se i resti dell’avamposto sono ben conservati. Di questo luogo, in effetti, gli esperti erano informati ma se ne erano perse le tracce. La squadra del ritrovamento riguarda un gruppo di archeologi del British Museum. Ma come mai nessuno si era mai avvicinato prima ad un’area considerata archeologicamente interessante? Molto dipendeva dalle condizioni instabili dell’Iraq, che solo adesso vive un attimo di relativa pace. In realtà, però, già dal 1996 era certo che sotto diversi strati di terreno, ci fosse un vero e proprio tesoro.

Una città da scoprire

Era stato il controllo di satelliti spia americani per scopi militari che aveva confermato negli anni Sessanta l’importanza del gigantesco reperto, ma all’epoca non era possibile lavorarci. Adesso, invece, sono partiti gli scavi per far rinascere parte dell’Antica Mesopotamia, ma prima sono stati i droni ad individuare il punto esatto e a fornire indicazioni precise.

L’emozione del ritrovamento

Il primo complesso a venire alla luce è stato un edificio rettangolare, accanto alle mura sotterranee. Subito dopo sono state recuperate almeno due statue, una di Persefone, dea dell’agricoltura e moglie di Ade e l’altra di un nudo maschile, forse Adone. Osservando il perimetro e valutando dove erano costruite case e monumenti, è stato facile ricreare la mappa della città. Molto probabile è che fosse un luogo di passaggio tra Iraq e Iran e in questa strada passò l’esercito di Alessandro Magno. In particolare, attraversò la zona e si ipotizza che vi restò per qualche tempo, dopo aver sconfitto Dario III di Persia nella battaglia di Gaugamela. Secondo gli ultimi studi, inoltre, doveva essere anche il percorso preferito per i soldati che erano in transito e qui si fermavano per rifocillarsi. Ne sono convinti gli studiosi del British Museum che sperano presto che questa possa diventare una tranquilla area turistica.

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