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Fondation Louis Vuitton Parigi: un 2018 di grandi mostre

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Fondation Louis Vuitton Parigi: un 2018 di grandi mostre

di redazione | @travelglobemag

La Fondation Louis Vuitton di Parigi è stata inaugurata nel 2014 ed è uno dei musei più belli della città. Già la sua posizione, al centro di Bois de Boulogne, la rende un luogo speciale da conquistare con calma, per godere poi di tutta la sua particolarità. Il 2018 sarà un anno di grandi mostre alla fondazione, che merita una visita anche solo per la sua architettura.

Fondation Louis Vuitton: mostre 2018

Le opere di molti artisti d’eccezione verranno ospitate presso il museo dalla forma di vascello: Egon Schiele, Jean-Michel Basquiat, Takaschi Murakami e Henri Matisse sono solo alcuni nomi in calendario.

10 aprile: l’Artiste, créateur de mondes è il tema della mostra che inaugurerà il prossimo 10 aprile. 25 artisti francesi e internazionali (Giovanni Anselmo, Matthew Barney, Christian Boltanski, Mark Bradford, James Lee Byars, Maurizio Cattelan, Ian Cheng, Trisha Donnelly, Dan Flavi n, Cyprien Gaillard, Alberto Giacometti, Dominique Gonzalez-Foerster, Jacqueline Humphries, Pierre Huyghe, Yves Klein, Henri Matisse, François Morellet, Takashi Murakami, Philippe Parreno, Sigmar Polke, Gerhard Richter, Wilhelm Sasnal, Kiki Smith, Adrián Villar Rojas, Anicka Yi) verranno raccontati in due sequenze complementari. La prima, esposta al secondo piano, è dedicata a Takashi Murakami e si sviluppa a sua volta in tre parti. La seconda sequenza, invece, esplora le questioni riguardanti la posizione dell’uomo all’interno dell’universo e la sua relazione con gli altri esseri viventi, e vede protagonisti, tra gli altri, Christian Boltanski, Yves Klein, Giovanni Anselmo, Maurizio Cattelan, Alberto Giacometti e Henri Matisse.

3 ottobre 2018 – 14 gennaio 2019: la Fondazione ospiterà, in contemporanea, due mostre dedicate a due Maestri del Novecento: Jean-Michel Basquiat e Egon Schiele. La retrospettiva dedicata a Basquiat ripercorrerà la carriera dell’artista attraverso 100 opere realizzate tra il 1980 e il 1988, mettendo in evidenza i lavori più significativi. Autoritratto con lanterna cinese, Donna incinta e morte e Ritratto di Edith Schiele sono alcune delle 80 opere, che saranno esposte nella contemporanea retrospettiva dedicata a Egon Schiele. Sebbene le mostre siano ben distinte l’una dall’altra, il curatore ha voluto sottolineare la natura esistenziale delle linee di Schiele, come quella di Basquiat.

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