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Ebola: paura e suggestioni

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Ebola: paura e suggestioni

[b]di Federico Klausne[/b]r

Si avvicinano le vacanze di Natale e molti di quelli che sarebbero affascinati da un viaggio verso luoghi esotici, anche in questi tempi grami, si trovano ad affrontare con la crisi del portafoglio altre crisi, in grado di dissuadere chiunque dal mettersi in viaggio. Non vogliamo affrontare disquisizioni scientifiche o geopolitiche, ma fornire utili elementi per sfatare qualche luogo comune e sensazionalistico, [b]poco aderente alla realtà dei fatti[/b].
Lasciando alla normale accortezza di chi viaggia evitare i rischi insiti in qualunque viaggio e le situazioni di conflitto aperto, la principale fonte di preoccupazione è [b]ebola[/b].

[b]Ebola questo sconosciuto[/b]

Ne abbiamo sentite di ogni: la paura verso ebola è quella atavica verso le [b]epidemie[/b] contro cui non c’è medicina. Amplificata dal sensazionalismo dei media si è nutrita di [b]tragici fatti veri e di fenomeni di isteria collettiva[/b], che hanno coinvolto singoli individui e Paesi. Ultimo in ordine di tempo il Marocco che ha rifiutato di ospitare la prossima Coppa d’Africa di calcio nel febbraio 2015, cui si sono sottratti anche i possibili sostituti Ghana, Sud Africa, Egitto e Sudan.

[b]Facciamo un po’ di chiarezza[/b]

L’epidemia di ebola è esplosa in aprile di quest’anno, ma in realtà è latente, o a bassa intensità, nel continente dal 1976. Finora ha mietuto 5.000 vittime e ancora non si è trovato un vaccino, anche se qualche guarigione per merito di cure sperimentali fa ben sperare.

[b]Sintomi di ebola e trasmissione[/b]

I sintomi di Ebola sono: febbre, forte mal di testa, dolori muscolari, diarrea, vomito, dolori addominali ed emorragie. Il suo periodo di incubazione va da 2 a 21 giorni e la morte (68% dei casi) in un tempo simile. Pare abbia avuto origine nelle [i]flying foxes[/i], i grandi pipistrelli tropicali chiamati volpi volanti, che si nutrono di frutta e sono portatori sani, e poi giù lungo la catena alimentare. [b]Si trasmette [/b]rapidamente attraverso i [b]fluidi organici[/b], saliva e lacrime compresi, anche [b]toccando oggetti[/b] utilizzati dai malati, sui quali possono depositarsi tracce del virus, che sopravvive alcune ora anche al di fuori dell’individuo. Ma, per esempio, [b]non si può prendere[/b] entrando in contatto con persone senza sintomi, anche se li sviluppano successivamente. [b]Non si può prendere[/b] attraverso punture di zanzara, dato che si diffonde solo tra mammiferi e finora solo tra uomini, primati e pipistrelli. Se un tempo l’isolamento dei villaggi rurali in cui compariva era una sorta di quarantena naturale, la sua comparsa in una città di rapidi e globali scambi quotidiani è particolarmente temuta.

[b]Riconduciamo l’epidemia alle sue vere misure[/b]

Nel 2013 in [b]Africa[/b] vivono [b]oltre 1,1 miliardi di persone[/b]. I 5.000 morti per ebola rappresentano il [b]4,5 per milione[/b]. Questo per dire che l’attenzione è rivolta molto più verso la prevenzione della sua diffusione, piuttosto che verso la dimensione del fenomeno. Dal punto di vista geografico poi ci sono [b]preoccupazioni davvero paradossali[/b]: l’Africa ha una superficie di oltre [b]30 milioni di kmq[/b]. I Paesi in cui ebola è endemico, Guinea Conakry, Sierra Leone e Liberia, [b]meno di 430.000[/b] kmq cioè l’[b]1,4% del totale[/b]. Per di più quest’area è concentrata nel nord est del continente, affacciato sull’Oceano Atlantico. Le aree prossime, come per esempio il Senegal e la Nigeria, pur essendoci massima allerta sono state dichiarate ebola-free il 22/10/14 dall’OMS.

[b]Caccia ai fantasmi[/b]

Detto questo, e considerando le enormi distanze africane, è irrazionale accomunare tutti i Paesi del continente nello sfortunato destino. Per citare alcune delle più popolari mete di vacanza degli italiani, il [b]Cairo[/b], in Egitto, dista dal focolaio di ebola [b]oltre 5.000[/b] km, come pure [b]Sharm-el-Sheikh[/b]. [b]Malindi, in Kenya, addirittura oltre 6.000[/b], come la [b]Tanzania[/b] e il [b]Sud Africa[/b], [b]la Namibia 4.600[/b]. Milano? stessa distanza. Per dire.

[b]LINK UTILI[/b]

[url”EPICENTRO Il portale dell’epidemiologia per la sanità pubblica”]http://www.epicentro.iss.it/problemi/ebola/ebola.asp[/url]
[url”Focus”]http://www.focus.it/scienza/salute/otto-cose-da-sapere-su-ebola[/url]
[url”Global Ebola Crisis Response”]http://www.un.org/ebolaresponse/#&panel1-1[/url]
[url”BBC News Africa”]http://www.bbc.com/news/world-africa-28755033[/url]

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