di Francesca Spanò | @francynefertiti

Una via storica, in bilico tra social street e angolo storico-turistico-culturale da non perdere in quel di [b]Bologna[/b]. Ecco perché è proprio in [b]Via Fondazza[/b] che è in corso una mostra temporanea a cielo aperto che comprende foto, manifesti e poesie. “Muri di versi” è un modo per esprimersi e comunicare attraverso forme d’arte alternative che incuriosiscono i passanti.

A promuovere l’iniziativa la felice collaborazione tra Social street, realtà cittadina fin dal 2013 e “Tutto in un punto”, associazione di sole donne di promozione culturale. Non si tratta dell’unico evento di questo tipo, visto che da settembre il gruppo ha proposto una rassegna teatrale, Spunti di vista, tutt’ora in corso al teatro S. Salvatore, e Muri, un evento letterario alla Biblioteca Ruffili.

[b]MURI DI VERSI: DI COSA SI TRATTA?[/b]

L’[b]installazione[/b] parla di muri metaforici che si combattono anche attraverso la possibilità che hanno i talenti (soprattutto giovani) di esprimersi. Ecco perché passando da [b]Via Fondazza[/b], si possono incontrare ragazzi presi da lavori di pittura o pronti a creare nuovi piccoli capolavori da esporre. Il tutto per un mese.

In buona parte si tratta di poesie metaforicamente esposte al vento. Con il tempo si rovineranno ma in quel tratto di città che collega Strada Maggiore a via San Petronio vecchio, è romantico vederle appese su fili di cotone.

Chi abita nel quartiere si è dimostrato molto contento di poter promuovere l’area in modo alternativo. Con una galleria all’aperto, tutti stanno partecipando con entusiasmo all’iniziativa. Addirittura in molti hanno partecipato attivamente prestando oggetti di uso quotidiano o aiutando nella stampa delle foto.

La [b]Social Street[/b] più famosa di Italia, dunque, porta avanti la sua filosofia in equilibrio tra spazi urbani e socialità poetica, perché esprimersi in versi è anche libertà: di pensiero e di spirito.

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