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Antico Giappone e dipinti aborigeni a Lugano

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Antico Giappone e dipinti aborigeni a Lugano

[b]di Federico Klausner[/b]

Ultimi giorni – chiude il 15 ottobre – per visitare a Lugano una mostra piccola ma deliziosa: [b]Gentō-ban. Il Giappone dell’Ottocento nelle diapositive della Collezione Perino[/b]. Le [i]Gentō-ban[/i] sono [b]diapositive[/b] in vetro colorate a mano, realizzate tra la seconda metà dell’ottocento e la prima del novecento, sono vere e proprie opere d’arte che raccontano un’epoca straordinaria. La loro proiezione riproduceva nei salotti dell’alta borghesia europea e nordamericana il [b]fascino di un mondo esotico[/b] e lontano, in uno spettacolo pre-cinematografico.

I soggetti ritratti sono gli stessi della celebre [b]scuola di Yokohama[/b]: geishe, samurai, vedute del monte Fujii, paesaggi acquatici. L’esposizione conta [b]131 diapositive[/b] scansionate in alta definizione e proiettate (metà di esse su un piano luminoso) una [b]ventina di fotografie all’albumina[/b] di grande formato colorate a mano, [b]20 cromolitografie [/b]d’epoca tratte da stereografie su cartoncino, una [b]lanterna magica[/b] e uno [b]stereoscopio[/b] a colonna.
Una mostra molto particolare e rara, un vero gioiellino da non perdere.

Fino al 6 gennaio 2015 si può visitare invece la preziosa [b]Collezione Knoblauch[/b] che, al piano superiore della stessa elegante villa affacciata sul lago nel municipio di Castagnola, espone [b]Dhukarr, Arte aborigena contemporanea[/b]. La mostra include [b]più di 100 opere mai presentate al pubblico[/b] della collezione Knoblauch, una delle più grandi raccolte del genere. Gli oggetti provengono dalle principali aree di produzione dell’arte aborigena: [b]Arnhemland, Tiwi Islands, Kimberly e Australia centrale[/b] e consistono in 40 [b]statue[/b] e pali cerimoniali, altrettanti [b]dipinti[/b] su stoffa e corteccia e una trentina di [b]stampe[/b].

Il termine [i]Dhukarr [/i]significa [b]sentieri[/b]: quelli di interazione interculturale che hanno segnato la crescita del movimento artistico aborigeno, i percorsi di vita e creativi degli artisti e quelli mitologici legati al [i]Tempo del Sogno[/i], la storia della creazione secondo gli aborigeni australiani.

Il percorso espositivo accompagna il visitatore nel vivace e variopinto mondo dell’arte aborigena attraverso una serie di [b]itinerari tematici[/b] che ne illustrano i principali profili: dagli stili artistici che rappresentano le storie del territorio per via totemica, alla differenza delle varie aree di provenienza delle opere che influiscono sullo stile. Dai miti con particolare attenzione ai racconti della tradizione orale correlati alla Creazione, alla relazione tra il mondo terrestre e l’aldilà evocata da opere ispirate a sculture funerarie dell’Arnehmland e delle Tiwi Islands, agli atti della creazione dei Padri Ancestrali, che hanno plasmato il territorio percorrendolo e “cantandolo”.

Un imperdibile [b]tripudio di colori[/b], di segni misteriosi e avvincenti che vi introdurranno a forme artistiche ancora poco conosciute, nelle migliori esecuzioni.

[b]Informazioni utili[/b]

[b]Dove: [/b][url”Heleneum – Museo delle Culture”]http://www.mcl.lugano.ch[/url] via Cortivo 24/28, Lugano-Castagnola. t+41 (0)58.866.6960.
[b]Quando:[/b] Gentō-ban. Il Giappone dell’Ottocento nelle diapositive della Collezione Perino fino al 15/10/14. Fino al 6 gennaio 2015 la Collezione Knoblauch.
[b]Ingresso:[/b] ore 10-18. CHF12 (ridotto 8), gratuito ogni prima domenica del mese. Chiuso il lunedì.
[b]Link utili:[/b] [url”Museo delle Culture – info”]http://www.lugano.ch/museoculture/[/url]

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