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Isole Seychelles: fascino naturale

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Isole Seychelles: fascino naturale

St. Pierre

di Federica Giuliani | @traveltotaste

Sabbia bianca come talco, mare limpido e turchese, cielo blu cobalto e vegetazione rigogliosa. Alle isole Seychelles i colori risaltano sotto i raggi del sole dell’Equatore, imprimendosi nella memoria di chi li osserva, per non abbandonarla più. Credete che stia esagerando? Eppure questo arcipelago è considerato tra in più belli dell’Oceano Indiano se non del mondo; l’apprezzamento è dovuto alla perfetta incarnazione del Paradiso tropicale visto nelle pubblicità in tv. In effetti proprio alle Seychelles, a La Digue per la precisione, è stato girato negli anni Novanta lo spot di una famosa crema solare. La geologia, inoltre, ha aiutato queste perle nel mare perché, essendo granitiche e non vulcaniche, sono stabili e longeve.

Le isole delle Seychelles

Le isole maggiori, considerate vicine, sono Mahé, Praslin e La Digue; altre isole minori e spesso private, punteggiano l’orizzonte.

Mahé si erge maestosa grazie alle montagne che sfiorano i mille metri di altitudine. Le alte pareti di granito scuro fanno da cornice alle baie tranquille, accogliendo una flora unica al mondo come l’albero Medusa o il Nepente carnivoro. Qual è la spiaggia più bella di Mahé? Forse Anse Royale o Anse Lazare, che prende il nome dall’avventuriero francese che per primo scoprì la baia. Per trovare il mare più bello, comunque, bisogna seguire venti e correnti. Il mare è normalmente più calmo sul lato sud, ma durante i monsoni – nei mesi di giugno e luglio – è meglio andare sulla costa nord.

Praslin, la seconda per grandezza dell’arcipelago, ospita la straordinaria Vallée de Mai, Patrimonio UNESCO. L’isola vanta spiagge meravigliose come Anse Lazio, che da anni ormai è annoverata tra le spiagge più belle del mondo. Le formazioni rocciose, l’ombra delle palme che arriva fino in acqua e il colore del mare sono emozionanti.

Curieuse si raggiunge in mezzora di barca da Praslin. Famosa per la terra rossa, le mangrovie, i granchi rossi e le docili tartarughe in libertà. Nel 1833 Curieuse divenne una colonia per lebbrosi e lo rimase fino al 1965. Oggi le rovine del lebbrosario rimangono a testimonianza di quel periodo triste, così come la casa del medico che vi lavorava è stata trasformata in un museo. Trascorrere una giornata su questa piccola isola, esplorabile a piedi, è obbligatorio per immergersi nell’indiscutibile fascino naturale delle Seychelles. Ogni roccia, angolo o riflesso restituisce un quadro dalla bellezza unica. Gli appassionati di snorkeling, inoltre, possono fare una sosta alla vicina St. Pierre. Poco più di uno scoglio, custodisce sotto il livello del mare un tesoro fatto di coralli colorati e colonie di pesci da ammirare respiro dopo respiro.

La Digue, la più bella anche se la più piccola delle tre isole principali, è un gioiello a cui vale la pena dedicare qualche giorno. Si esplora con calma, in bicicletta – le auto, infatti, praticamente non esistono – per farsi conquistare dall’atmosfera allegra, ma al tempo stesso rilassata. Anse Sourse d’Argent e Grand Anse sono solo due delle splendide spiagge. Il bello è che l’isola è quasi totalmente coperta dalla foresta, permettendo di pedalare all’ombra riparandosi dal sole cocente. Sull’isola, inoltre, ci sono alcuni deliziosi ristorantini dove assaporare la semplice cucina locale.

Vallée de Mai: dove vive il Coco de Mer

Coco de Mer

A Praslin c’è l’unico posto al mondo dove cresce la palma che dà vita a uno strano frutto: il Coco de Mer. La valle, Patrimonio Unesco dal 1983, è uno spettacolo di luci, trasparenze, ombre e colori dove avventurarsi per scoprire come nasce questo buffo cocco. Ha il seme più grande del mondo e nasce dall’unione tra la palma maschio e quella femmina, con l’aiuto del geco verde. L’animaletto, infatti, lecca il polline dai fiori gialli, che coprono la parte maschile, per poi andare a impollinare la femmina che, in ventotto anni, darà forma al Coco de Mer. Altra cosa curiosa è che il cocco fino ai quindici anni rimane di forma tonda per poi prendere piano piano la sembianza definitiva. Assaggiarlo è praticamente impossibile: oltre a essere protetto, acquistarlo costa circa 500 euro a frutto.

La Vallée de Mai, inoltre, è il luogo perfetto per avvistare uccelli endemici come il Bulbul, il piccione blu o il pappagallo nero, in via di estinzione. Un angolo di Eden che conviene visitare accompagnati da una guida, per non perdere nemmeno un particolare.

Aldabra: isola irraggiungibile

Aldabra, treasure of Biodiversity. from Gertjan Straalman on Vimeo.

Si trova a mille chilometri da Mahé ed è abitata dalla sola fauna locale. È il più grande atollo corallino del mondo e racchiude in sé un habitat incontaminato, a cui possono accedere solo i ricercatori dotati di speciali permessi. L’unico luogo al mondo, oltre alle Galapagos, dove gli animali sono liberi di vivere nel proprio ambiente senza alcun intervento da parte dell’uomo. Già Charles Darwin segnalò Aldabra come luogo di alto interesse naturalistico, chiedendo al governo britannico di farne un oasi protetta. Quattro isole formano l’anello corallino che, al centro, ha una laguna dove con l’alta marea arrivano meravigliose creature come mante, tartarughe, barracuda e aquile di mare, mentre appena fuori dalla barriera corallina nuotano balene, delfini e dugongo. Aldabra è un sogno, che è giusto rimanga irraggiungibile.

Info: Ente del Turismo delle Seychelles

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