Cerca
Close this search box.
Madagascar, tramonti e sogni lungo il viale dei Baobab

DatA

Madagascar, tramonti e sogni lungo il viale dei Baobab

di Francesca Spanò | @francynefertiti

Alberi solitari, giganteschi, che rendono le creature che li incontrano minuscoli e quasi invisibili puntini. Eppure i baobab non fanno paura, anzi, sembrano raccontare una storia intensa come i paesaggi che completano con la loro bellezza. In [b]Madagascar[/b], c’è il viale più famoso dove vedere i più incredibili, tra Morondava e Belon’i Tsiribihina, sulla costa occidentale.

Una lunga strada rossa e polverosa e ai lati questi austeri vegetali che delimitano il passaggio con la loro maestosità. Chi li osserva si perde nelle loro “perfette” irregolarità. I rami sono nodosi come lunghe dita che toccano il blu, il tronco, invece, è forte e largo a resistere alle condizioni spesso difficili di un ambiente ostile. La fibra interna, infatti, sa trattenere l’acqua mantenendola nei periodi in cui diventa più rara. Si calcola che un solo esemplare ne possa contenere fino a 300 litri, preparandosi così al meglio all’eventuale siccità. Anche se prolungata. Ecco spiegato il segreto della loro longevità, che arriva anche a tenerli in vita per 500 anni.

Il [b]viale dei Baobab in Madagascar [/b]è immerso in un paesaggio porpora, del resto Menabe (la regione in questione) significa proprio “molto rosso”. Sono il vero simbolo locale insieme ai lemuri e nello specifico questa zona è particolarmente turistica.

In pochi sanno, però, quanto siano a rischio di estinzione e ancora una volta per colpa della mano dell’uomo. La terra per coltivare il riso e le piantagioni di canna da zucchero, hanno tolto sempre più spazio alla loro sopravvivenza e in più causano la presenza di eccessiva acqua, del tutto negativa per i baobab. Ecco perché da tempo, mentre si studiano dei piani alternativi, sono grandi gli sforzi dei locali per la conservazione della zona. Dal 2007, in particolare, è diventata un luogo protetto per la salvaguardia da parte del Ministro dell’ambiente, Acqua e Foreste. Considerata oggi il primo monumento naturale del Madagascar, comprende almeno 12 alberi alti circa 30 metri e vecchi di 800 anni. Raggiungere tale meraviglia non è però semplicissimo, perché si deve attraversare un accidentato percorso di 20 km in auto, ma lo spettacolo è garantito, soprattutto al crepuscolo.

© TravelGlobe RIPRODUZIONE RISERVATA

POTREBBE INTERESSARTI

Articoli
Correlati