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Lavanda in Italia: itinerari nostrani per vedere la fioritura

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Lavanda in Italia: itinerari nostrani per vedere la fioritura

Lavender bouquet for herbal medicine

di Federica Giuliani | @traveltotaste

Per vedere sterminati campi di lavanda in fiore non è necessario andare fino in Provenza. In Italia esistono luoghi altrettanto scenografici dove ammirare il fiore dalle mille virtù terapeutiche.
Da sempre, infatti, la lavanda cresce spontaneamente sulle Alpi e sugli Appennini, e vede il picco della fioritura intorno alla fine della primavera, ma varia a seconda dalle condizioni climatiche dell’anno. Ecco dove andare.

Piemonte

Monferrato

A Ponti, a pochi chilometri da Acqui Terme, ha sede la Cascina Blengio, specializzata in coltivazione di lavanda biologica. La raccolta si svolge a mano e, su prenotazione, è possibile visitare l’azienda oltre che dormirci, visto che offre un bel bed and breakfast in un casale del 1600. Qui potrete anche acquistare i prodotti derivati come oli essenziali e miele.

Valle Stura

Fino alla metà del Novecento i fiori di lavanda spontanei erano un’importante risorsa per la Valle Stura, nel cuneese. Oggi a Demonte si trova ancora l’antica distilleria Rocchia dove già nell’Ottocento furono affinati moderni processi di distillazione, che sfruttavano l’utilizzo diretto del vapore, utile a mantenere le qualità organolettiche dell’olio essenziale. Al chilometro 16 sulla statale 21, tra Borgo San Dalmazzo e il Colle della Maddalena, si può ammirare una splendida vista sui campi di lavanda. Ad Andonno, invece, ad agosto si svolge un fiera a tema lavanda con passeggiate enogastronomiche lungo i campi e dimostrazioni di distillazione.

Liguria

Ponente ligure

Nonostante un tempo fosse molto più presente in queste valli, la lavanda rimane una pianta piuttosto importante per le Alpi Mistiche. Ogni anno, infatti, si svolgono numerose feste che la vedono protagonista. A luglio a Colle di ava sfilano i carri ricoperti di fiori e le “lavandine” distribuiscono piccoli mazzi ai partecipanti. A Taggia, la terza settimana di luglio, si raccoglie la lavanda come simbolo di rinascita, associandola alla devozione per Santa Maria Maddalena, che, si racconta, si rifugiò nei boschi taggesi durante il viaggio verso la Provenza.

Carpasio

Sempre nell’entroterra del Ponente ligure, si trova il Museo della Lavanda – aperto da maggio a ottobre -, primo in Italia dedicato alla pianta aromatica. Alambicchi, laboratori, e il Giardino del Profumi, dove si possono conoscere essenze insolite, rendono l’esperienza coinvolgente.

Udine

Venzone, cittadina fortificata del ‘300 interamente ricostruita dopo il terremoto del ‘76, è nota per la produzione della lavanda angustifolia, dal profumo intenso e le foglie argentee. Un appuntamento da non perdere è la Festa della Lavanda che si svolge l’8 e il 9 di agosto con sfilata di carri di lavanda, mercatini tinti di viola, laboratori e rituali di benessere.

Casola Valsenio – Ravenna

Qui la Strada della Lavanda risale il versante della valle, fiancheggiata da aiuole con diverse varietà di questa pianta. Il percorso, che si snoda tra i crinali di lavanda fiorita tra metà giugno e metà agosto, offre suggestivi scorci del paesaggio collinare.
Percorrendo la Strada della Lavanda si raggiunge il “Giardino delle Erbe Officinali”, dove è possibile fare una passeggiata fra i profumi e i colori delle piante aromatiche che lo caratterizzano.

Calabria

Dopo un periodo di sperimentazione nella coltivazione della Loricata, lavanda spontanea tipica del Parco del Pollino, il Parco della Lavanda è ora fruibile da tutti. Si trova nella Piana di Campotenese, in pieno Parco nazionale del Pollino a circa 1.100 metri sul mare. L’obiettivo è di diffondere la coltura della lavanda per far riqualificare ambienti rurali montani o marginali dove incombono degrado ambientale ed abbandono, dove l’agricoltura convenzionale non è redditizia o è in competizione con la fauna selvatica.

Proprietà della lavanda

La lavanda è conosciuta fin dall’antichità. Pare che il suo nome derivi dall’utilizzo che ne facevano per detergere il corpo e per profumare l’acqua in cui gli antichi romani si immergevano per il bagno. Rilassante per eccellenza, è utile contro il mal di testa, l’insonnia e il raffreddore. Indispensabile d’estate per lenire le punture di zanzara e per rinfrescare gli ambienti. Può essere utilizzata sotto forma di olio essenziale, infuso e acqua floreale.

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