di Francesca Spanò | @francynefertiti

Tra l’Andalusia, Castilla-La Mancia e Valencia, sorge un’area di grande bellezza che offre molto di più che uno splendido mare. Si tratta di una piccola comunità spagnola con capitale [b]Murcia[/b] e produttrice di frutta, ortaggi e fiori. Nota per le sue temperature altissime e per la conseguente aridità conserva dei tesori monumentali, non ultimo proprio la Cattedrale e il casinò ottocentesco, con le varie stanze tutte di diverso stile a seconda dell’utilizzo.

La [b]Murcia[/b] è un luogo a parte a cominciare dalla lingua che non è lo spagnolo “tradizionale”, piuttosto è proprio il murciano. Si parla eliminando molte consonanti dalla sillaba finale e nel vocabolario regionale ci sono delle parole prese dall’arabo e dall’aragonese.

Qui sono famosi pure i centri di bellezza ai quali sono annessi spesso dei trattamenti di salute. Molto particolare è pure l’esperienza gastronomica, senza contare che a livello turistico è la meno visitata rispetto al resto del Paese e quindi garantisce itinerari più tranquilli e la possibilità di godere di maggiore relax.

Lo spazio per cercare privacy non manca con i suoi 250 km di coste e 3.000 ore di sole all’anno. In più vanta un microclima unico, frutteti e grandi vini e collegamenti comodi con l’Italia. L’aeroporto più vicino è quello di Alicante, dove si può arrivare con Ryanair.

Il nome è bizzarro e deriva da “murtae” che significa mora. Di questo frutto si nutrivano prima della seconda guerra mondiale i bachi da seta, quando questa industria era particolarmente fiorente. Facendo un passo indietro nella storia, invece, si scopre che è molto legata ai cartaginesi che a Cartagena stabilirono un mercato permanente.

MURCIA

La città si trova nella [b]Spagna meridionale[/b] ed ha una lunga storia industriale e commerciale. In più, è sede vescovile e universitaria con la presenza di tre istituti che sono Espinardi, Mercede e Ucam. Da queste parti vengono molti studenti Erasmus e non mancano complessi commerciali moderni e un club calcistico.

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