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Italia da vedere: le grotte più belle

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Italia da vedere: le grotte più belle

Ph di Jeremy Bishop da Pexels

di Devis Bellucci

Dentro alle grotte dobbiamo imparare a non fidarci dei nostri occhi.

Sono queste le parole che la guida usò per incantare noi bambini in gita. Eravamo all’ingresso della Grotta Grande del Vento, la sala più spettacolare fra quelle di Frasassi, in provincia di Ancona. Poi puntò la torcia in alto, verso un buchetto verde, e disse: Gli speleologi si sono calati da lì, seguendo un flusso d’aria che usciva dalla montagna. Io pensavo: saranno venti, trenta metri di discesa. Invece veniamo a sapere che la Grotta può contenere il Duomo di Milano. E guardate quella stalagmite bianca che sembra una Madonnina. Fissiamo tutti la parete di roccia. Quanto sarà alta? Silenzio. Sette metri. Impossibile da credere. Così ci viene spiegato che nel sottosuolo la mente perde ogni riferimento per calcolare le distanze: è un mondo nuovo, con orizzonti tutti suoi. Ed è un mondo vivo. Mentre camminiamo ascoltando lo stillicidio dalla volta della montagna, la guida racconta che le grotte sono spesso un dono dell’acqua. È lei che le mantiene in vita, trasportando i minerali che permettono la lenta crescita di stalattiti e stalagmiti.

Le grotte di Castellana

È un vasto sistema di caverne che si sviluppa per più di 3 chilometri a una profondità media di 70 metri. Si trovano vicino al comune di Castellana Grotte, in provincia di Bari, e il loro ingresso è alquanto monumentale. Sono precedute infatti da una profonda voragine, detta la Grave, che secondo la superstizione popolare era abitata dagli spettri. La sala più affascinante è la Grotta Bianca, un tripudio di ricami in alabastro che ne farebbero la più splendente del mondo. Oggi attorno al complesso di Castellana ruota un fitto calendario di eventi, che va dai presepi allestiti in grotta ai concerti.

La Grotta del Vento

Si trova sulle Alpi Apuane, nel comune di Vergemoli, in provincia di Lucca. La grotta è lunga circa 4500 metri e deve il suo nome al forte vento che la percorre, dovuto alla differenza di temperatura tra interno ed esterno. Nonostante sia stata esplorata in modo sistematico solo a partire dagli anni ’60, l’imboccatura della grotta, che si presentava come un “foro soffiante”, era ben nota da tempo. In prossimità del foro era stata costruita una piccola capanna impiegata come frigorifero naturale, grazie all’aria fresca proveniente dall’interno. Oggi la grotta del Vento, ricchissima di concrezioni, può essere visitata sia tramite un comodo percorso attrezzato, sia percorrendo un itinerario speleologico, adatto solo a chi non soffre di vertigini.

La Grotta Gigante

È situata vicino a Trieste e al confine con la Slovenia, sull’altopiano del Carso. All’interno del complesso, la spettacolare Grande Caverna è una delle più grandi del mondo fra quelle turistiche: misura circa 98 metri in altezza, 167 metri in lunghezza e 76 metri in larghezza. Il percorso attrezzato per la visita raggiunge i 100 metri di profondità, attraversando magnifiche concrezioni calcitiche bianche, grigie e rossastre per la presenza di ossidi di ferro. Da non perdere la celebre Colonna Ruggero, forte dei suoi 12 metri di altezza che ne fanno la più imponente tra le stalagmiti presenti nel complesso.

Le Grotte di Stiffe

Le troviamo a San Demetrio ne’ Vestini, in provincia dell’Aquila. Tecnicamente si tratta di una risorgenza, ossia del punto in cui un fiume sbuca in superficie dopo un tratto sotterraneo. La caratteristica principale di questo sistema è proprio la presenza di un corso d’acqua che l’attraversa con salti, cascate e laghetti, e che varia notevolmente la propria portata durante l’anno. Le grotte sono aperte al pubblico solo dagli anni ’90 e buona parte del complesso è ancora inesplorato.

Le Grotte di Nettuno

Si trovano in Sardegna, non lontano da Alghero. All’imboccatura si può arrivare via mare tramite traghetto, oppure percorrendo i 656 gradini della Scala del capriolo, che si inerpica lungo la parete rocciosa di Capo Caccia. Il complesso è lungo circa 4 chilometri, ma è possibile visitarne solo alcune centinaia di metri, caratterizzate da colonne stalagmitiche molto suggestive. All’interno è presente il lago salato Lamarmora, alimentato dal mare. Una curiosità: nelle grotte di Nettuno è stato girato il film L’isola degli uomini pesce, per la regia di Sergio Martino.

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