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Eden Project: Paradiso della biodiversità in Cornovaglia

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Eden Project: Paradiso della biodiversità in Cornovaglia

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di Francesca Spanò | @francynefertiti

Un giardino globale con una struttura innovativa ed ecosostenibile e una storia peculiare. L’Eden Project si trova in Cornovaglia ed è stato realizzato nello spazio di un’ ex cava di kaolinite. Per gli appassionati di giardinaggio è un vero paradiso, come recita pure il nome. Cosa ha di speciale rispetto agli altri progetti simili, si nota presto. Per prima cosa, riesce a fondere agricoltura e orticoltura con scienza ed arte e chi lo visita scopre il sogno di poter vivere in perfetta simbiosi con l’ambiente circostante. Questo tratto di Inghilterra fa il resto, perché nasconde una magia persino difficile da descrivere. La natura è selvaggia, il colore dei fiori acceso e poi l’odore dell’oceano profuma l’aria a completare un contesto paradisiaco. L’Eden Project ha aperto nel 2001, su progetto dell’architetto Nicholas Grimshaw e della Anthony Hunt and Associates e in poco tempo è diventata un’ importante attrazione per i turisti che si trovano in vacanza in zona.

Curiosità e news

Passeggiando all’interno si trovano le due biosfere più grandi del mondo, con strutture esterne a cupola in acciaio circondate da plastica termica che resiste agli agenti atmosferici, anche i più violenti. Servono a proteggere milioni di piante che arrivano da tutto il mondo e che, quindi, hanno necessità di differenti climi e, soprattutto, di attenzioni particolari. Dall’atmosfera tropicale a quella mediterranea, ogni specie può sopravvivere ed essere costantemente monitorata. In più, per spiegare meglio il tipo di lavoro al pubblico è presente pure un centro didattico interattivo che si chiama The Core. E poi c’è uno spazio coperto pensato per gli eventi organizzati, che è il Teatro.

Il sistema di controllo climatico

All’interno delle biosfere, un complesso sistema informatico regola la temperatura e l’umidità, valutando costantemente quali sono le condizioni climatiche perfette per la vegetazione presente. Nelle maxi serre, ovviamente, non può mancare l’energia. Viene ricavata da un sistema a pannelli fotovoltaici che si trovano su The Core. All’esterno, si può percorrere un viale ricco di cipressi, ulivi, viti e platani, mentre ai lati c’è il bacino di raccolta delle acque piovane usate per l’irrigazione. E intorno, ovviamente, non mancano i fiori, ma anche gli agrumi, le piante aromatiche e la coltivazione di alimenti reperibili quotidianamente in cucina.

All’Eden Project si possono trascorrere diverse ore, perché ci sono molti punti di ristoro con cibo genuino. I piatti, infatti, sono preparati con le materie prime coltivate negli orti. Facile trovare torte salate rustiche, pizze, insalate e frutta biologica a km zero. E non manca nulla, perché del resto qui si trovano persino le piante del cacao e del caffè.

© TravelGlobe RIPRODUZIONE RISERVATA

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