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MuSaBa: sull’Aspromonte l’arte è viva

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MuSaBa: sull’Aspromonte l’arte è viva

di Redazione | @travelglobemag

Nel cuore della Locride, in provincia di Reggio Calabria, nascosto tra la vegetazione c’è un Parco d’Arte in evoluzione dove corsi e attività di laboratorio sono parte integrante. Il MuSaBa – acronimo di Museo di Santa Barbara – è stato creato da Nik Spatari e Hiske Maas e, da oltre quarant’anni, rende viva l’arte sull’Aspromonte.

MuSaBa: cultura e ambiente

Il Parco Naturale dell’Aspromonte è culla naturale per molti splendidi borghi. Tra questi c’è Mammola, apprezzato centro turistico e gastronomico, che occupa una posizione privilaegiata tra mare e montagna: ha origini antiche, che risalgono alla Magna Grecia, di cui conserva la struttura urbanistica. Il MuSaBa si trova a un paio di chilometri da Mammola, occupando il terreno intorno ai resti di un antico monastero del X secolo. Si tratta di un museo basato sul principio di presidio attivo, dove si può notare il passaggio di diversi personaggi che nel tempo hanno creato una ricca collezione composta da dipinti, disegni e grafiche. L’artista che maggiormente apporta un contributo è Nik Spatari – pittore, scultore, architetto e ideatore del Parco – autore di molte opere all’interno di luoghi di culto calabresi e noto anche per essere stato collaboratore di Le Corbusier.

É una sua opera il grande affresco tridimensionale il Sogno di Giacobbe, lungo 14 metri, largo 6 ed alto 9, che occupa l’abside e la volta dell’ex chiesa di Santa Barbara e rappresenta la vita di Giacobbe. La tecnica utilizzata è un’invenzione di Spatari: le figure sono ritagliate su fogli di legno leggero, prima dipinte e poi applicate come rilievi sospesi nell’aria. Da notare l’attenzione posta nell’anatomia dei personaggi, di cui sono ben evidenziati i muscoli, i tendini, i corpi tesi e dinamici che sprigionano energia.

MuSaBa copre una superficie di 7 ettari di terreno protetto, di cui parte si trova in prossimità all’alveo del torrente Torbido. All’interno del parco-museo si trovano l’ex complesso monastico certosino, l’ex stazione ferroviaria Calabro-Lucana, opere di scultura-struttura ambientale nei Giardini Mediterranei d’Arte, una collezione di opere d’arte visive e la multimediale-biblio-video-fototeca.
Un’opera in continua evoluzione, che coinvolge parti estese del territorio articolandosi in un insieme di architettura, scultura, opere d’arte visive, giardini-mediterranei, fiumare e verde.

Le sculture situate all’aperto interagiscono con il giardino mediterraneo passando da elementi di arredo a soggetti autonomi, determinando una nuova percezione dello spazio. Il luogo diventa così uno spazio di integrazione tra natura e cultura, tra arte contemporanea e ambiente.

Info: Museo di Santa Barbara

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