di Francesca Spanò | @francynefertiti

Se Disneyland permette di accedere, oltre i cancelli, al mondo dei sogni, [b]Dismaland[/b] regala l’ingresso a quello dell’incubo. Almeno in senso lato. Sì, perché con il suo carattere provocatorio, ispirandosi alla nuova mostra di Bansky, è una critica aperta ai [b]grandi parchi a tema[/b] del mondo. Si trova nel Regno Unito ed ha appena aperto, concedento all’artista britannico una nuova ondata di fama. Quest’ultimo per lanciare il suo dissenso verso tali grandi opere per grandi e piccini, ha deciso di esibire all’interno dell’area oltre 50 installazioni realizzate da artisti che arrivano da ogni parte del globo.

Non solo per stupire, ognuno dei progetti in questione servirà a far riflettere gli osservatori con immagini anche forti. Il tutto accompagnato periodicamente da musica dal vivo. L’esposizione sarà visitabile fino al 27 settembre 2015. Da personaggi fiabeschi all’interno di una favola, a protagonisti da incubo in uno spazio di oltre un ettaro sulla spiaggia di Weston-super-Mare, una località dell’Inghilterra Occidentale. Il mondo Disney, insomma, trasformato in peggio ed, in effetti, [b]Dismal[/b] vuol dire proprio tetro. Tra coloro che hanno lavorato alle opere, alcuni amici di Bansky come
Damien Hirst, Jenny Holzer e Jimmy Cauty.

Tra le opere che già hanno destato scalpore, c’è un castello da fiaba lasciato incompleto, un laghetto che sembra un acquitrino, la statua della Sirenetta di cui non si riconoscono i tratti. Non mancano poi le denunce ai grandi problemi del nostro tempo. In una vasca, ad esempio, ci sono tante piccole barche che trasportano i migranti davanti alle scogliere di Dover o Cenerentola che ricorda la principessa Diana. La stessa prima di arrivare al ballo, pare giacere morta.

Sei settimane soltanto per scoprire questo strano parco al costo di tre sterline. Non è adatto però ai bambini piccoli e all’interno è bandita ogni immagine di Topolino.

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