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Pechino da vedere: architetture sconfinate e cibo da imperatori

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Pechino da vedere: architetture sconfinate e cibo da imperatori

di Federica Giuliani

La Cina, così vasta e sconfinata, presenta aspetti molto diversi tra loro. Per molti il Paese è sinonimo di manifattura di bassa qualità, mentre chi l’ha visitato ne ricorda la gastronomia raffinata, le architetture pregevoli e le sete ricamate. Iniziamo a conoscere un po’ meglio Pechino, per avvicinarci un po’ alla sua cultura.

La Città Proibita

Lo splendido palazzo imperiale è il meglio conservato di Cina e si trova nel cuore di Pechino. Le sue sontuose stanze furono abitate da ventiquattro imperatori delle dinastie Ming e Qung e la sua costruzione risale al 1406. L’imperatore era considerato figlie del Cielo e così la residenza sulla Terra fu deciso dovesse rappresentare il Palazzo Viola, dove si credeva che Dio risiedesse in Paradiso. Un luogo proibito al popolo, dove si tessevano intrighi, affari e amori segreti.
Lacche, ori e giardini vi riporteranno all’antica Corte quando il Cosmo regolava ogni attività.
Prima di partire, guardate l’omonimo film del 2006: una versione epica e tragica della vita nella Città Proibita, che è stata fedelmente ricostruita. I tessuti degli abiti, inoltre, lasciano senza fiato.

Gli Hutong

Gli hutong sono vicoli costeggiati da siheyuan: le tipiche case basse che, internamente, si affacciano su un cortile. Gli hutong di Pechino variano tra i 40 e i 10 centimetri di ampiezza e il più lungo ha più di venti curve. È divertente passeggiare senza meta tra le case con i tetti dalle tegole grigie per osservare la vita tradizionale di un tempo. A Pechino, oggi, ha ancora circa 400.000 cortili residenziali, situati soprattutto nei quartieri Xuanwu e Chongwen e sono considerati un patrimonio da proteggere. Uno dei quartieri più belli è quello che si sviluppa intorno alla Torre del Tamburo: scesi alla stazione della metropolitana Golou, cercate Jiuguloudajie, imboccatela e immergetevi nell’atmosfera.

La Grande Muraglia Cinese

Oltre tremila chilometri di strada per permettere ai messaggeri di dare l’allarme e di far accorrere le truppe in caso di pericolo. Sarebbe dovuta servire a questo la Grande Muraglia Cinese, ma il baluardo non riuscì a contenere l’invasione mongola. Come la Città Proibita, è diventata Patrimonio UNESCO nel 1987 e rappresenta il più grande progetto architettonico della storia.
La Muraglia è divisa in molte sezioni che attraversano otto province della Cina settentrionale. Il tragitto più famoso è quello di dodici chilometri che inizia a Jinshanling e finisce a Simatai, dove è facile trovare mezzi di trasporto per tornare a Pechino.
Mao disseNon sei un vero eroe se non sali sulla Grande Muraglia” a spiegare che è necessario superare diverse difficoltà per raggiungere i propri obiettivi. Siete pronti alla scalata?

I canali

Un’idea alternativa per muoversi, molto utilizzata dai locali, è utilizzare i canali. Ad esempio, si può raggiungere il Palazzo d’Estate in barca passando sull’acqua. La barca si prende vicino allo zoo di Pechino, raggiungibile con la metro linea 4, passa attraverso il parco Zizhuyuan e infine giunge alla porta sud del Palazzo d’Estate.

La cucina dell’imperatore

A Pechino mangiare è arte. A tavola non si condivide solo buon cibo, ma si prendono anche importanti decisioni politiche e commerciali. L’anatra laccata deve essere assolutamente assaggiata, così come i ravioli, soprattutto se degustati nei locali specializzati in dim sum. Provate l’hot pot, una specie di bourguignonne in salsa orientale. Al centro del tavolo troneggia un pentolone di brodo bollente dove andrete a cuocere ciò che avete ordinato: carne, funghi, verdure, insalata e noodles. Tra lo street food, invece, dovete assaggiare i Bao zi – pagnotte ripiene di carne cotte al vapore – i Tang hu lu – spiedini di frutta caramellata – e le Jian bing – una sorta di crepe farcita di carne, uova, verdure e ogni delizia a piacere.

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