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A Kyoto il primo Starbucks come una tradizionale casa da tè

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A Kyoto il primo Starbucks come una tradizionale casa da tè

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di redazione | @travelglobemag

A Kyoto, antica capitale del Giappone e cuore della tradizione, ha aperto uno Starbucks completamente diverso da tutti quelli che conosciamo. Niente insegna verde e poltroncine di pelle, ma arredi in legno e tatami dove godersi la più tipica atmosfera di una sala da tè.

Come è fatta una sala da tè tradizionale

Per costruire una sala del tè è necessario rivolgersi a una vasta gamma di professionisti qualificati, tra cui: falegname, impagliatore di tetti, stuccatore, artigiano esperto di porte, produttore di tatami e giardiniere. Infatti ogni casa del tè deve avere caratteristiche specifiche, che possono essere riprodotte anche in piccolo se si tratta di una sala da realizzare in un appartamento. Ogni struttura deve quindi avere i seguenti spazi.

  • Giardino del tè (roji): di fronte alla casa da tè tradizionale vi è un giardino, che gli invitati attraversano percorrendo un sentiero di pietre, ammirando le piante e gli alberi, prima di lavarsi le mani in una conca di pietra piena d’acqua, ed entrare poi nello chashitsu.
  • Ingresso alla casa del tè (nijiriguchi): la porta quadrata deve essere così bassa e piccola da obbligare gli invitati quasi a inginocchiarsi per poter entrare. Un modo, forse, che usavano in tempi antichi per far lasciare la spada al di fuori della casa. Metaforicamente, invece, rappresenta l’uguaglianza sociale.
  • Superficie dello chashitsu: le stanze giapponesi si misurano in base al numero di tatami che riescono a contenere. Il tatami tradizionalmente usato nella regione di Kyoto, e utilizzato per gli chashitsu di tutto il Giappone, misura 1,82 m², ovvero 1,91 x 0,955 metri.
  • Fornace (ro): da novembre ad aprile, per bollire l’acqua per il tè viene usato un focolare rincavato nel pavimento della stanza. Da maggio a ottobre, invece, il ro viene coperto con il tatami e al suo posto si usa un braciere portatile.
  • Alcova (toko): un angolo della stanza abbellito con pergamene e fiori, che gli ospiti, appena entrati, si fermano ad ammirare.
  • La stanza per la preparazione (mizuya): dove l’ospitante pulisce gli utensili e si concentra sui preparativi necessari per la cerimonia del tè.

Starbucks a Kyoto: caffè nella sala da tè

Il distaccamento giapponese dell’azienda americana ha acquistato una casa tradizionale, che fu abitata fino al 2005 e successivamente utilizzata per intrattenimento. Si trova di fianco al tempio di Kiyomizu, Patrimonio UNESCO, ed è un nuovo angolo zen dove però trovare sapori americani. Il noren all’ingresso, i tatami, il giardino e l’arredamento tradizionale creano un’atmosfera piacevole e rilassante, soprattutto perché è ammesso solo un numero limitato di persone e si può evitare il caos di altri punti vendita della medesima catena. All’interno dello Starbucks Coffee Kyoto Ninenzaka Yasaka Tea Parlor il tempo pare scorrere più lentamente per permettere agli ospiti di concentrarsi sui dettagli. L’importante è ricordarsi di togliere le scarpe prima di ordinare il caffè.

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