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Gelaterie italiane: le 10 che piacciono a noi

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Gelaterie italiane: le 10 che piacciono a noi

Ph di Jill Wellington da Pexels

di Devis Bellucci | @devisbellucci

Caffè, pizza, pasta e un buon gelato. Fatti come si deve, però. E quando sei lontano da casa li rimpiangi. Il gelato, poi, è una rarità. Parliamo di quello artigianale, naturalmente, che all’estero chiamano semplicemente italiano. Ebbene, a parte colore, sapore e consistenza, sapete da che cosa si riconosce un gelato fatto con cuore e arte, stando al parere di un noto maestro del settore? Perdonate la facile ironia, ma dal non essere servito a palle. Si intende il cono da passeggio, ovviamente, e le maxi coppe guarnite, dove c’è più libertà d’interpretazione. La dolce crema andrebbe spatolata sul cono e il prezzo non dovrebbe dipendere dal numero dei gusti, che di solito coincide col numero di palle. In realtà questo accade spesso anche da noi in ottime gelaterie e quindi non è il discriminante. Ciò che invece importa è la genuinità del prodotto e l’arte del gelatiere di costruirsi ricette proprie, senza affidarsi a semilavorati industriali. Poi, neanche da dire, la bontà del risultato. Vediamo allora dieci santuari del gelato in Italia, rappresentativi della migliore tradizione. Senza nulla togliere, naturalmente, a tutti gli altri.

Roma – Otaleg

La chiamano anche [i]Gelateria acquario[/i], perché attraverso le vetrate è possibile vedere il laboratorio e seguire l’intero processo produttivo del gelato. Qui il maestro Marco Radicioni mette a punto le proprie opere d’arte dolci e salate, come il gusto Vaniglia Bourbon del Madagascar con zenzero o il Cacio e Pepe. Che non poteva mancare, dato che siamo a Roma. Dove: Via dei Colli Portuensi, Roma

Palermo – Al gelatone

La passione di Peppe Cuti regala a tutti il piacere del gelato, con tante ricette senza lattosio, senza glutine e addirittura ipocaloriche. Non mancano i gusti tradizionali accanto alle torte e ai sorbetti alla frutta fresca o alle verdure, come quello ai Pomodorini di Pachino o al Limone al Basilico. Dove: Via dell’Autonomia Siciliana 96/98, Palermo

Calice Ligure – Gelateria Pastorino

Una famiglia che si tramanda l’arte del gelato dal 1940. Insieme al cono da passeggio, è possibile gustare coppe più elaborate ai tavoli. Un precisazione che ci piace: Gelateria o Boutique? Da Pastorino prezzi equilibrati, perché il gelato non è né deve diventare un prodotto di lusso. È vero: il gelato sa d’infanzia e i bambini devono essere tutti uguali! Dove: via Vittorio Veneto 37, Calice Ligure (SV)

Napoli – Casa Infante

Un numero di gusti da lasciare a bocca aperta, molti dei quali concentrano il meglio delle materie prime sul territorio, come la Crema di limoni di Sorrento, il gelato al babà, il fantasioso Pane Burro e Marmellata o il Modicano e Arance. Dove: Varie sedi: Via Toledo 258, Via Chiaia 189, P.zza degli Artisti, P.zza Vanvitelli, Napoli.

Milano – La Gelateria della Musica

Nata nel 2008, propone un insolito connubio tra musica e gelato: coppe che sembrano sinfonie. Non vi sembra chiaro? Andateci e assaggiatele. Alcuni gelati sono il risultato di una reinterpretazione di ricette tratte da libri di gelateria risalenti all’Ottocento, dopo un’accurata ricerca. Provate, se disponibili, i gusti alla Ricotta con olio d’oliva extravergine ai profumi di Sicilia, o il Cioccolato al sale rosa dell’Himalaya. Dove: Due sedi: via Pestalozzi 4 e via Abamonti 2, Milano

Almè – Gelateria Pan Di Zucchero

Un chiosco lì da cinquant’anni, sulla statale che collega Bergamo alla Val Brembana, oggi gestito dalla famiglia Tellini. Anche in questo caso freschezza, genuinità ed eccellenze del territorio finiscono nella gelatiera. Da cui, ad esempio, il Gelato alla Polenta, ma anche la miglior Nocciola delle Langhe o il Tiramisù Bianco. Dove: Via Locatelli 32, Almè (Bergamo)

Bologna – Gelateria Gianni

Era il 1976 quando Gianni ha aperto a Bologna la sua gelateria, diventata presto un’istituzione grazie al favore, diremmo quasi l’ovazione, delle migliaia di studenti universitari e non che da allora se la portano nel cuore. Il maestro Gianni li ripaga con un ventaglio di gusti unici dai nomi bizzarri, che vanno dalla Divina Commedia a Luna Rossa. Non poteva mancare L’Avvocato, con nutella, nocciola, wafer e scaglie di cioccolato bianco. Dove: Varie sedi: via Montegrappa 11, via San Vitale 2, via D. Azeglio 77 a Bologna; via Jussi 16 a San Lazzaro di Savena (Bo)

San Gimignano – Gelateria Dondoli

Tante creazioni che continuano a stupire in quella che probabilmente è una delle gelaterie più note al mondo, citata dalle più importanti guide e visitata da televisioni nazionali e internazionali. La gallery dei personaggi dell’arte, della politica e dello spettacolo riportata sul sito rende appena l’idea. I turisti da oltreoceano fanno la fila per assaggiare i gusti del menù, tra cui spiccano More e Lavanda, Sangue di Bue (cioccolato piccante e amarene) e i sorbetti profumati alle erbe aromatiche. Dove: Piazza della Cisterna 4, San Gimignano (Siena)

Parma e Milano – Gelateria Ciacco

Gelato senz’altro per Stefano Guizzetti, che dice no con fantasia e creatività a tutto quello che nel gelato non è strettamente necessario. Acqua, latte, zucchero, proteine e fibre vegetali: la lista degli ingredienti è la più breve possibile. Anche il latte, laddove possibile, è escluso, per andare incontro a chi soffre di intolleranze o ha a cuore la cucina etica Vegan. Ciononostante, i gusti sono golosi: dalla crema al The verde Matcha fino a quella con infusione al Grano del Miracolo, un’antica varietà di frumento del Parmense. Dove: via Mentana 91, Parma, e via Spadari 13 a Milano.

Pisa – Gelateria De’ Coltelli

Materie prime biologiche e selezionate e tanta frutta fresca di stagione. Alla pluripremiata Gelateria De’ Coltelli fanno notare infatti che non sempre le fragole sono saporite, ma non è necessario fare sempre il gelato di fragole. Un’infinità di gusti adatti anche a celiaci e vegani, insieme alle ottime granite. Con un’altra simpatica precisazione: con i pozzetti il gelato non si vede ma si conserva meglio. Dove: Lungarno Antonio Pacinotti 23, Pisa.

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